Sul finire dello scorso anno eravamo entrati in contatto per la prima volta con War Hospital, l'originale strategico gestionale realizzato dai ragazzi di Brave Lamb Studios, dove il nostro complesso e sfiancante obiettivo è gestire un ospedale da campo durante la Prima Guerra Mondiale. In quell'occasione il team di sviluppo era abbastanza convinto di riuscire ad arrivare sul mercato con il proprio progetto entro i primi mesi del 2023 ma, come è evidente dal fatto che siamo ancora qui a parlarne con un'anteprima, le cose non devono essere andate proprio nel migliore dei modi ed ora il gioco dovrebbe arrivare nel bel mezzo dell'autunno, il 26 ottobre per la precisione, almeno su PC e successivamente anche su PlayStation 5 e Xbox Series X|S.
Per farsi perdonare quest'ulteriore attesa, il team ha pensato bene di presenziare alla Gamescom 2023 per mostrare lo stato dei lavori e offrire qualche ulteriore dettaglio sul suo peculiare gameplay anche se, ancora una volta, a giocarlo dal vivo era lo sviluppatore. Per questo motivo ci siamo limitati ad assistere a una breve presentazione di circa mezz'ora che un po' fungeva da ulteriore infarinatura sugli elementi cardine del gioco e un po' tentava di farci vedere qualche aspetto più approfondito del gameplay, senza mai scendere troppo nel dettaglio per via delle tempistiche un po' troppo strette.
War Hospital, lo ribadiamo ancora una volta nel caso in cui non sappiate assolutamente di cosa stiamo parlando, è uno strategico gestionale davvero molto peculiare dove ci ritroveremo a gestire la vita di un ospedale di campo inglese situato a poche centinaia di metri da una trincea della Prima Guerra Mondiale lungo il fronte francese, con l'obiettivo di rimettere in sesto i soldati feriti così da poterli rispedire in battaglia. Oppure trovare il modo per alleviare le loro sofferenze e guidarli delicatamente verso un'inevitabile morte. La struttura è praticamente ridotta all'osso e non si combatte: tutto ciò che dovremo fare è gestire le risorse, i medici, le infermiere e i pochi edifici a nostra disposizione per tagliare al minimo le perdite all'interno di una situazione soverchiante dove la catastrofe è sempre dietro l'angolo e dovremo continuamente optare per il male minore, stando bene attenti a non portare il morale del campo a zero, pena il game over.
E chiaramente non mancheranno anche missioni e situazioni casuali che obbligheranno, come se tutto quanto appena descritto non dovesse bastare, a valutare cosa fare, chi aiutare ed eventualmente chi sacrificare, nella speranza che l'ospedale non ne risenta eccessivamente.
Il gameplay di War Hospital
In War Hospital, il giocatore assume il ruolo di un medico inglese di stanza in una piccola città francese, vicino al cuore dei combattimenti. Qui, i feriti arrivano in massa, e il compito è di stabilire le priorità, fornire tutte le cure necessarie e, in determinati casi, prendere decisioni che possono comportare anche la morte dei pazienti.
Durante la presentazione, lo sviluppatore si è focalizzato particolarmente sulla Casualty Clearing Station, l'edificio cardine dell'ospedale di campo dove i feriti stazionano in attesa della nostra valutazione in merito alla loro diagnosi. Una sorta di Triage dove saremo obbligati a determinare il destino dei soldati: dovremo valutare chi necessita di un'operazione immediata, chi può attendere e, tristemente, chi non può essere salvato. Questo edificio, come praticamente tutti gli altri implementati, è stato progettato consultando veri musei e fonti storiche per garantire un'accurata rappresentazione sia fisica che in termini di concept e uso reale.
Nella gestione dell'ospedale non dovremo limitarci solo a tenere sotto controllo gli edifici, che tra l'altro sono tutti animati in tempo reale e mostrano la situazione effettiva in termini di affollamento e personale al lavoro, ma dovremo gestire i professionisti e le risorse essenziali, per consentire loro di svolgere i mestieri per cui hanno studiato. Ogni medico ha ad esempio una barra di resistenza che indica quanto può continuare a operare prima di dover riposare. Se un medico è eccessivamente stanco, c'è il rischio che collassi, rendendo la situazione ancora più critica perché potremo dover aspettare 24 ore prima che ritorni operativo. Questo ci obbligherà a micro-gestire i riposi tra un intervento e il successivo e anche a modificare i turni di lavoro in funzione del numero di feriti in arrivo e dell'esigenza di curarne il numero maggiore prima che la trincea torni ad essere sotto assalto.
Come se questo non bastasse, persino le risorse sono limitate. Che si tratti di anestetici, medicine o altro, il giocatore deve bilanciare le provviste disponibili con le necessità immediate spostando la forza lavoro tra un edificio e l'altro affinché aumenti la produzione dei reagenti. Oltre ai medici infatti, ci sono vari altri ruoli, come infermieri, tuttofare e squadre mediche. La gestione efficiente dei team è essenziale per assicurarsi che l'ospedale funzioni senza intoppi.
La situazione è costantemente soverchiante e quindi il nostro scopo sarà, prima di tutto, quello di limitare i danni stando bene attenti all'unica variabile che può comportare la fine prematura della partita: il morale. Far morire i pazienti mentre sono in attesa di un'operazione anziché dar loro una dolce morte dimettendoli immediatamente e offrendo loro una terapia del dolore coadiuvata dall'assistenza di un'infermiera; rimandare ogni singolo soldato guarito al fronte, piuttosto che promuoverlo per un lavoro d'ufficio o rispedirlo a casa in congedo permanente; mettere costantemente sotto pressione il personale medico costringendolo ad operare in condizioni di sovraffollamento e senza offrire alcun riposo, invece di gestire turni brevi ad altissima rotazione; questi sono tutti esempi di decisioni che dovremo costantemente prendere e che avranno ripercussioni sul morale dell'ospedale, ma anche sulla sua efficienza e il compito del giocatore sarà resistere il più a lungo possibile senza far precipitare la situazione ad un punto tale da non renderla più gestibile.
Non è solo una questione di numeri
La principale peculiarità di War Hospital è quella di portare su schermo non un semplice strategico pieno zeppo di numeri e statistiche: la fredda e distaccata gestione deve fare i conti con la volontà dello sviluppatore di rendere credibili e vivi i soldati da salvare. Ogni paziente ha la sua storia. Alcuni hanno famiglie che aspettano il loro ritorno, altri sono giovani che hanno appena iniziato la loro carriera militare. Queste storie personali aggiungono un ulteriore livello di coinvolgimento emotivo e generano variabili di cui dovremo tenere conto nel corso delle nostre valutazioni: rimandare in trincea un soldato con 3 figli è ben diverso dal prendere la stessa decisione con una recluta senza famiglia che ha trascorso al fronte pochi mesi prima di essere ferito.
E proprio la gestione del fronte della battaglia è un elemento che non rimane assolutamente in secondo piano ne è completamente indipendente dalle decisioni del giocatore visto che al di fuori dell'ospedale, la guerra continua inesorabile. Periodicamente, il giocatore sarà infatti informato degli attacchi imminenti e dovrà decidere se inviare i soldati guariti di recente alle trincee o mantenerli al sicuro. E queste decisioni influenzano l'esito della guerra e la sicurezza dell'ospedale stesso.
Persino la gestione delle risorse non è limitata alle mura di cinta dell'ospedale. Gli scout residenti nel campo potranno essere infatti inviati fuori dai confini per raccogliere informazioni, interagire con i civili o spiare il nemico. Questi compiti generano ulteriori sfide contestuali e casuali che ci obbligheranno a prendere ulteriori decisioni che potrebbero avere ripercussioni sulla nostra strategia privandoci magari di personale prezioso o garantendoci risorse aggiuntive che non avevamo preventivato. Persino durante le operazioni mediche o nel corso della quotidiana gestione delle faccende ospedaliere potrebbero sopraggiungere eventi casuali che ci obbligheranno a valutare al volo come far proseguire un intervento o come gestire eventuali malumori e necessità del personale medico.
Ad esempio potrebbe rivelarsi necessario allungare il tempo di un'operazione perché magari questa si è rivelata più complessa del previsto e accettando questa richiesta del medico gli altri soldati potrebbero dover aspettare più a lungo con conseguenze sul loro stato di salute e, allo stesso tempo, potrebbero essere necessari più bendaggi e anestesie. Non accettare però la richiesta potrebbe comportare la morte della persona sotto i ferri con un ribasso di morale e una perdita di tempo enorme visto che avremo mandato alle ortiche tutte le ore trascorse dal medico in sala operatoria.
Al termine della presentazione siamo riusciti a farci confermare dallo sviluppatore una manciata di informazioni sulla campagna principale che sarà, ovviamente, solo single player e sarà suddivisa in 3 diversi capitoli ambientati in fasi differenti della Prima Guerra Mondiale, così da mettere il giocatore davanti a esigenze ben distinte dovute al differente avanzamento delle forze imperiali tedesche ed austro-ungariche, ma mettendo a sua disposizione quelle attrezzature e competenze mediche che ha sviluppato negli anni di guerra. Quale longevità possiamo aspettarci non possiamo saperlo, ma difficilmente un titolo come War Hospital potrà durare meno di 20-30 ore.
War Hospital promette di offrire un'esperienza profonda e coinvolgente, facendo luce su un aspetto della guerra che raramente viene esplorato in modo così dettagliato: la gestione di un ospedale al fronte durante uno dei conflitti più sanguinosi della storia, tra l'altro anche poco raccontato nei videogiochi. Il gameplay sembra offrire un mix di strategia, tattica, gestione e risoluzione di eventi casuali che potrebbe rendere le partite sempre diverse e adeguatamente complesse da affrontare. Pane per i denti di chi cerca un'esperienza profonda e credibile anche da un punto di vista storico. Appuntamento al 26 ottobre, nella speranza che il gioco non subisca un ulteriore ritardo.
CERTEZZE
- Un punto di vista originale nei confronti della guerra
- Micro-gestione interessante e poco ripetitiva grazie agli eventi casuali
- Grande attenzione al realismo del contesto e delle situazioni
DUBBI
- I combattimenti non si gestiscono direttamente
- Siamo curiosi di vedere come sarà l'interfaccia su console
- Non è ben chiaro se ci sarà una trama