Irriverente
Nonostante il materiale disponibile permetta di giocare solo il primo capitolo della storia, pari circa ad un decimo della lunghezza totale del gioco completo, è possibile cogliere l'essenza del gioco fin dai primi attimi. Proprio come in un gioco di ruolo il primo passo è quello della creazione del personaggio, momento sufficiente per comprendere una volta per tutte che Weird War punta decisamente ad andare fuori dagli schemi classici. Fra le classi dei personaggi dopo un pacatissimo "fabbro", spiccano figure come il "gastrico", il "filosofeggiante", il "ladro e ubriacone", il "prestigiatore del circo", il cuoco ed il ciclista. Un'accozzaglia alquanto insolita per un gioco di ruolo classico!
Osama Bin chi?
Fatte le dovute considerazioni e ponderata bene la scelta altro non rimane che avviarsi alle prime fasi del gioco vero e proprio scegliendo l'unico personaggio giocabile nel demo ( scaricalo dal nostro archivio files ), il fabbro, personaggio forte e potente, temprato da anni di duro lavoro e dalla assoluta mancanza di compagnia femminile. Già, perché la storia del gioco prevede che il protagonista altri non sia che un componente dell'equipaggio di un sommergibile nazista approdato sulle coste africane con il motore in avaria e lo scafo squarciato dallo scontro con un torpedo. Il capitano della nave, in preda alla disperazione decide così di mandare in avanscoperta il prode marinaio, accompagnato dal fido aiutante (il cuoco del sommergibile) alla ricerca di materiale ed attrezzature per la riparazione del natante. Ma il caso volle che il porto al quale si era appena approdati appartenesse ad un povero villaggio arabo abitato per lo più da puzzolenti cammellieri e da donne talmente sgradevoli alla vista da non solleticare nemmeno da lontano la fantasia repressa dei protagonisti, costretti a lunga astinenza dalle infinite giornate passate per mare. Così fra veloci scambi di battute con la gente del posto e divertenti incontri, fra i quali spicca quello con tale Ladenbin Osama, bieco venditore di ami da pesca, inizia l'avventura del gruppo, alla ricerca di una soluzione al problema del sommergibile.
Meglio aspettare
Quel poco che si può cogliere da un demo tanto breve è più che sufficiente per inquadrare il titolo che verrà. Se da un lato la veste grafica e lo stile di gioco appartengono decisamente al passato del genere, con la sua grafica isometrica ed i modelli dei personaggi renderizzati, resta comunque l'originalità dell'approccio al tema scelto. Una delle principali caratteristiche di WW è proprio l'irriverenza dei dialoghi e la generale spensieratezza dell'ambientazione. Il gioco si volge in tutto è per tutto come un GDR, con quest da completare ed enigmi da risolvere. Il party mode consente di unire al proprio fianco i personaggi più impensati, gestibili per altro con una serie di comandi che ne impostano il comportamento durante gli spostamenti e i combattimenti. Per rimanere in tema di scontri ovviamente non ci si deve aspettare duelli in stile cappa e spada, nonostante nell'inventario figurino, al fianco di più realistici medikit, improbabili pozioni colorate dalle più assurde caratteristiche (su tutte la pozione antimissile). Le armi a disposizione (almeno per quanto è possibile apprendere dal demo) appartengono alla sfilata delle più classiche del secondo conflitto: pistole Beretta, mitragliette e fucili di precisione la fanno da padrona. Proprio come in Diablo la possibilità di passare alla modalità di attacco è circoscritta alle zone poste fuori dalle mura dei villaggi, luoghi per lo più riservati all'acquisto di oggetti, alle conversazioni e alla raccolta di missioni e informazioni preziose. I combattimenti non convincono ancora troppo e forse dovremo aspettare la versione finale per gustare al meglio questo aspetto del gioco, nonostante sia già apprezzabile la possibilità di passare ad una pausa dinamica in ogni momento per gestire meglio gli eventi come, già succede in molti GDR dai tempi di Baldur's Gate.
In attesa dell'uscita del gioco non ci rimane che buttare un occhio alle promesse fatte dagli sviluppatori che garantiscono, per la versione definitiva, un'ottantina di quest esilaranti, numerosi nemici assortiti ed una varietà di ambientazioni e località da visitare che spazieranno dalle assolate e desertiche pianure africane ai ghiacci dell'estremo nord.
Le scommesse sono aperte, riuscirà Weird War a divertire un pubblico sempre più esigente?
Da anni ormai siamo abituati a fare i conti con numerosi giochi ambientati durante il Secondo Conflitto Mondiale. Difficile non giustificare questa scelta; questo particolare periodo storico rievoca tutta una serie di situazioni e storie che ben si prestano ad essere riportate su schermo, sia esso quello del cinema o il monitor del PC. Abituati alle storie dei nostri nonni, che ancora con le lacrime agli occhi rievocano episodi epici appartenuti alla loro giovinezza difficilmente riusciamo ad immaginare che questo particolare periodo possa ispirare temi diversi da eroiche imprese militari e battaglie all'ultimo sangue. In Polonia, però, non tutti la pensano così. I ragazzi della Techland, già noti al grande pubblico per il gioco rivelazione Chrome, hanno pensato ad una variazione sul tema, fondendo i caratteri tipici dell'RPG classico con l'irriverenza di film come Indiana Jones ed uno stile di gioco molto caro ai fan di Diablo.