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Worms Blast

I Vermi del Team 17 tornano a colpire, ma non come li abbiamo visti finora: adesso sono poligonali e amano i rompicapo! La nostra recensione completa del nuovo titolo della saga di Worms vi aspetta!

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   24/01/2003
Worms Blast
Worms Blast

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Vermicelli, Vermi Piccoli

Le modalità di gioco presenti non smentiscono l’importante fattore della giocabilità e si suddividono in Campagna, Sfida e Multiplayer (sia contro un umano che contro la CPU): nella modalità Campagna, dopo un esaustivo tutorial, il nostro personaggio si prodigherà in un viaggio marittimo a tappe in cui si dovranno affrontare svariate prove (preventivamente esplicate tramite testo introduttivo al livello) che spaziano dal distruggere tutte le strutture presenti sullo schermo entro un determinato tempo limite, all’evitare che determinate biglie cadano in mare, al raccogliere un certo numero di stelle bonus evitando i massi che cadono dall’alto (che oltre a procurare un danno fisico, fanno perdere del prezioso tempo) e così via, producendosi in missioni sempre più strane e difficili.
La modalità Sfida raggruppa gran parte delle missioni completate con successo nella propria campagna; si tratta sostanzialmente di mini- prove in cui dobbiamo conseguire un chiaro obiettivo, dove precisione, velocità e tempismo producono il punteggio finale, fine ultimo della sfida. La modalità Multiplayer è senza dubbio, infine, quella a cui tende maggiormente il gioco: anche qui la sfida è implementata da un interessante feature, lo split dello schermo è rappresentato infatti da una sorta di barriera, un cancello in legno che a tempi alterni si apre e si chiude offrendo al giocatore una “finestra” sullo schema dell’avversario. A questo punto le soluzioni possibili sono molteplici e in base alla propria strategia personale avremo la possibilità di “sporcare” gli alveari nemici, di renderli di colore neutro (necessiteranno così di ricolorazione successiva) o di colpire direttamente l’avversario con il proprio proiettile, stando sempre attenti alla buona riuscita dell’operazione, in quanto un lancio errato comporterebbe il drammatico aumento del livello d’acqua nella nostra metà di schermo.

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Vermi Poligonali

Dal punto di vista grafico Worms Blast si attesta su discreti livelli, presentando diversi stili di realizzazione grafica per personaggi e sfondi. I primi, completamente poligonali, sono realizzati con una caratterizzazione tipica da fumetto e dotati di un buon numero di animazioni in base alle proprie azioni, il tutto utilizzando sfondi con colori molto caldi, “pastellosi”, con contorni ben definiti che ricordano vagamente lo stile (molto più scarno a dir la verità) dell’ultimo Legend of Mana per PSX e rappresentano ogni sorta di situazione classica, dalla foresta tropicale agli iceberg dell’Antartide passando per i vulcani delle isole tropicali.
Il sonoro è forse l’aspetto che si distingue di meno in tutto il gioco, e molto probabilmente quello a cui i programmatori hanno posto meno attenzione: carine le voci dei personaggi che esternano le loro esclamazioni in base all’azione che compiono o alla situazione in cui si trovano, un po’ piatti e monotoni i brani musicali che accompagnano le modalità di gioco, a volte troppo corti e ripetitivi per livelli che necessitano di molto tempo per essere completati.

Commento
Tirando le somme non posso che trovarmi a consigliare Worms Blast a tutti gli appassionati del genere, un prodotto che introduce nuove ed interessanti feature senza tralasciare giocabilità e divertimento soprattutto nelle sessioni multigiocatore; uniche grosse pecche, che si sommano ad un comparto sonoro non proprio all’altezza, sono la non totale intuitività del sistema di controllo e l’elevato grado di difficoltà che ne mina l’attrattiva per chi non fa della pazienza la sua maggior virtù.

Pro
+ Non un clone qualunque
+ Pressoché infinito in multiplayer
+ Implementazione di nuove meccaniche di gioco

Contro
- Elevata difficoltà
- Sistema di controllo poco intuitivo
- Reparto sonoro sottotono

Worms, uno dei brand più rinomati del Team 17 (che molti di voi ricorderanno per lo più per i progetti su Amiga), torna a nuova vita su console a 128bit e lo fa portandosi dietro una notevole rivoluzione della struttura di gioco. Passando da party game a rompicapo, dalla terra all’acqua, lasciandosi dietro pecore esplosive e paracadute, questa volta i vermi tuttofare si prodigano su di una barchetta muniti di armi da fuoco, aventi come scopo l’eliminazione pressoché assoluta di ogni singola palla colorata esistente sul loro mondo, tutto ciò senza ovviamente rinunciare ai principali punti fermi della serie quali altissimo tasso di giocabilità e grande ironia.

The Worm Strikes Back
Il gioco ad una prima, semplice e distratta occhiata potrà sembrarvi né più né meno che un mero clone di Puzzle Bubble (o Bust a Move, come preferite), la sensazione è destinata però a svanire nel momento in cui metterete mano al pad dimenticando le immagini sulla custodia e lasciando parlare il gioco per sé. Come nella grande maggioranza dei puzzle game, quello che il prodotto offre nella prima schermata di gioco non è che una serie disordinata di palline colorate che dovremo prepararci a far esplodere tramite associazione di pigmento; su questo elemento, che sta di per sé alla base del genere, vengono innestati i primi elementi di novità che rendono Worms un gioco decisamente diverso da un qualunque clone del puzzle game Taito.
I personaggi selezionabili (inizialmente sei, a cui se ne aggiungono 3 segreti completando al 100% la modalità “campagna”), presentano ognuno una propria caratterizzazione che comprende voce, animazioni, barca e arma utilizzata; il personaggio scelto si troverà all’interno di una schermata che presenta una determinata struttura ad alveare da distruggere, al di sopra un’imbarcazione che ha completa libertà di movimento sull’asse orizzontale dello schermo rappresentante il mare, ogni colpo in canna al fucile avrà una determinata pigmentazione atta a distruggere le biglie dello stesso colore, in caso di riuscita del colpo le stesse verranno cancellate dall’alveare, provocando magari in tal modo anche una reazione a catena con altre strutture ormai prive di appoggio. In caso di errore al momento del fuoco la palla andrà a pigmentare del suo colore la diversa struttura con cui è entrata in contatto aggiungendosi all’alveare, e complicando così ulteriormente le cose. Il sistema di controllo è tanto semplice quanto comodo, con lo stick analogico ci potremo muovere lungo i flutti, alzare il tiro e modificare la traiettoria della nostra arma, con il bottone A andremo a caricare il colpo mentre il tasto B servirà a modificare l’arma in uso (questo solo dopo aver preventivamente raccolto da una scatola bonus un’arma suppletiva).