Ormai ci siamo. I veterani si stanno già strofinando le mani, molti hanno già rinnovato l'abbonamento per partecipare alla Guerra delle Spine, l'evento che fa da preludio a Battle for Azeroth, altri si apprestano a tornare all'ovile come pecorelle fedeli. Ogni nuova espansione è una specie di festa agrodolce, è un po' come tornare a scuola dopo un'estate di vacanze. Una parte di noi pensa già alle ore che trascorrerà morendo nelle nuove incursioni, alle missioni giornaliere da ripetere tenacemente, alle reputazioni da crescere, e si rabbuia. Un'altra, però, è entusiasta di ritrovare i vecchi amici, di incontrane di nuovi, di scoprire i segreti e le meraviglie di Kul Tiras e Zandalar. In mezzo a questa calca che aspetta, impaziente, l'apertura delle porte, ci sono anche quelli che a World of Warcraft si avvicinano adesso per la prima volta, quelli che magari non hanno mai giocato il MMORPG targato Blizzard e che hanno deciso di dargli una chance. Dedichiamo a loro la conclusione della nostra copertura con uno speciale che spiega che cos'è World of Warcraft e qual è il modo migliore per cominciare questa immensa avventura.
Prima di tutto: che cos'è World of Warcraft?
È la domanda più banale che potevamo farci, eppure c'è ancora qualcuno che non conosce il titolo Blizzard... o meglio, non sa come funziona. La moda dei MMORPG è passata da un pezzo, casomai non ve ne foste accorti, e dopo un periodo in cui ne usciva uno ogni pochi mesi, sul campo sono rimasti praticamente soltanto World of Warcraft, Final Fantasy XIV e una manciata di titoli free/buy to play più o meno validi come The Elder Scrolls Online e Guild Wars 2. I Massive Multiplayer Online Role Playing Game sono giochi di ruolo ambientati in mondi persistenti: in essi i giocatori interagiscono tra di loro e con i PNG automatizzati, prefiggendosi diversi obiettivi. World of Warcraft, in particolare, offre le attività più disperate. La crescita del personaggio è il cuore del gioco e si sviluppa attraverso il completamento di missioni, sconfiggendo i nemici e i giocatori avversari e così via. World of Warcraft è tuttavia un gioco profondamente PvE e una volta raggiunto il livello massimo si possono affrontare le sfide più difficili che includono le spedizioni e le incursioni, praticamente ambienti chiusi in cui i giocatori affrontano orde di nemici per mettere le mani su armi e armature sempre migliori.
Come giocare a World of Warcraft
Oggi è ancora più semplice, perché non bisogna più comprare il gioco base, anche se fino a poco tempo fa costava pochi euro e includeva tutte le espansioni disponibili eccetto l'ultima. World of Warcraft, infatti, viene ampliato ogni due anni o giù di lì con pacchetti a pagamento pieni di contenuti e chiamati, appunto, espansioni: Battle for Azeroth uscirà la prossima settimana ed è l'ultima in ordine cronologico. Durante il ciclo vitale di ogni espansione, tuttavia, Blizzard aggiorna il gioco ogni tre o quattro mesi con nuovi contenuti completamente gratuiti che prolungano l'esperienza: il supporto dello sviluppatore è uno dei motivi per cui World of Warcraft è ancora un gioco a sottoscrizione. Per giocare bisogna infatti pagare circa 13 euro al mese e, come dicevamo, adesso basta abbonarsi anche soltanto per un mese per poter giocare al titolo Blizzard senza alcun limite. Chi però fosse indeciso, può sempre scaricare la versione di prova che permette di crescere i personaggi fino a livello 20 al netto di alcune limitazioni. Le nuove espansioni, tuttavia, si pagano, e questo significa che se vi abbonate adesso, dovrete per forza comprare Battle for Azeroth e ogni espansione successiva.
World of Warcraft ha una storia?
Sì ed è semplicemente una delle migliori che siano mai state scritte per questo medium a livello di complessità e profondità. Certo, si possono contestare alcune scelte narrative compiute nel corso degli anni, ma bisogna capire che l'universo di World of Warcraft nasce con uno strategico in tempo reale nel lontano 1994 e da allora Blizzard ci ha costruito intorno una storia tra passato, presente e futuro che negli ultimi anni è stata stampata nei prestigiosi libri World of Warcraft Chronicle. Un'altra cosa che è importante comprendere è che i veri protagonisti della storia non siamo noi, ma alcuni personaggi molto importanti intorno ai quali ruotano tutte le vicende. Sylvanas Ventolesto, la regina dei Reietti che magari avete visto nel filmato introduttivo di Battle for Azeroth, è una di essi. Ciò comunque non significa che dovete recuperare necessariamente anni e anni di storie per capire che cosa sta succedendo nella nuova espansione, anche se Internet è pieno di wiki che raccolgono ogni informazione è possibile. Vi basti sapere che, dopo anni di piccoli conflitti, è scoppiata una nuova guerra tra le due fazioni in cui si divide la popolazione di Azeroth, l'Orda e l'Alleanza. Voi, ovviamente, dovrete aiutare la vostra fazione a vincere.
Come iniziare
Il nostro suggerimento più importante è questo: non ascoltate alcun suggerimento. Potrebbe sembrarvi un controsenso, ma vi consigliamo di affrontare la vostra prima volta in World of Warcraft completamente all'oscuro. Non consultate guide, non cercate i percorsi migliori per crescere di livello più velocemente e, per carità di Dio, non usate il potenziamento al livello massimo compreso gratuitamente nell'acquisto di Battle for Azeroth. Vi rovinereste gran parte del divertimento. Esplorate Azeroth cominciando dal primo livello: il gioco vi prende per mano e vi spiega puntualmente ogni attività alla vostra portata, conducendovi organicamente dagli iniziali passi che avete mosso alle prime spedizioni. I nemici nelle regioni crescono insieme a voi, quindi vi basterà dare un'occhiata alla mappa per capire se la zona in cui siete finiti fa al caso vostro, e in ogni caso è solo questione di seguire le missioni che vi condurranno in maniera logica da un luogo all'altro.
Sì, lo sappiamo che vi abbiamo detto di non accettare alcun consiglio, ma siccome siamo sicuri che avete letto fino a questo punto, ve ne diamo un altro: create il personaggio che volete. Non state a pensare se per giocare il Mago è meglio essere Gnomi o Goblin, non perdete tempo a riflettere sui marginali vantaggi offerti dalle abilità razziali. Scegliete la razza che più vi fa simpatia, potete sempre creare un altro personaggio in un secondo momento. Potete inoltre provare le classi in una sorta di tutorial prima di proseguire e cominciare il gioco, cosa molto utile perché vi offre una piccola panoramica sul sistema di combattimento e sul tipo di gameplay cui andate incontro. Le classi si giocano tutte in modo diverso e ognuna di esse offre diverse specializzazioni. In questo senso, un consiglio ve lo diamo sul serio: se siete alle prime armi, scegliete una classe ibrida come il Druido, il Monaco o il Paladino. Queste tre classi, infatti, coprono ogni ruolo e potrete giocare come guaritori, attaccanti o difensori cambiando specializzazione all'occorrenza. Ciò vi renderà più versatili, vi farà trovare gruppo più facilmente nelle spedizioni e vi offrirà una maggior varietà di situazioni.
Il dilemma dell'interfaccia
Il primo impatto con World of Warcraft può essere devastante, se non altro perché, ancor prima di aver spulciato i vari menù, si viene accolti da una miriade di icone, indicatori, shortcut e segnalini. Sebbene il gioco stesso vi spieghi come usare le varie finestre dell'interfaccia, vi consigliamo di prendervi qualche minuto per esplorarla. Cliccate un po' dappertutto, prendete confidenza con le funzioni dei vari pulsanti, memorizzate i tasti che richiamano le finestre più importanti. Se non vi piace, tenete presente che esistono miriadi di add-on facilissimi da installare che permettono di riconfigurare interamente l'interfaccia, cambiando anche i più piccoli particolari: prima di imbarcarvi in questa odissea, però, giocate qualche ora con l'interfaccia predefinita quantomeno per imparare le basi. Ricordatevi che potete infatti spostare e manipolare già alcuni frame: per esempio, se cliccate col tasto destro sul vostro ritratto o su quello del vostro bersaglio, potete "sganciarli" dalle posizioni iniziali e ricollocarli a piacimento. A molti giocatori piace avere i dati vitali del loro alter ego sotto gli occhi, al centro dello schermo, piuttosto che in un angolino.
Nelle vostre prime ore a zonzo per Azeroth, insomma, dovreste premurarvi di adattare il gioco alle vostre esigenze. Il menù delle opzioni è una miniera di possibilità che vi permette di configurare tantissimi aspetti dell'esperienza, sia sul fronte della grafica, sia su quello del sonoro, dei sistemi di controllo o dell'interfaccia. Cercate un compromesso tra i vari livelli di dettaglio per massimizzare le prestazioni senza sminuire troppo la grafica, quindi spuntate alcune comode opzioni come quella che vi permette di depredare contemporaneamente tutti i nemici sconfitti nelle vicinanze. Approfittatene anche per configurare la finestra della chat: inizialmente trasmetterà i messaggi di tutti i canali, intasandosi in fretta e confondendovi le idee. Disattivate i canali meno importanti e mettete in risalto quelli cruciali, magari ingrandendo il font della chat di gruppo o di gilda per non perdervi una sola parola di quello che scrivono gli altri.
Caro amico, ti scrivo
World of Warcraft, come abbiamo detto, è un MMORPG, e questo significa che, volenti o nolenti, dovrete giocare con altre persone. Cioè, non è che siate obbligati: uno dei punti di forza del titolo di Blizzard è proprio il fatto che i giocatori possono raggiungere il massimo livello senza mai interagire con nessuno, completando ogni missione da soli e ignorando totalmente spedizioni e altre attività di gruppo. C'è a chi piace, ma secondo noi ha ben poco senso. Ci possono stare quelle giornate in cui si preferisce giocare da soli, ma se dovete rifiutare del tutto la componente social, tanto vale dedicarsi a qualcos'altro. Ci sono persone che in World of Warcraft hanno trovato l'anima gemella, altre che hanno incontrato un nuovo datore di lavoro, altre ancora che si sono semplicemente fatte degli amici con cui trascorrere piacevoli serate. Ciò presuppone comunque un discreto livello di educazione: vi sconsigliamo caldamente di gironzolare insultando il primo che passa, anche perché non si sa mai che cosa riserva il destino. Il karma, vi ricordiamo, è una brutta bestia.
Detto questo, tenendo presente che non potete comunicare tra fazioni diverse, e che quindi i vostri insulti diventeranno un linguaggio incomprensibile per i giocatori nemici, vi suggeriamo di scegliere il reame più adatto alle vostre esigenze e quindi di cercare una gilda. I reami sono iserver e dividono il carico di giocatori, ma a conti fatti è diventata una distinzione piuttosto sottile, perché potete giocare con amici che risiedono su server diversi: magari non potrete fare insieme proprio tutto - per esempio, non potete scambiarvi oggetti o denaro - però potrete comunque affrontare missioni e altre attività in gruppo. Non esiste più una distinzione tra server PvE e PvP, ora: non vogliamo confondervi le idee, perciò ci limiteremo a dire che l'ultimo aggiornamento ha implementato la modalità Guerra. La vostra condizione predefinita sarà pacifica, infatti, e non potrete attaccare o essere attaccati dai giocatori rivali finché non avrete attivato questa modalità dalla finestra apposita. Una volta fatto ciò, guardatevi costantemente le spalle. Il rischio di essere attaccati comporta però dei vantaggi in termini di punti esperienza guadagnati, perciò non tutto il male vien per nuocere.
La maggior parte dei reami di World of Warcraft contemplano l'impiego della lingua inglese, ma esistono alcuni reami dedicati espressamente alla comunità italiana, e cioè Nemesis e Pozzo dell'Eternità. Piccoli grappoli di italiani si sono diffusi anche in altri reami che esistevano all'alba di World of Warcraft, come Runetotem (il reame in cui gioca l'autore di questo speciale) o Crushridge. Il sistema di ricerca delle gilde vi aiuterà a trovare quella che fa per voi: ricordatevi di specificare che siete alle prime armi, ma non tormentate i vostri nuovi amici perché vi aiutino continuamente a fare questo o quello. Come abbiamo detto, potete fare qualunque cosa da soli e spesso il tempo che gli altri giocatori possono dedicare a World of Warcraft è ridotto quanto il vostro. Può sembrare una precisazione inutile, ma in realtà è importante perché si tende a dimenticare che anche gli altri giocatori possono avere qualcosa da fare e un loro eventuale rifiuto di aiutarvi non deve essere interpretato come un atteggiamento scorbutico. Anche se a volte purtroppo lo è. Insomma, cercate di approcciarvi con un minimo di ottimismo e apertura mentale. Un giorno sarete al loro posto e dovrete decidere se aiutare qualcuno, rinunciando al poco tempo che avete per completare un'impresa o cercare una cavalcatura rara, o rifiutarvi sapendo che vi maledirà mentalmente per il resto della sua vita.