Valorant, lo sparatutto tattico di Riot Games, sta per lanciare l'ottavo episodio del suo terzo atto e con lui aggiungere una mappa aggiuntiva. Una nuova arena non è una cosa da poco per un gioco di questo tipo. È un'opera di game design rifinita, un luogo che i giocatori studieranno in ogni geometria e anfratto e, soprattutto, una dichiarazione di intenti per quanto riguarda il futuro dell'opera.
Abyss è "la prima mappa senza confini", come si legge nella schermata introduttiva. Questo vuol dire che molti passaggi sono su un vero e proprio abisso, e chi ci cade dentro muore. Sempre nella schermata introduttiva viene suggerito di usare le abilità degli agenti per sfruttare queste voragini a proprio vantaggio, sia in attacco sia in difesa. Questo consiglio, che i giocatori mettono decisamente in pratica, potrebbe essere ciò che vi farà amare o odiare questa mappa.
Valorant è uno sparatutto tattico in cui le abilità giocano un ruolo importante. Abyss è la dimostrazione della volontà di Riot Games di continuare in questa direzione, anzi, di utilizzare il design delle mappe per aumentare il divertimento e la spettacolarità delle sue partite. L'esempio più prossimo è senza dubbio quello di Overwatch, un gioco in cui le eliminazioni ambientali (quando si lancia un nemico fuori dalla mappa), non sono solo le più belle da vedere, ma anche le più stimate sulla scena competitiva.
Abyss in difesa
Giocare su Abyss è divertente, caotico e strategico, come Valorant sa fare. A giudicare dalle nostre prove, al momento, la mappa sembra essere leggermente orientata in favore di chi difende per una semplice questione di elevazione. Chi deve proteggere i due siti di piazzamento della Spike, infatti, si ritrova spesso più in alto rispetto agli avversari, un vantaggio da non sottovalutare quando vincere è una questione di millisecondi.
Il sito B, qui sopra, ha una linea di tiro media nel suo punto di ingresso principale, ma ha tante coperture dietro cui correre quando iniziano a cadere le smoke, ma dove sono quasi certamente nascoste le trappole dei difensori. Il sito A, invece, ci è sembrato prono all'aggressione rapida (rush) sia per la sua moltitudine di punti di approccio, sia per il fatto che, senza una marea di abilità a terra, è davvero difficile arrivare indenni nella magra striscia di terra dove è possibile piazzare la Spike.
A è il sito dove abbiamo visto la maggior parte delle nuove eliminazioni ambientali, soprattutto grazie al piccolo esplosivo di Raze e a qualche attaccante abbagliato che ha fatto un passo falso sulla stretta passerella che attraversa il sito. Se vorrete fortificare, fortificate A, se avete qualcuno davvero bravo a sparare mettetelo su B. Molto più complicata è la gestione dei due corridoi paralleli che passano al centro della mappa e si diramano verso i due siti.
Hanno una voragine nel mezzo ma è possibile saltare da un lato all'altro con un po' di creatività. Qui la combinazione di angoli stretti e linee di tiro moderatamente lunghe ci ha fatto sudare. Innanzitutto, raccomandiamo a chi è in difesa di investire in uno Shorty, soprattutto su A, ma è fondamentale tenere le orecchie aperte per quando vengono rotte le due porte che chiudono lo stretto passaggio che porta proprio su A. Da lì un potenziale attaccante ha un grosso punto di vantaggio da cui fare pressione, quindi, è sconsigliabile lasciarlo scoperto.
Abyss in attacco
La prima cosa da tenere a mente attaccando su Abyss è che non c'è quasi nessun percorso unidirezionale. Potrete sempre raggiungere le postazioni dei difensori se riuscirete a piazzare la Spike e usarle a vostro vantaggio nel caso provassero un contrattacco. Per arrivare al piazzamento, però, ci sarà un po' di fatica da fare.
Essendo gli ingressi pochi e stretti, è garantito che, sia all'entrata di A, sia a quella di B, ci sarà almeno un Vandal ad aspettarvi. Per questo motivo consigliamo un approccio guidato dai fumogeni e da un'abbondanza di flash, almeno per arrivare vivi oltre la strettoia. Per dare del filo da torcere ai difensori, poi, sarà indispensabile, un po' come su Split, non lasciare le due corsie centrali scoperte. Ogni risorsa consumata lì è un fastidio in meno sul site.
Chi attacca, poi, deve aspettarsi qualche stranezza legata ai precipizi da parte di chi difende. Con il passare delle settimane molte di queste cose saranno ormai diventate virali su TikTok e saprete prevederle, all'inizio dell'Episodio, invece, ci sarà molto spazio per la creatività. Fate un giro sulla mappa in solitaria e cercate di memorizzare le passerelle e i corridoi che non hanno guard rail, così da non cascarci dentro nei momenti frenetici, cosa che a noi è capitata più spesso di quanto avremmo voluto.
Abyss è certamente una mappa divertente su cui giocare. Non presenta rivoluzioni inaspettate dal punto di vista strutturale, ma gli abissi che le danno il nome sono una meccanica che spinge alla creatività e da una scossa al meta. L'unico aspetto che potrebbe preoccupare gli appassionati è la riconferma della scelta di Riot di puntare sempre più sul gameplay delle abilità, cosa che ai puristi potrebbe far storcere il naso. Nel frattempo, chi è appassionato a questo sparatutto tattico potrà godersi un nuovo parco giochi pieno di buchi in cui lanciare gli avversari.