24

Warhammer 40.000: Rogue Trader, il provato del primo GdR ambientato nell'universo 40K

Le nostre impressioni dopo aver passato qualche ora in compagnia del primo gioco di ruolo ambientato nell'universo di Warhammer 40.000.

PROVATO di Luca Olivato   —   06/12/2022
Warhammer 40.000: Rogue Trader, il provato del primo GdR ambientato nell'universo 40K
Warhammer 40.000: Rogue Trader
Warhammer 40.000: Rogue Trader
News Video Immagini

È davvero curioso che, sino ad oggi, nessuno sviluppatore avesse ancora provato a calare l'universo di Warhammer 40.000 in un gioco di ruolo per computer. Nella maggior parte dei casi abbiamo assistito a strategici a turni o in tempo reale, hack and slash e perfino sparatutto in prima persona, tra cui spicca il recentissimo Darktide, il primo a richiedere una GeForce RTX 4080. Ci hanno pensato i ragazzi di Owlcat Games (gli stessi di Pathfinder) a rimediare a questa grave mancanza. Abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima Warhammer 40.000: Rogue Trader, ancora in versione alpha, e siamo pronti a condividere il nostro primo contatto.

Il Mercante Corsaro, per chi non fosse avvezzo alle miniature di Games Workshop, è una figura dotata di grandi poteri, autorizzata dall'Imperium dell'Umanità ad esplorare, conquistare e commerciare con i nuovi pianeti. Attualmente (in futuro verrà implementato un menù più dettagliato) la creazione del personaggio avviene sulla falsariga di quanto visto in Sunless Skies. Dopo aver scelto il sesso e il ritratto, si avvia un prologo testuale in cui si determinano le origini del Rogue Trader. Sulla base delle risposte (alcune guidate, altre meno chiare sulle conseguenze che potranno avere) viene forgiato il protagonista principale.

Andare sul sicuro

La mappa di Koronus all'interno dell'ammiraglia
La mappa di Koronus all'interno dell'ammiraglia

Una volta avviata la partita ci rendiamo conto di avere a che fare con un titolo dalla struttura estremamente classica. Dall'alto di una visuale isometrica si controlla il party, composto da sei elementi, alla perlustrazione dell'ammiraglia che ci condurrà per i quattro angoli della temibile regione Koronus Expanse. Dopo aver fatto conoscenza con i sottoposti si parte per la prima destinazione, la piccola colonia di Footfall dove eseguire le necessarie riparazioni al vascello. Qui non ci sarà nemmeno il tempo per le presentazioni: appena sbarcato, il gruppo cade vittima di un attentato in cui viene ucciso il governatore e si inizia subito a versare sangue. A differenza di Pathfinder, in cui era adottato lo schema in tempo reale con pausa, qui gli scontri in sono a turni. Si tratta di una scelta che potrà apparire come un passo indietro ma che, come vedremo in dettaglio, è giustificata dalla grande quantità di azioni a disposizione.

Ogni personaggio è dotato di punti movimento e punti azione. I primi, logicamente, servono per spostarsi sul reticolato quadrato, sia per migliorare la linea di tiro che per trovare copertura. I secondi permettono l'utilizzo delle abilità. Scegliere quale attacco adoperare non dovrebbe essere banale: anche il personaggio votato all'azione più cafona dispone di un ampio ventaglio di possibilità che, opportunamente combinate con quelle dei compagni, permettono di sferrare colpi devastanti.

All'inizio, comunque, si fa un po' di fatica a padroneggiare tutto il menù, complice una certa disparità tra gli avversari e il party (il nostro partiva già al quindicesimo livello), che fa propendere spesso per gli attacchi più basilari. Non mancano poi delle mosse "finali", attivabili quando la barra del Momentum (che si riempie con i colpi a segno) raggiunge il suo limite minimo o massimo. In un caso si attivano le misure disperate, che possono salvare il personaggio da situazioni di morte certa; nel secondo gli atti eroici che sono privi degli effetti collaterali delle precedenti.

In tutto questo, l'intelligenza artificiale non fa gridare al miracolo. I "cattivi" sembrano carne da macello che continua a ripopolare il campo di battaglia; raramente adottano tattiche diverse rispetto agli attacchi standard e spesso non ricorrono alle coperture.

Statistiche

Una delle cutscene
Una delle cutscene

L'albero delle abilità dei personaggi di Rogue Trader è una vera manna per gli appassionati di Warhammer. Le statistiche principali sono nove e riguardano aspetti fisici come forza e agilità, e altri legati alla personalità (carisma, forza di volontà, ecc). A questi si aggiungono poi la bellezza di tredici abilità, alcune utili in combattimento, altre nelle fasi di dialogo e di esplorazione (un personaggio con un elevato livello di atletismo potrà accedere a zone della mappa che ad altri sono precluse). Mentre sulla razza del protagonista non c'è da stupirsi (il Rogue Trader deve essere umano), lascia un po' d'amaro in bocca il fatto che nemmeno su tali statistiche si possa mettere mano. Ci sono infine le carriere. Per il momento gli sviluppatori ne hanno previste quattro "base" (nella nostra versione erano già tutte completate) e altrettante "avanzate". Quando si sale di livello, l'unica scelta da fare è quella di indirizzare lo sviluppo della classe.

L'inventario è ricco (nove le zone del corpo da equipaggiare), così come l'arsenale che spazia dalle armi da mischia, a fucili di precisione, lanciafiamme, pistole. Il retaggio di Warhammer è rappresentato nei minimi dettagli e l'impressione è quella che sia necessaria una buona infarinatura per apprezzare compiutamente non solo le caratteristiche delle fazioni, ma la trama nel suo complesso. C'è un'enciclopedia che viene in aiuto e che si popola man mano che si incontrano nuove razze o nuovi oggetti, ma sarebbe cosa gradita un tutorial che possa acclimatare anche chi non è molto esperto del gioco di Games Workshop.

Vuoto cosmico

L'immancabile battaglia tra i generatori
L'immancabile battaglia tra i generatori

Oltre al combattimento a terra, Warhammer 40.000: Rogue Trader offre anche le battaglie spaziali. Anche se, alle prime battute, il mondo di gioco può apparire piccolo (sensazione restituita dalla contenutezza dei quartieri di Footfall), una volta rimessa in sesto, per la nave di Von Valancius si aprirà letteralmente un universo da esplorare. Nei viaggi tra un sistema solare e l'altro può capitare di imbattersi in pirati o in fazioni avverse. In questo caso si apre una schermata dove prenderemo il controllo dell'ammiraglia. I membri dell'equipaggio portano in dote alcune abilità (anche se in questo stadio dello sviluppo non sono molte), ma il grosso della gestione si concentra sul posizionamento delle bocche di fuoco. A differenza della CPU, che può attaccare anche con quattro o cinque unità, il giocatore ha il controllo solo della propria. Questa disparità si traduce in turni estremamente lunghi e noiosi, dove non si fa altro che attendere la fine dei movimenti avversari. Inoltre, mancando coperture e sistemi di contrattacco, la parte strategica è ridotta all'osso e la differenza tra la vita e la morte si basa quasi esclusivamente sul livello di potenziamento dell'ammiraglia.

Tralasciando le battaglie spaziali, aspetto da rivedere profondamente, la galassia offre altre possibilità, la più importante delle quali è la costruzione di una propria colonia o la conquista di quelle in possesso agli avversari. L'esplorazione dei sistemi solari avviene come in Mass Effect; alcuni pianeti sono disabitati, altri contengono preziose risorse da commerciare o con cui potenziare il proprio equipaggiamento, altri ancora nascondono delle quest da risolvere in prima persona. La mappa di Koronus Expanse è davvero generosa e in grado di offrire decine di sfide, sarà quindi interessante verificare quante quest saranno inserite nella versione finale.

Acerbo ma non troppo

Alcuni scorci sono particolarmente ispirati
Alcuni scorci sono particolarmente ispirati

Il titolo, per quanto perfettamente giocabile e sorprendentemente stabile, presenta delle dinamiche da perfezionare. Ad esempio, la salute di tutti i personaggi si rigenera al termine di una battaglia, evitando la necessità di utilizzare preziosi medikit per riportare a lucido la squadra; armi e armature non sono soggetti ad usura. Mancano anche degli accorgimenti che renderebbero più fruibile l'esperienza, come una minimappa o una bussola, o la possibilità di confrontare gli oggetti presenti nell'inventario (e possono essere numerosissimi) con quelli equipaggiati.

Parlando di grafica, constatiamo come Rogue Trader sia ancora piuttosto indietro rispetto all'ultimo lavoro degli sviluppatori, Pathfinder: Wrath of the Righteous, che pure usa il medesimo engine (Unity). Ciononostante, i modelli dei personaggi sono già ben definiti e anche il livello di violenza è soddisfacente: smembramenti e decapitazioni sono all'ordine del giorno, in perfetto stile Warhammer. Non del tutto convincente la telecamera, con elementi del paesaggio che spesso e volentieri nascondono la visuale. La colonna sonora, invece, speriamo sia già quella definitiva, perché è davvero ottima, mentre sarà da verificare il doppiaggio dei membri del party (sembra che solo alcuni dialoghi più importanti saranno recitati). A tal proposito, sottolineiamo che le lingue ad oggi supportate sono solo l'inglese e il russo. Insomma, le basi per un titolo di grande spessore ci sono, e non dubitiamo che gli sviluppatori sapranno tenere testa alle aspettative, anche se di carne al fuoco ce n'è molta.

Chi fosse interessato può già partecipare alla versione alpha acquistando il gioco nell'edizione Developer's Digital Pack direttamente dal sito dello sviluppatore. È disponibile anche un'edizione fisica da collezione contente, tra le altre cose, una bella miniatura di Cassia: il prezzo è fissato a 299 dollari americani. La data di pubblicazione non è ancora stata resa pubblica.

Le aspettative per il primo gioco di ruolo di stampo tradizionale ambientato nell'universo di Warhammer 40.000 sono elevate, considerando anche i precedenti giochi dello sviluppatore. Il titolo sembra promettente sin da questa fase embrionale: se tutti i pezzi del puzzle verranno messi nel posto giusto potremmo trovarci di fronte ad un piccolo gioiello.

CERTEZZE

  • Impianto di gioco già ad ottimo punto
  • Nessun problema di stabilità
  • Grande varietà di situazioni
  • Lo spirito di Warhammer è stato colto in pieno

DUBBI

  • Tanti aspetti da supervisionare
  • Battaglie spaziali da rivedere
  • È richiesta una buona conoscenza dell'universo di Warhammer
  • Bilanciamento delle unità da mettere a posto