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Venice 2089: l’intervista ai vincitori del Red Bull Indie Forge 2022

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Giacomo Checchin, Narrative Designer di Safe Place Studio, per farci raccontare come è nato il loro Venice 2089.

INTERVISTA di Riccardo Lichene   —   08/08/2023
Venice 2089: l’intervista ai vincitori del Red Bull Indie Forge 2022
Venice 2089
Venice 2089
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Non capita tutti i giorni che il proprio videogioco di debutto venga selezionato da un acceleratore di sviluppo come il Red Bull Indie Forge, ne emerga vincitore e poi persino trionfi in una delle categorie degli Italian Game Awards. Questo è esattamente ciò che è accaduto a Venice 2089, un titolo narrativo che è passato dall'essere un progetto scolastico a diventare un videogioco a tutti gli effetti disponibile su PC e console. Safe Place Studio, gli sviluppatori di Venice 2089, è una realtà giovanissima che, come molti studenti del settore videoludico sperano di fare, è riuscita a ritagliarsi un posto sulla scena del gaming italiano trasformando ciò che hanno realizzato nel loro percorso di studi in un prodotto fatto e finito. "La primissima idea di Venice 2089 nasce verso la fine del 2019, come progetto scolastico" ci ha confermato Giacomo Checchin, Narrative Designer di Safe Place Studio. "Si trattava di un gioco simile a "A Short Hike" e comprendeva un protagonista intento ad esplorare un'area simile alla nostra Venezia su un paio di pattini".

L'architrave del successo di Safe Space Studio è stato proprio il Red Bull Indie Forge, una fucina che ogni anno, tra tante proposte (l'anno scorso erano più di 40), seleziona cinque titoli indipendenti italiani e dà loro una mano attraverso una serie di opportunità e risorse. Giunto alla terza edizione (attualmente sono aperte le iscrizioni per la nuova edizione) questo contest mette in palio per i suoi cinque finalisti anche tre occasioni per promuovere il loro gioco: una presentazione del proprio progetto a 505 Games, avendo accesso a un canale di dialogo preferenziale con uno dei maggiori publisher italiani, la partecipazione a un workshop sulle attività di comunicazione dell'agenzia internazionale Renaissance PR e una postazione espositiva gratuita all'interno dello spazio Red Bull Indie Forge nell'area Indie Dungeon di Milan Games Week & Cartoomics 2023.

Al vincitore, poi, spettano un supporto nella comunicazione da parte di Red Bull, un PC Predator Helios 300 Spatial Labs di Acer, un supporto di 2 settimane allo sviluppo del videogioco e alla creazione di concept e asset da parte del Team RED di BigRock (composto dai membri migliori della scuola) e un corso online del catalogo Plug-N-Learn di Digital Bros Game Academy. Per un progetto come quello di Safe Space Studio, l'Indie Forge è stato lo sprint finale che ha trasformato un sogno in realtà e ha permesso a uno studio di sviluppo appena nato di far arrivare il proprio gioco su tutte le piattaforme. In questa intervista con gli sviluppatori di Venice 2089 andremo a esplorare la genesi di questo gioco, i molti aspetti della nostra società che lo hanno ispirato e l'impatto che i suoi autori vorrebbero che avesse tanto sul grande pubblico quanto su una sua specifica fetta di persone con una speciale connessione con la protagonista.

La nascita di Venice 2089

Realizzare Venice 2089 non è stata un'impresa da poco ma grazie alla passione degli sviluppatori e al contributo delle loro storie personali ne è emerso un prodotto davvero degno di nota
Realizzare Venice 2089 non è stata un'impresa da poco ma grazie alla passione degli sviluppatori e al contributo delle loro storie personali ne è emerso un prodotto davvero degno di nota

Venice 2089 è prima di tutto un videogioco narrativo in cui una protagonista, Nova, torna a stare per un periodo di tempo con suo nonno in una Venezia da cui la sua famiglia si è allontanata 10 anni prima per via dell'innalzamento dell'acqua dovuto al cambiamento climatico. Quella dell'impatto dell'operato dell'uomo sull'ambiente era già una delle tematiche principali del gioco in fase di progettazione ma "nonostante stessimo già pensando di includere qualcosa a riguardo nel gioco" continua Checchin "poco dopo la presentazione del concept, a novembre, a Venezia ci fu una settimana dove la marea toccò diverse volte i record storici, e che causò molti disagi e problemi. La cosa ci colpì particolarmente e confermò la nostra decisione di adottare la tematica dell'acqua alta e provare a sensibilizzare sul tema attraverso il gioco". L'ambientazione ha influito anche sullo stile artistico e la direzione dello stile grafico che mescola sezioni in due e in tre dimensioni, ciascuna con un compito specifico. "Abbiamo fin da subito cercato di creare uno stile artistico 2.5D che potesse identificarsi con i vari elementi di Venice: il 3D per mostrare la vastità e varietà della nostra Venezia, mentre i suoi abitanti godevano già un'ottima direzione 2D. Volevamo creare un'atmosfera chill (tranquilla, senza pressioni ndr) come quella di Night in the Woods, aggiungendo un po' di brio da Knights and Bikes".

Nova si aggira per i canali e le calli di Venezia a bordo di un hoverboard, una scelta decisamente non casuale da parte dello studio di sviluppo per avvicinare il loro messaggio al pubblico di riferimento: "Essendo in un lontano (ma non troppo) futuro, volevamo introdurre degli elementi che richiamassero una visione del domani a cui tutti quanti potessero associarsi, e cosa c'è di più riconoscibile degli skateboard volanti simili a quelli di Ritorno al Futuro 2? Oltre ad aggiungere un sacco all'identità da teenager di Nova, sono un ottimo strumento per il nostro sistema di Vibes che, attraverso degli speciali movimenti da eseguire, cambiano il modo di esplorare Venezia". A livello contenutistico, poi, quella di Venice è una storia dalla forte impronta adolescenziale, ma questo non toglie nulla alla portata del suo coinvolgimento: "Per quanto vogliamo che il nostro messaggio sia visto e sentito da quante più persone possibili, è indubbio che Venice sia un gioco che punta verso un pubblico particolare. Indifferentemente dall'età o genere, punta verso chi si sente un po' come Nova, conscia ma indifferente al mondo di oggi; oppure verso chi si sente come il suo amico Leo, che cerca di attuare soluzioni semplici a problemi fin troppo complessi".

Un messaggio attuale e personale

Venice 2089 vuole sensibilizzare su quello che il cambiamento climatico sta già facendo al nostro patrimonio artistico e culturale, soprattutto nei luoghi a rischio come Venezia
Venice 2089 vuole sensibilizzare su quello che il cambiamento climatico sta già facendo al nostro patrimonio artistico e culturale, soprattutto nei luoghi a rischio come Venezia

Negli ultimi anni si è parlato molto del cosiddetto "climate dispair" ovvero la sensazione che ormai non ci sia più nulla da fare per l'ambiente, che l'umanità sia condannata a soffrire le conseguenze catastrofiche del suo inquinamento atmosferico tra cui l'innalzamento delle acque e la perdita di una parte del nostro patrimonio artistico. Quando abbiamo chiesto a Checchin se il loro videogioco avesse tra i suoi obiettivi anche il combattere e l'affrontare questo senso di disperazione ci hanno risposto "sì e no. Nel 2089 il cambiamento climatico è già arrivato, e nonostante il mondo si stia piano piano riprendendo, Venezia ne porta le cicatrici. Quello che volevamo fare era in primo luogo sensibilizzare su quello che il cambiamento climatico sta già lentamente facendo a qualcosa che ci è vicino come la città di Venezia. È ovvio che trovare una soluzione al problema sia un discorso davvero complesso e che non esistono scorciatoie al riguardo, ma magari Venice 2089, nel suo piccolo, può offrire qualche punto di vista in più, per evitare che il futuro di Venezia sia lo stesso di questo gioco".

Quella di Venice 2089, poi, è una storia molto sentita da diversi membri di Safe Place Studio: "Alcuni di noi vivono nei pressi di Venezia, altri invece ci hanno passato molto tempo per studio o lavoro. Abbiamo un legame forte con quella città e il fatto che sia una punta di lancia nel rappresentare gli effetti dei cambiamenti climatici e del sovraturismo è una fortunata aggiunta". Questo ha portato inevitabilmente autori e disegnatori a inserire, volenti o nolenti, degli elementi della loro vita e delle loro esperienze personali all'interno del gioco. "Personalmente parlando" ci ha detto Checchin "credo che involontariamente qualcosa ci sia finito, che sia una frase detta da un personaggio secondario, o la vicenda in cui Nova si ritrova nel mezzo, tra le ideologie di suo nonno e del suo migliore amico". Nonostante l'ambientazione in un futuro lontano Venice 2089 è riuscita a impressionare tanto i giurati del Red Bull Indie Forge quanto il pubblico proprio perché risulta familiare, sia in Italia sia all'estero. Non è solo l'ambientazione, è una storia di crescita personale che prende forma tra problemi che la gente conosce e proiezioni di un futuro fin troppo familiari ma su cui ci si può ancora fare qualcosa.

Passato, presente e futuro di Safe Place Studio

Visti i traguardi raggiunti è fondamentale per il neonato studio non perdere il momento accumulato e cavalcare l'onda del successo per promuovere i suoi prossimi lavori
Visti i traguardi raggiunti è fondamentale per il neonato studio non perdere il momento accumulato e cavalcare l'onda del successo per promuovere i suoi prossimi lavori

Venice 2089 è stato un progetto che ha richiesto tempo e fatica ed essendo un titolo di debutto il team ha potuto fare affidamento solo su quello che stava producendo e sulla sua visione per convincere iniziative di sviluppo accelerate come il Red Bull Indie Forge. In tal senso, ci ha detto Checchin "uno degli ostacoli più grandi è stato quello di creare un'ambientazione che mostrasse un futuro diverso da esempi come Cyberpunk 2077. Un altro è stato quello di trovare il giusto equilibrio nel nostro sistema delle Vibes, sul quale abbiamo fatto davvero un bel lavoro". Gli sforzi dello studio, però, non sono stati vani: "Se dovessimo parlare delle più grandi soddisfazioni, escludendo l'essere usciti prima su PC e poi su console, è sicuramente la vittoria del Red Bull Indie Forge e successivamente del titolo di "Best Italian Debut Game" agli Italian Video Game Awards". Essendo i campioni in carica e in vista dell'edizione 2023 attualmente in corso non potevamo non chiedergli qualche consiglio per chi è attualmente in gara. "Il Red Bull Indie Forge è sempre stato un evento che tenevamo sott'occhio. Nonostante non fossimo passati con la prima edizione, abbiamo avuto la possibilità di mostrare il nostro gioco (che era anche appena uscito su PC) ad un pubblico italiano gigantesco, tra dirette ed eventi. Inoltre ci ha permesso di lavorare con il Team RED di BigRock, che è stata una bella ed utile esperienza. Il mio personale consiglio, come dissi allora sul palco del Napoli Comicon, è quello di credere fino alla fine nel proprio progetto, e nelle sue potenzialità".

Per uno studio di sviluppo appena avviato vittorie di questo tipo sono un acceleratore non da poco, quindi è fondamentale sfruttare la fama e l'esperienza accumulate tanto a livello interno quanto a livello esterno. Quando abbiamo chiesto a Checchin su cosa lo studio sta lavorando quali siano i piani per il futuro: "al momento stiamo lavorando a qualcosa," chiosa, "ma è ancora presto per divulgare i dettagli. Dirò solo che già da adesso in questi progetti si notano i nostri tratti distintivi, il che rappresenta anche il nostro obiettivo a lungo termine: creare giochi che, anche se con generi o storie diverse, siano sempre prodotti targati Safe Place Studio".