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World of Warcraft: Shadowlands, anteprima

Blizzard è tornata a parlare di World of Warcraft in un Developer's Update ricco di informazioni e novità sui contenuti che giocheremo nell'espansione Shadowlands.

ANTEPRIMA di Christian Colli   —   09/07/2020
World of Warcraft: Shadowlands
World of Warcraft: Shadowlands
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Dopo un lungo silenzio, una presentazione rimandata e qualche mese di alfa, i ragazzi di Blizzard sono tornati a parlare di World of Warcraft: Shadowlands, la prossima espansione di World of Warcraft che ci catapulterà nientepopodimeno che nelle Terretetre, praticamente l'aldilà di Azeroth. L'ultima espansione a essere uscita, Battle for Azeroth, non ha fatto centro come speravano a Irvine: ha sollevato anzi critiche, polemiche e perplessità, un bacino di feedback enorme che gli sviluppatori hanno studiato attentamente mentre spianavano la strada per lo scontro finale tra i giocatori e Sylvanas Ventolesto. Il Developer's Update ha dunque fatto luce su molti punti ancora oscuri di Shadowlands, tranne uno, il più importante di tutti: la data di uscita. L'espansione, infatti, arriverà entro la fine dell'anno, un periodo un po' generico che sarà anticipato dal consueto Beta Test e da un aggiornamento rilevante che cambierà molti aspetti del MMORPG per come lo conosciamo.

Il ritorno della C.E.

Che negli Stati Uniti non se la passino bene lo sappiamo, e la situazione si riflette nei primi minuti del Developer's Update in cui l'impacciato produttore esecutivo John Hight legge chiaramente un copione sullo schermo del computer, aggiornandoci sulla situazione generale di World of Warcraft in casa Blizzard. C'è spazio anche per il Classic, che rivivrà la Guerra di Ahn'Qiraj nelle prossime settimane, un evento incredibile che è passato alla storia del MMORPG Blizzard più che altro per aver dimostrato i limiti tecnologici dei server all'epoca, e aver dato l'idea del phasing su cui i programmatori avrebbero insistito molto negli anni a seguire. Come abbiamo detto, Shadowlands arriverà entro la fine dell'anno: nonostante la pandemia, Hight ha promesso che a Irvine ce la metteranno tutta per evitare altri ritardi, e ha orgogliosamente rivelato la confezione e i contenuti della nuova Collector's Edition.

Wow Shadowlands

Chi ha già pre-acquistato le edizioni digitali Heroic o Epic potrà riscattare il codice contenuto nella Collector's Edition fisica entro il 31 marzo 2021 per ricevere un rimborso sotto forma di Blizzard Balance. La scatola della Collector's Edition sfoggerà una splendida superficie riflettente all'esterno, mentre all'interno ritroveremo i soliti contenuti di altissimo livello che erano mancati nella Collector's Edition di Battle for Azeroth, e quindi un libro rilegato pieno di illustrazioni a colori, un tappetino per il mouse, il CD con la colonna sonora del gioco e, novità, un set di spille ispirate alle quattro Congreghe delle Terretetre. Registrando il codice nella confezione si sbloccheranno in gioco tutti i contenuti digitali dell'edizione Epic, che comprendono la mascotte Dragoserpe dell'Anima, l'effetto estetico dell'arma Illusione: Brivido Fantasma, la Pietra del Ritorno del Viandante Eterno e 1 mese di abbonamento.

Shadowlands Ce All Contents

Congreghe e Santuari

Passata la palla a Ion Hazzikostas, l'ormai consolidato game director di World of Warcraft, il Developer's Update è stato un'occasione per annunciare la chiusura dell'Alfa, durata tre mesi, e l'inizio della Beta, che comincerà la prossima settimana. Hazzikostas si è dichiarato soddisfatto dei feedback ricevuti durante l'Alfa, un flusso costante di informazioni che ha consentito al team di aggiornare il client continuamente, qualche volta meno di una settimana dopo aver rilasciato la versione precedente. La Beta consentirà ai giocatori di testare tutti i contenuti, senza limitazioni: il gioco è praticamente pronto e ora è venuto il momento di rifinirlo e migliorarlo prima dell'uscita ufficiale. Per questo motivo sarà possibile provare molti contenuti avanzati, come Torgast e la Fauce: i fortunati prescelti che accederanno alla Beta potranno quindi giocare tutta la campagna, raggiungere il livello 60 e provare anche l'endgame di Shadowlands. A questo proposito, Hazzikostas ha promesso che Blizzard spedirà moltissimi inviti alla Beta prima che finisca l'estate.

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Hazzikostas si è quindi sbilanciato sull'endgame, spiegandone sommariamente la struttura alla luce delle novità introdotte con Shadowlands. Come vi abbiamo spiegato nel nostro precedente provato, l'aldilà delle Terretetre è presieduto da quattro Congreghe che i giocatori impareranno a conoscere durante l'avventura. Raggiunto il livello massimo, però, bisognerà decidere a quale Congrega affiliarsi, e così facendo si sbloccheranno nuove dinamiche di gioco. La più importante sembrerebbe essere il Vincolo dell'anima, che in un certo senso andrà a sostituire le abilità ausiliarie conferite dagli Artefatti in Legion o dal Cuore di Azeroth in Battle for Azeroth: alcuni PNG conferiranno ai giocatori abilità peculiari che bisognerà sbloccare in un apposito albero, alloggiando negli spazi vuoti alcuni manufatti chiamati Conduit che funzioneranno un po' come le vecchie Reliquie o le più recenti Essenze e che troveremo completando missioni, imprese, spedizioni e così via. Questi Conduit, infatti, conferiranno bonus diversi a seconda del ruolo che rappresentano e possono essere cambiati in qualsiasi momento a un costo estremamente ridotto, garantendo una certa flessibilità nella personalizzazione.

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Tutte queste nuove possibilità si sbloccano accumulando Animum per la nostra Congrega. L'Animum è l'energia che pervade le Terretetre e svolgerà un ruolo simile a quello del Potere Artefatto in Legion o dell'Azerite in Battle for Azeroth, solo che questa volta Hazzikostas ha promesso un sistema di "catch up" fin dall'inizio per chi non ha tanto tempo da dedicare al grind di questa nuova valuta. Spendendo l'Anima, i giocatori potranno quindi ricostruire il Santuario della loro Congrega, un luogo istanziato che sostituisce le vecchie Enclavi di Legion e che garantisce un accesso rapido ai punti d'interessa nella regione presieduta da ogni rispettiva Congrega: una volta stabilita una rete di collegamento, i giocatori sbloccheranno nuove missioni giornaliere e altre attività nella regione, cambiandola anche visivamente. È chiaro, insomma, che Shadowlands prende alcune dinamiche cardine nelle due espansioni precedenti e le rielabora in una chiave un po' più sofisticata che, sinceramente, speriamo non sia troppo intricata, dato che al momento appare una struttura a matriosca.

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Ma dalle espansioni precedenti, risalendo fino a Warlords of Draenor, Shadowlands ha preso anche alcune feature discutibili che speravamo esserci lasciati alle spalle. Torna infatti il tabellone dei seguaci che possiamo inviare in missione a procacciarci risorse e altre ricompense. Hazzikostas le ha chiamate Avventure e ha mostrato una grezza interfaccia con tanto di combat log che ricorda i vecchi GDR carta e penna: secondo il game director, questa feature sarà assolutamente secondaria e servirà soprattutto ad approfondire la nostra conoscenza dei seguaci cui potremo vincolarci e a mettere le mani su qualche bottino particolare. Ovviamente sarà ancora possibile controllare e gestire questa parte del gioco tramite l'app per sistemi mobile, come già accaduto in passato, senza doversi collegare necessariamente al client di World of Warcraft. Hazzikostas sembra credere molto nell'evoluzione di questo concept e nell'idea delle Congreghe, grazie alle quali potremo cimentarci anche in simpatici minigiochi caratteristici.

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Le sfide nella Beta

Hazziskostas ha quindi illustrato alcuni dei contenuti di alto livello che potremo testare in Beta, cominciando con una spedizione chiamata, in inglese, Theater of Pain. Si tratta di una spedizione situata nella regione di Maldraxxus che si svolge in un momento molto preciso della storia: in questa regione regna soltanto la legge del più forte e le fazioni che si contendono il suo dominio finiranno per combattere in una sorta di arena, coinvolgendo anche noi. Hazzikostas ha parlato di una spedizione variabile che cambia con le decisioni dei giocatori, i quali dovranno scegliere la fazione da appoggiare mentre esplorano le gallerie sotterranee. La Fauce, invece, sarà la zona endgame in cui trascorreremo probabilmente più tempo dopo aver raggiunto il massimo livello: una regione sandbox, piena di attività e di nemici che vogliono farci la pelle, eccezion fatta per Vinari, una misteriosa Corrotta che ci aiuterà a indagare sull'identità e sulle intenzioni del Carceriere, la potentissima entità con cui è in combutta Sylvanas.

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Shadowlands effettivamente comincia nella Fauce con un lungo prologo, al termine del quale inizia la fase di leveling attraverso l'esplorazione delle altre regioni. Proprio come accaduto in Warlords of Draenor con la Giungla di Tanaan, insomma, torneremo nella Fauce al level cap, sostenuti dalla nostra Congrega e più adatti ad affrontare ogni sfida. Nella progettazione della Fauce, i ragazzi di Blizzard si sono ispirati specialmente a zone come la recente Meccagon, implementata con l'aggiornamento L'ascesa di Azshara: una volta entrati nella regione, avremo a disposizione una pletora di obiettivi da completare, più che semplici missioni giornaliere ripetibili. Hazzikostas ha promesso che questa enorme regione sarà piena zeppa di contenuti, collezionabili e segreti da scoprire. Nella Fauce troveremo inoltre Torgast, la Torre dei Dannati, che rappresenta il primo contenuto smaccatamente roguelite all'interno di World of Warcraft: si tratta di una spedizione procedurale in cui i giocatori potranno mettersi alla prova da soli o in gruppo, scalandola in cerca di bottini e ricompense.

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Nelle viscere di Torgast si nasconde anche un PNG molto speciale, un fabbro che possiede il potere di forgiare l'equipaggiamento leggendario che in Legion ha fatto impazzire molti giocatori. Hazzikostas sostiene di aver tenuto in considerazione i feedback dei giocatori riguardo alla questione, davvero delicata. I leggendari furono generalmente apprezzati in Legion perché cambiavano il modo di giocare una classe; molto meno apprezzata era invece l'assegnazione del tutto casuale di questi oggetti che, facendo la differenza specialmente in endgame, causava non poche frustrazioni. Shadowlands dovrebbe risolvere il problema riportando in scena i leggendari, ma consentendo ai giocatori di fabbricare quelli che vogliono portando al fabbro di Torgast i materiali raccolti nella torre. I giocatori potranno quindi scegliere quale leggendari fabbricare, nell'ordine che preferiscono, e i poteri conferiti da questi oggetti saranno ispirati a vecchi leggendari o talenti che magari non esistono più. Sembra molto interessante, ma Hazzikostas si è ben guardato di definire il grind necessario a sbloccare questi bottini.

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Per finire, il game director ha anticipato che nelle prossime settimane si potrà provare in Beta la prima incursione di Shadowlands, Castle Nathria: ambientata a Maldraxxus, questa incursione dalle atmosfere estremamente gotiche dovrebbe chiudere la prima storyline dell'espansione. Contemporaneamente, Blizzard darà il via al test delle Mitiche+ e dei nuovi affissi stagionali, e sarà inoltre possibile giocare le campagne delle Congreghe. Non sappiamo ancora come si potrà cambiare Congrega, se ci saranno penalità e se sarà possibile giocare ogni singola campagna con un solo personaggio. Su molti dettagli, insomma, Hazzikostas è stato vago, e dobbiamo ammettere che questo Developer's Update ci è sembrato un po' improvvisato. Abbiamo scoperto parecchie informazioni interessanti sui contenuti che giocheremo, ma non abbiamo visto praticamente nessuna sequenza di gioco vera e propria, se escludiamo un breve trailer della Fauce. Dopo tanto silenzio si poteva fare qualcosa di più, e per i giocatori ancora sottoscritti resta un dubbio atroce: che cosa diamine faranno nei mesi che li separano dall'espansione?

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Le espansioni di World of Warcraft ci fanno lo stesso effetto dopo tanti anni: non vediamo l'ora di giocarle. Nonostante ciò, è innegabile che tutto quello che Blizzard ci sta mostrando di Shadowlands appare pericolosamente derivativo. È come se a Irvine abbiano fatto una lista della spesa e spuntato uno dopo l'altro i problemi che affliggevano le dinamiche di gioco negli ultimi anni. Il che va bene, intendiamoci, ma sono tre espansioni - sei anni! - che abbiamo a che fare con guarnigioni, enclavi, seguaci e così via. Magari Shadowlands troverà quell'equilibrio perfetto in cui speriamo da tempo? Lo scopriremo relativamente presto: se è vero che manca ancora qualche mese all'uscita, la Beta è dietro l'angolo. Restate sintonizzati.

CERTEZZE

  • Blizzard ha ascoltato i giocatori e limato le spigolosità di tante meccaniche di gioco
  • Tra la Fauce, le Congreghe, Torgast e le attività di gruppo, ci saranno contenuti per centinaia di ore

DUBBI

  • È tutto molto derivativo: riuscirà a riconquistare chi aveva abbandonato il gioco?
  • Tante valute e tanti sistemi incrociati che fanno pensare a un grind preoccupante