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World of Warcraft: Wrath of the Lich King Classic, tutto quello che c'è da sapere

Aprono i battenti su Nordania anche sui server Classic: ecco tutto quello che c'è da sapere sul ritorno dell'espansione più amata di World of Warcraft.

SPECIALE di Christian Colli   —   28/09/2022
World of Warcraft: Wrath of the Lich King Classic
World of Warcraft: Wrath of the Lich King Classic
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L'espansione Wrath of the Lich King appartiene a quella che molti videogiocatori definiscono l'età d'oro di World of Warcraft: sebbene all'epoca Blizzard stesse ancora sperimentando svariate soluzioni, tantissimi fan sono fortemente convinti che World of Warcraft abbia raggiunto l'apice tra il 2008 e il 2010, quando macinava milioni di sottoscrizioni e la concorrenza cominciava a farsi sempre più pressante, fino a saturare il mercato e condurre il genere a un lento e inesorabile declino.

Dodici anni dopo, però, World of Warcraft è ancora vivo e vegeto e si prepara alla sua nona espansione, Dragonflight; inoltre, si è sdoppiato con World of Warcraft Classic, un'operazione controversa - di cui abbiamo già parlato in passato - che offre ai nostalgici la possibilità di vivere o rivivere il passato in tutti i sensi.

Wrath of the Lich King Classic è dunque la naturale evoluzione di questo progetto, che però negli anni ha assunto forme leggermente diverse da quelle che si era proposto all'inizio, andando a includere aggiustamenti e revisioni più moderne per migliorare la qualità della vita dei giocatori, tradendo quella fedeltà assoluta all'originale cui ambivano molti giocatori. Nelle prossime righe cercheremo di capire cosa offre questa nuova espansione del Classic, guardando al presente ma anche al passato, mentre vi spieghiamo tutto quello che c'è da sapere su World of Warcraft: Wrath of the Lich King Classic.

Come giocare Wrath of the Lich King Classic

Wrath of the Lich King Classic, la zona di Sholazar Basin
Wrath of the Lich King Classic, la zona di Sholazar Basin

Per collegarsi ai server di Wrath of the Lich King Classic basta possedere un account Battle.net e avere una sottoscrizione attiva al World of Warcraft moderno, e quindi l'accesso ai server di World of Warcraft Classic: l'espansione è dunque gratuita, ma Blizzard offre un paio di pacchetti extra a pagamento che potrebbero interessare alcuni giocatori.

Il cosiddetto Aggiornamento Heroic costa 49,99 Euro e include un potenziamento istantaneo al livello 70. Il personaggio potenziato riceverà una cavalcatura specifica per la sua razza, l'abilità Expert Riding, un equipaggiamento appropriato e un po' di oro per cominciare la sua avventura. L'Aggiornamento Heroic sblocca anche una mascotte (Pebble) e un giocattolo (Fishspeaker's Lucky Lure). L'Aggiornamento Epic, invece, costa 79,99 Euro, e include tutti i contenuti digitali dell'Aggiornamento Heroic, più una cavalcatura per il Classic (Kalu'ak Whalebone Glider), una cavalcatura per l'account non-Classic (Sorvolacoste dei Tuskarr) e 30 giorni di gioco.

Che cos'è Wrath of the Lich King?

Wrath of the Lich King Classic, il mitico Trono di Arthas
Wrath of the Lich King Classic, il mitico Trono di Arthas

Uscita sul finire del 2008, a poco meno di due anni dalla prima espansione The Burning Crusade, Wrath of the Lich King è stata la seconda espansione di World of Warcraft, il MMORPG che Blizzard aveva lanciato sul finire del 2004 negli Stati Uniti e pochi mesi dopo in Europa. L'espansione aggiungeva al gioco un'importante quantità di contenuti cui i giocatori potevano accedere una volta raggiunto il livello 68, dato che il precedente livello massimo 70 veniva così alzato a 80. La storia di World of Warcraft proseguiva dopo la purificazione del Pozzo Solare con la diffusione del Flagello nei Regni Orientali e nelle regioni di Kalimdor, una minaccia che induce l'Orda e l'Alleanza ad attaccare direttamente l'isola di Nordania dove il Re dei Lich si è rintanato alla fine di Warcraft III: The Frozen Throne.

Wrath of the Lich King riuscì a superare il già straordinario successo di The Burning Crusade. Blizzard, che ormai aveva consolidato la fama e l'importanza del suo titolo di punta, piazzò quasi 3 milioni di copie nel giro delle prime ventiquattro ore.

L'espansione non rappresentava solo un'iniezione massiccia di contenuti inediti, ma anche il ritorno di un antagonista iconico, Arthas il Re dei Lich, che Blizzard aveva cresciuto negli strategici in tempo reale che avevano preceduto World of Warcraft: per molti giocatori, che avevano cominciato il MMORPG solo per la loro passione per Warcraft, Wrath of the Lich King rappresentava una vera e propria resa dei conti a lungo rimandata.

L'espansione ricevette tre aggiornamenti importanti (I segreti di Ulduar, La chiamata del Crociato, La caduta del Re dei Lich) prima di concludere il suo ciclo vitale nel dicembre del 2010 con l'uscita di una terza espansione, Cataclysm, che avrebbe rifatto il trucco, letteralmente, a gran parte del mondo di gioco. Non sappiamo se Blizzard proseguirà il supporto al modello Classic con Cataclysm, ma gli sviluppatori hanno lasciato intendere che valuteranno l'affluenza dei giocatori nei server Classic per capire se c'è voglia di giocare anche la prossima espansione, sebbene si entri in una fase di World of Warcraft più moderna e lontana dall'ideologia alla base di questa operazione nostalgica.

Le novità più importanti

Wrath of the Lich King Classic, l'incursione Ulduar
Wrath of the Lich King Classic, l'incursione Ulduar

Le novità sono davvero moltissime per elencarle tutte, perciò ci soffermeremo su quelle davvero rilevanti. Wrath of the Lich King è stata la prima espansione di World of Warcraft a implementare due zone di partenza separate: i giocatori potevano scegliere se cominciare l'avventura nella nuova regione (Nordania in italiano, Northrend in inglese) da Howling Fjord o Borean Tundra, due zone alle estremità opposte dell'isola, per poi convergere in modo naturale verso l'ultima zona, Icecrown, dove peraltro si è arroccato il Re dei Lich.

L'espansione, inoltre, introduceva il Cavaliere della Morte, una nuova classe che cominciava il suo percorso a un livello avanzato. Per questa riedizione Classic del gioco, Blizzard ha ritoccato i requisiti necessari a giocare questa classe: per creare il primo Cavaliere della Morte o Death Knight, che dir si voglia, non è più necessario avere già un altro personaggio a livello 55 sullo stesso reame. Dopodiché si potrà avere un solo Cavaliere della Morte per reame e i Cavalieri della Morte creati dopo il primo su qualsiasi altro reame richiederanno che il giocatore abbia già un personaggio di livello 55 su quel reame.

Wrath of the Lich King Classic, i Tuskarr sono una nuova razza di PNG
Wrath of the Lich King Classic, i Tuskarr sono una nuova razza di PNG

L'espansione introduce anche una nuova professione, Inscription, che permette di creare glifi che possono essere applicati agli incantesimi per cambiarne aspetto e proprietà, oltre a svariate aggiunte e modifiche a tutte le altre professioni già in gioco, e le Imprese, che offrono ai giocatori tante piccole sfide da completare per sviscerare il gioco in ogni suo aspetto o sbloccare ricompense speciali. Non mancano poi spedizioni e incursioni: i giocatori potranno dedicarsi ai contenuti di gruppo, a difficoltà Normale ed Eroica, fin da subito, e al lancio dell'espansione Classic sarà subito disponibile la versione da 10 giocatori dell'incursione Naxxramas. Per le successive, però, bisognerà aspettare qualche tempo.

Una modifica sorprendente che Blizzard ha apportato al gioco rispetto all'edizione originale è la rimozione del Dungeon Finder, ovvero lo strumento più o meno automatizzato, introdotto all'epoca dall'aggiornamento 3.3.0, che consentiva di formare gruppi per le spedizioni e le incursioni. Gli sviluppatori hanno sostanzialmente confermato che a questo punto la più grande differenza filosofica tra il Classic e il World of Warcraft regolare sta nel modo in cui la comunità comunica e si approccia ai contenuti.

Wrath of the Lich King Classic, Dalaran è il nuovo hub
Wrath of the Lich King Classic, Dalaran è il nuovo hub

Non è un mistero che su questo fronte World of Warcraft sia stato enormemente snellito, ma anche svilito rispetto all'acronimo che identifica il genere: in un gioco in cui è possibile formare gruppi e completare le sfide multigiocatore senza neppure comunicare, Massively Multiplayer Online Role Playing Game è una denominazione ormai obsoleta. Considerata la difficoltà di alcuni contenuti di Wrath of the Lich King Classic, gli sviluppatori hanno ritenuto opportuno ricorrere a questa soluzione per consolidare l'idea di comunità e gioco di squadra che si è perduta nel corso delle espansioni successive, ma hanno anche sottolineato che terranno la situazione sott'occhio nel caso in cui questo piano non dovesse funzionare come previsto.

È più o meno lo stesso motivo che ha portato alla rimozione delle squadre PvP per la modalità di gioco Arena e all'introduzione anzitempo del cosiddetto personal rating: se da una parte Blizzard vuole restare fedele alla filosofia che ha portato all'apertura dei reami Classic, dall'altra è importante garantire ai giocatori un'esperienza più piacevole. Anche se questo significa fare un po' di revisionismo e inimicarsi i nostalgici più incalliti.