Double Agent? Due agenti o solo uno?
Ritroviamo in azione il buon (?) Sam Fisher che, dopo aver combattuto ogni genere di minaccia alla sicurezza nazionale per conto dell’NSA, si troverà ad affrontare un nemico mai visto prima con in mente un devastante progetto di attacco agli Stati Uniti. Per combatterlo questa volta Sam dovrà infiltrarsi nel gruppo dei terroristi, qual è il migliore ambiente per instaurare un felice rapporto di collaborazione con degli spietati assassini? Il carcere ovviamente, ed è infatti qui che inizierà il gioco, e poco alla volta riusciremo a guadagnarci la fiducia del gruppo. La missione non è mai stata così difficile e l’ambiente non è mai stato così ostile, di conseguenza anche il look di Sam si è indurito, è diverso, molto più cattivo, vagamente rassomigliante a Bruce Willis, con tanto di canottiera e capelli rasati. Ci troveremo quindi davanti una nuova situazione, non ci saranno più il bene e il male come due entità nettamente separate, non solo bianco e nero, anzi ci troveremo ad agire in zone per così dire grigie, ai limiti del sopportabile per la nostra coscienza. La missione affidataci da Third Echelon, per conto della NSA, si andrà costantemente ad intrecciare con gli obiettivi che dovremo raggiungere per conto dei nemici, ogni azione che compiremo avrà un’influenza diretta nei rapporti con le due parti, se elimineremo troppi terroristi li insospettiremo perdendo così la nostra copertura, se invece daremo troppa corda ai loro terribili piani perderemo credibilità agli occhi dell’NSA, mettendo di mezzo molte vittime innocenti. Le missioni ci porteranno letteralmente in giro per il mondo, saremo muniti dei più avanzati gadget a disposizione degli agenti infiltrati sul campo, come ad esempio un particolare accessorio che permette di “vedere” le onde sonore ed un taglia vetro alla Lupin III, uniti alle armi che potremo reperire in qualità di terroristi al mercato nero.
Doppia missione
Il doppio ruolo che ricopriremo nel corso di tutto il gioco, ovviamente, ha influenze molto pesanti sul gameplay, mentre nei precedenti capitolo le missioni di infiltrazione stealth potevano eventualmente sfociare in uno scontro a fuoco o comunque in un combattimento, ora entrando di soppiatto nel covo dei terroristi potremo in qualche modo interagire con loro, del resto anche noi ai loro occhi siamo dei delinquenti disposti a tutto, completare le missioni per l’NSA sarà quindi ancora più complesso, sempre in equilibrio sul sottile filo che regge la nostra copertura. Spesso gli obiettivi proposti dai nemici e da Third Echelon saranno in contraddizione tra di loro, a quel punto la scelta sarà solo nostra e non sarà facile capire come muovere i delicati ingranaggi che ruotano attorno a questo complesso gioco delle parti. Tecnicamente i programmatori promettono miracoli, non solo spazi ristretti in cui far interagire Sam, ma anche moltissimi luoghi aperti, caratterizzati dalle più strane condizioni climatiche, come tempeste di sabbia o tormente di neve. Una cura particolare sarà poi riservata come sempre alle fonti di luce e alle movenze del nostro personaggio, che mai come questa volta sarà agile come un felino. Le versioni delle diverse piattaforme seguiranno una trama comune ma ci saranno delle peculiari differenze, di certo ora come ora c’è il fatto che due livelli saranno completamente nuovi e diversi per ognuna delle console e PC. E’ stata ovviamente riconfermata l’acclamatissima modalità online, sia nella modalità VS che in quella cooperativa. I dettagli a riguardo sono ancora troppo pochi per potersi sbilanciare di più. Non vi resta che aspettare maggio e l’E3 di Los Angeles per saperne di più su Splinter Cell Double Agent, previsto in tutti i negozi il prossimo autunno.
Il quarto capitolo di Splinter Cell, battezzato per l’occasione Double Agent, è quasi pronto per essere inserito nelle nostre console, a 128 bit e Next Generation. Ubisoft, infatti, sta portando avanti parallelamente lo sviluppo del titolo su PlayStation 2, Xbox, Gamecube, PC e Xbox 360 in modo da sfruttare al meglio tutte le potenzialità di ogni singola piattaforma. Sono impegnate nel suo sviluppo ben tre diverse sezioni degli Ubisoft Studios, Montreal, Shanghai e Annecy (in Francia), ognuna con alle spalle la programmazione di un precedente Splinter Cell, Montreal responsabile del primo capitolo e di Chaos Theory, Shanghai già vista all’opera su Pandora Tomorrow e Annecy che ha curato la parte online per il secondo e terzo episodio della saga ideata da Tom Clancy. Dalla collaborazione di queste tre diverse sezioni della grande Software house francese ci attendiamo novità e modifiche ad un brand di successo come Splinter Cell, la classica ventata di aria fresca capace di regalare nuove emozioni agli appassionati. Siamo sicuri che non rimarrete delusi anche perché dalle prime informazioni, screenshot e filmati divulgati, sembra che ne vedremo delle belle, e saremo alle prese con un Sam Fisher mai così cattivo.