Da qualche tempo disponibile in accesso anticipato su Epic Games, il particolare Voidtrain potrà essere provato ancora una volta gratuitamente, tra il 6 e il 13 febbraio, grazie a una nuova demo realizzata per la Steam Next Fest. Un'esperienza che potrebbe risultare intrigante per gli amanti dei giochi di sopravvivenza, un popolo in costante ricerca di novità all'interno di quello che non è un vero e proprio genere, ma un insieme di meccaniche pensate per combinarsi con ogni tipo di gameplay immaginabile aumentandone la profondità, il potenziale di ore di gioco e il livello di sfida.
La facilità con cui le dinamiche survival si adattano a qualsivoglia tipologia di gameplay ha avuto un enorme impatto sul mercato dei videogiochi. In pochi anni ci siamo trovati di fronte a uno tsunami di varianti, uno sconfinato panorama nel quale è difficile emergere o fare meglio di quanto è già in circolazione. Ma resta ancora spazio per fare qualcosa di nuovo, qualcosa come un viaggio interdimensionale a bordo di un treno che viaggia nel vuoto, fulcro del titolo targato Nearga e, di conseguenza, del nostro provato di Voidtrain.
Un viaggio interdimensionale
Tutto parte con un ingegnere che trova rifugio in una baita di legno e finisce catapultato in uno strano mondo pieno di nazisti decisi a toglierlo di mezzo e privo di gravità. Qui l'unico modo per sopravvivere, al di la dei combattimenti in prima persona con armi sempre più avanzate, è quello di saltare a bordo di un carrello ferroviario ricorrendo all'ingegneria per trasformarlo in un treno interdimensionale. Ma per farlo servono un bel po' di fatica, di tempo e di pazienza.
Voidtrain, in arrivo in versione completa su PC e Xbox nel corso di quest'anno, è un gioco in cui si spende parecchio tempo a raccogliere risorse in uno scenario fatto di asteroidi, detriti, spazzatura e foschie di vario colore. Questo perché la dinamica principale gira intorno a un treno, benché inizialmente ridotto a un carrello ferroviario, che viaggia su un binario sospeso in un mondo privo di gravità. Sul nostro mezzo la gravità funziona, ma saltando verso l'esterno ci troviamo a galleggiare tra detriti e rocce, legati a una corda per non andare alla deriva. Ed è in questo lattiginoso limbo che fluttuano anche pezzi di legno, sostanze organiche e altre risorse necessarie per costruire postazioni di lavoro su un carrello ferroviario che nel corso del gioco, grazie alla fatica del giocatore, è destinato a diventare un vero e proprio treno.
L'idea dietro a Voidtrain è senza dubbio originale e affascinante, ma non è priva di controindicazioni. Prendendo in esame la demo a tempo dello Steam Next Fest, quella che potrete provare da lunedì 6 febbraio anche in cooperativa a 4 giocatori, gran parte del tempo la si spende frenando e accelerando, manovra che può essere resa più rapida attraverso un basilare minigioco incentrato sul tempismo, in modo da riuscire a raccogliere le risorse che galleggiano nel vuoto. Una meccanica che non ci ha entusiasmato, complici l'esplorazione castrata e combattimenti poco esaltanti.
Non che il gunshooting funzioni male, sia chiaro, ma nella demo gli unici nemici sono grossi pesci svolazzanti che cercano di frenare il nostro bolide metallico e non rappresentano avversari particolarmente intriganti. Va però detto che le prime fasi di gioco sono sacrificate in funzione di un tutorial a tempo pensato per mostrare più che altro le meccaniche legate al crafting e all'evoluzione del treno. Per questo si interrompe prima dei combattimenti veri e propri, che includono sparatorie tra treni con i nazisti ed enormi creature, e rivela ben poco della trama per quanto questa sia esclusivamente funzionale alle dinamiche di gioco, come risulta evidente già dall'introduzione. Non è il caso, insomma, di sperare in una dimensione narrativa strutturata. Il centro di tutto è l'evoluzione del treno, anche se non mancano eventi speciali, enigmi, indizi e luoghi da esplorare.
L'universo di Voidtrain include luoghi dotati di normale gravità che possono essere esplorati e tra questi ci sono le stazioni, fondamentali per recuperare risorse speciali e per modificare il treno con potenziamenti e nuovi vagoni. Per farlo, infatti, serve una speciale console, mentre tutto il resto del crafting può essere portato avanti in viaggio, colonizzando la superficie del nostro mezzo con raffinatori, banchi di lavoro e via dicendo. Tra l'altro la prima stazione, che può essere raggiunta anche nella demo, permette di recuperare la prima arma, una modesta pistola decisamente inferiori alle armi che possono essere sviluppate e costruite progredendo nel gioco, ma dotata di proiettili infiniti e sufficiente ad allontanare i grossi pesci che sembrano trovare stranamente goloso il ferro del nostro treno.
Limiti e pregi di un survival su binari
Voidtrain è un gioco lineare quanto i binari che permettono al nostro treno di attraversare il vuoto. Ci sono stazioni, depositi e persino porzioni planetarie infestate da creature di ogni genere, ma eventi e nemici che ci aspettano lungo una dritta ferrovia interdimensionale. Lineare è anche il crafting che ci chiede di completare tutti i progetti di una fase per passare alla successiva, è vincolato a forma e lunghezza del treno ed è privo di novità rilevanti. Si parte infatti dai classici lingotti e si arriva ad armi più avanzate che al pari delle cure sono necessarie per non soccombere alle crescenti minacce in un mondo in cui la sopravvivenza non passa da cibo o bevande, ma dipende da combattimenti e minacce ambientali.
Per quanto originale, in sostanza, l'idea dietro a Voidtrain va a limitare parecchi aspetti e questo comprende il comparto grafico. Lo stile retro-futuristico funziona piuttosto bene e alcuni ambienti non sono niente male, complici texture di buona qualità, ma la povertà di dettagli, la scarsa personalizzazione dei personaggi e del treno, il panorama quasi sempre fatto di detriti immersi in nebbie di vario colore e modelli tutt'altro che esaltanti lasciano pensare a un titolo ancora nel pieno dello sviluppo. Certo, siamo abituati a survival pensati per evolversi lentamente e nelle fasi avanzate non mancano eventi ad alto impatto, tra cui mostri giganteschi e sciami di creature, ma siamo anche abituati a survival che trascurano gli aspetti tecnici per tagliare le spese.
Nonostante le perplessità, comunque, la cura per alcuni aspetti è evidente. Se la conta dei poligoni non è eccezionale e gran parte degli ambienti che abbiamo visitato sono piuttosto spogli, va detto che le animazioni, le battute e alcune delle stanze che ci siamo trovati ad attraversare godono di un lavoro più attento e convincente che contribuisce, assieme alla colonna sonora sospesa tra avventuroso e inquietante, a sostenere un'atmosfera tutto sommato coinvolgente. Sono curati, inoltre, i menù e lo è anche il doppiaggio, anche se è solo in inglese e non supportato da sottotitoli in italiano. Ma i dialoghi non sono certo essenziali per l'esperienza, al contrario del multiplayer cooperativo a 4 che invece può compensare i limiti garantendo un certo divertimento, a patto che il numero di eventi e la profondità dei combattimenti siano sufficienti a distrarci dagli elementi meno riusciti. Ma per i giudizi è meglio aspettare la versione completa.
Voidtrain è un gioco di sopravvivenza in prima persona che si affida a un'idea originale anche se non facile da gestire. La scelta di incentrare tutto su un treno che viaggia nel vuoto, infatti, comporta diverse limitazioni che per il momento vincono sui punti a favore. Ma parliamo anche di un titolo pensato per evolversi, come quasi ogni survival in circolazione, e che con qualche accorgimento potrebbe dare soddisfazioni.
CERTEZZE
- Idea originale, ironia e stile piacevole
- Cooperativa a 4 giocatori
- C'è ampio spazio di miglioramento
DUBBI
- Il concept comporta diversi limiti
- Raccolta di materiali noiosa
- Non brilla dal punto di vista tecnico