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Warcraft 3 Reforged, il provato dal BlizzCon

Il re degli RTS sta per tornare: sarà ancora attuale? Abbiamo provato Warcraft 3: Reforged al BlizzCon 2018

PROVATO di Umberto Moioli   —   03/11/2018
Warcraft III: Reforged
Warcraft III: Reforged
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Sono passati quasi quindici anni dall'avvento di Warcraft III, un gioco capace di segnare un'intera generazione di appassionati e, cosa ancor più importante, di gettare le basi per quello che oggi è il gioco di ruolo online più popolato al mondo. Le gesta narrate nel terzo capitolo di Warcraft, infatti, hanno creato eroi e personaggi capaci di rimanere nel cuore dei giocatori per le decadi successive dando portando all'apice lo studio di sviluppo. Capita quindi che in una fase di transizione per Blizzard, con le quattro proprietà intellettuali portate avanti senza annunci di rilievo, spunti di nuovo nel catalogo proprio quel Warcraft III, rivisto per l'occasione e pronto questa volta a farsi apprezzare anche dalle nuove generazioni. Facendo infatti quattro chiacchiere con gli sviluppatori qui al BlizzCon 2018, abbiamo scoperto che l'intento di questo progetto non è solo quello di accontentare i vecchi nostalgici, ma anche di attrarre i fan dell'ultima ora e fargli rivivere gli elementi scatenanti dell'attuale conflitto tra orda e alleanza visti in Battle for Azeroth. Invece di ripartire dagli albori della serie, Blizzard punta quindi su Arthas, Uther e Jaina, sulla storia di Stratholme e di come il principe degli umani si sia poi trasformato in quel terribile flagello che tutti noi conosciamo, in un'avventura dai toni epici ancora attualissima e sempre coinvolgente. Nel 2019 preparatevi insomma a togliere un po' di ghiaccio dalla vostra Frostmourne perché la fame di anime dovrà di nuovo essere saziata.

Un tuffo nel passato

Mentre tutto il mondo aspettava l'annuncio di Warcraft IV, Blizzard lasciò all'improvviso la strada degli allora remunerativi strategici in tempo reale per gettarsi a testa bassa nel mondo degli MMO, un sentiero allora poco battuto e sicuro. Per garantirsi il successo però prese di peso tutto il background creato negli anni passati e lo mise come colonna portante del mondo di gioco in modo da invogliare chi già si era perso nelle lande di Azeroth a continuare a vivere in quel medesimo universo. Riportare oggi Warcraft III sul mercato potrebbe essere dunque apparire come un'operazione semplice e senza rischi, ma Blizzard decide di non fermarsi al solito compitino, quanto piuttosto integrare la vecchia narrazione con chicche per i propri fan, ora dotati di una visione completa e più approfondita dell'intero universo di Warcraft. Pensare infatti a Warcraft Reforged come una semplice remaster per i nostalgici sarebbe tremendamente sbagliato visto che gli sviluppatori hanno aggiunto dove possibile tonnellate di nuovi dettagli, richiami all'attuale mondo di gioco e persino nuove linee di dialogo capaci di approfondire ulteriormente storia e personaggi, dando al contempo valore aggiunto agli eroi di quel tempo.

Warcraft 3 Reforged 2

In Warcraft III Reforged quindi, non si darà solo spazio ad Arthas e ai non morti, ma si potrà scavare nel profondo di una ritrovata Sylvanas, ben sapendo poi come le cose si sono evolute. Non mancheranno poi nemmeno easter egg aggiuntivi per un pacchetto davvero imperdibile per chiunque abbia mai amato Warcraft. A colpire però è indubbiamente la grafica, rivista sotto tutti gli aspetti, con un engine capace davvero di fare miracoli. Certo, il sapore è esattamente lo stesso dei primi anni duemila, ma giocare oggi a Warcraft 3: Reforged vuol dire prendere in mano un titolo e trovarsi di fronte alla esatta proiezione elaborata dal nostro cervello, con tutti gli aggiornamenti del caso. I colori sono dunque rimasti gli stessi, con i verdi accesi e luminosi, pronti a lasciare che la mente guidi le vostre mani quasi automaticamente mentre iniziate una partita e completate senza esitazione missione dopo missione. Eppure il lavoro svolto è sublime anche in tutti gli altri contesti, a partire dai nuovi modelli dei personaggi che poco hanno da invidiare alle loro controparti di Heroes of the Storm, passando dal lavoro svolto sull'illuminazione e sui riflessi dei diversi materiali, fino ad arrivare al nuovissimo comparto di animazioni che ora comprenderà anche una sincronizzazione del labiale completa per tutti i dialoghi. Restando in tema sappiate che tutto il gioco verrà localizzato come da tradizione, ma potreste non trovare i vecchi doppiatori visto che in questo caso tutto è stato rifatto dalle fondamenta, un punto inaspettato e francamente necessario visti i passi avanti mossi dal doppiaggio Blzzard nel corso degli ultimi anni. Di intatto invece troverete il sonoro, con quegli stessi effetti audio delle costruzioni e dei combattimenti a cui tanto siete affezionati e che ad ogni "Lavoro Lavoro" vi faranno scendere una nostalgica lacrimuccia.

Il gameplay è ancora attuale?

L'unica paura che può nascere è quindi quella legata al gameplay vero e proprio, che effettivamente potrebbe mostrare il fianco allo scorrere del tempo. Qui al Blizzcon abbiamo avuto modo di provare una singola missione con Arthas impegnato a purificare la città di Stratholme prima che Mal Ganis riesca a ghermirne i poveri abitanti. Si tratta invero di una missione atipica, dove le code di costruzione e la gestione della base ricoprono un ruolo sicuramente marginale, ma è stata comunque sufficiente per darci un'idea ben chiara, nel bene e nel male, di cosa aspettarci. Blizzard ha dunque fatto una scelta precisa sul gameplay, mantenendo inalterato qualsiasi tipo di bilanciamento, di gestione dell'intelligenza artificiale o di pathing, elementi che nel 2018, come nel 2002, funzionano ancora egregiamente anche se non sono più freschi come allora. È una decisione presa consapevolmente per non toccare minimamente il settore competitivo, che di questi elementi all'apparenza poco significativi basa invece tutte le meccaniche principali. Ecco perché, anche se i modelli sono stati rifatti completamente, lo spazio che lo scheletro poligonale occupa è rimasto inalterato, permettendo così il body block delle unità.

Warcraft 3 Reforged 6

I comandi per le code di produzione rimangono le medesime, così come la necessità di raccogliere oro e legna per poter erigere strutture difensive utili alla creazione delle unità e ai relativi potenziamenti. Preparatevi dunque a tornare in un titolo dove la micro gestione delle truppe svolge un ruolo fondamentale, dove i gruppi di selezione possono includere solo fino a 12 soldati per volta e dove gli eroi hanno un ruolo centrale, tanto da doverli utilizzare come in un MOBA qualsiasi con la crescita di livelli al seguito, una collezione di equip sempre più potenti e la fruizione delle quattro abilità attive in battaglia. Verrà poi dato ampio margine ai modder e alla community ed è forse questo l'aspetto che più di tutto ci stimola e ci incuriosisce. Da Warcraft III è nato un intero nuovo genere che ha portato alla nascita di League of Legends e oggi siamo ancora più curiosi di scoprire come i nuovi tool sapranno cambiare il modo di vivere il videogioco. Warcraft è stata una rivoluzione anche per questo, ripetersi forse sarà impossibile ma noi continuiamo a tenere le dita incrociate.

Warcraft 3 Reforged 4

Warcraft 3 Reforged è un progetto capace di unire i desideri dei vecchi fan con le esigenze di un pubblico nuovo e più giovane, mischiando sapientemente un comparto tecnico aggiornato con meccaniche ben rodate. Tornare su Warcraft III sarà dunque stimolante ed esaltante e siamo molto curiosi di scoprire come i giocatori approcceranno nuovamente il multiplayer competitivo e come la comunità di modder, sempre molto attiva, si muoverà alla soglia del 2020. Senza dubbio l'annuncio più importante del Blizzcon: restiamo in trepidante attesa di poter mettere le mani sul gioco completo, ancora una volta.

CERTEZZE

  • È Warcraft III
  • Lavoro immenso sui modelli e sul doppiaggio
  • Mantenuti intatti tutti bilanciamenti

DUBBI

  • Riuscirà a piacere alle nuove generazioni?