Un pò di storia
Legends 2, come il sottotitolo lascia presagire, focalizza la sua trama sull’avvento di Apocalypse, un mutante immortale risvegliatosi un bel giorno dopo essere rimasto sepolto e sopito per un tempo indefinito. E, come se non bastasse la sua apparente immortalità, il nuovo arrivato nella folta schiera di mutanti ha ovviamente un atteggiamento pessimo, negativo e brutale ed una folta schiera di adepti pronti a spazzare dalla faccia della terra qualsiasi suo abitante indipendentemente dalle mutazioni del suo DNA.
Questo “tutti” si traduce in 16 personaggi completamente utilizzabili, da Wolverine a Magneto, passando per Bishop, Juggernaut, Storm, Cyclops, Toad e avanti così.
Per far fronte alla minaccia temibile di un avversario dalla potenza incommensurabile, gli X-Men e la Brotherhood of Evil Mutants, nemici giurati nella quotidianità, hanno deciso di lasciare da parte ogni screzio e di allearsi temporaneamente per sfruttare a fondo i loro incredibili poteri. Un preambolo del genere non può che aver acceso diverse lampadine nelle teste di tutti i fan della serie Marvel: ed infatti in questo X-Men Legends 2 sarà possibile controllare tutti i più importanti mutanti conosciuti nel fumetto indipendentemente dalla loro fazione verso l’unico obiettivo di annientare Apocalypse. Questo “tutti” si traduce in 16 personaggi completamente utilizzabili, da Wolverine a Magneto, passando per Bishop, Juggernaut, Storm, Cyclops, Toad e avanti così. Ma questo è solo l’inizio perché ogni mutante avrà un totale variabile tra gli 8 e i 12 poteri speciali completamente in linea con le sue caratteristiche di combattimento e facilmente selezionabili al volo con una rapida combinazione di tasti.
La potenza è nulla senza controllo
Tralasciando infatti i controlli classici delle versioni console, che personalmente non ho avuto modo di provare ma che saranno in tutto e per tutto simili a quelli del prequel (ovvero un tasto da tenere premuto per far apparire su schermo i poteri selezionati e assegnati ai vari pulsanti del joypad, che dovranno essere poi premuti per attivare queste mosse speciali), l'edizione PC offrirà un controllo estremamente configurabile ed altamente intuitivo. Sarà infatti possibile utilizzare la classica combinazione WASD tipica di ogni FPS che si rispetti, lasciando da parte il mouse e associando diversi tasti ai diversi poteri o, sfruttando una schermata peculiare sarà possibile associare di volta in volta durante il gioco, il potere da utilizzare ad un tasto di attivazione rapida. Ma, per i veri amanti degli RPG action di razza pura, sarà consentito utilizzare in modo praticamente esclusivo il mouse esattamente come il buon Diablo ci ha abituati fin troppo bene. Tasto sinistro per camminare, destro per attaccare, più una serie di combo con la tastiera (veramente ridotte all'osso) per attivare o switchare i poteri speciali. Si vocifera poi che ancora più intuitivi saranno i comandi della versione PSP del gioco. Ma, al momento, rimangono un mistero.
La libertà di muoversi non ha prezzo
In termini di ambientazioni X-Men Legends 2, offrirà un totale di 70 zone diverse, più o meno basate su quanto visto nei fumetti, ma tutte liberamente percorribili ed esplorabili in totale libertà. La trama del sequel sarà infatti completamente non lineare: potrete infatti iniziare una missione in una zona, lasciarla a metà per raccogliere informazioni in un altro scenario, conversare con qualche NPC in location famose (come la Weapon X o la Infinite Factory) per avere qualche simpatico approfondimento sugli umori ed i legami dei personaggi Marvel (molto simpatiche e cariche di tensione ad esempio le conversazione tra X-Men e membri della Brotherhood dovute a questa convivenza forzata), il tutto nel più classico stile di ogni RPG che si rispetti. Anche l'interazione con questi scenari sarà molto elevata: nel demo che ho provato ad esempio (che tra l'altro era una versione praticamente definitiva del gioco, più che un demo), la prima missione consisteva nella fuga dal laboratorio dove veniva tenuto prigioniero il dottor Xavier (mentore e leader indiscusso degli X-Men, doppiato anche in questo sequel dal magnifico Patrick Stewart) e durante la nostra avventura, tra un cazzotto e l'altro, abbiamo avuto l'opportunità di avvalerci dell'uso di barili e casse da lanciare contro i nostri avversari o da distruggere (insieme a tubi, computer, e persino muri, per aprirci vie alternative) per il puro gusto di lootare qualcosa.
non solo avremo un quantitativo di poteri molto maggiore rispetto al prequel, ma avremo anche un quantitativo di oggetti e di equipaggiamento estremamente più elevato ed una gestione di tutte le skill e delle caratteristiche di ogni personaggio, sul limite del maniacale
La libertà di muoversi non ha prezzo
E proprio in merito al loot non posso fare a meno di spendere due paroline. A differenza del primo X-Men Legends infatti, questo sequel, per aumentare ulteriormente la componente RPG, offre un motore di creazione dell’equipaggiamento totalmente casuale che consente al giocatore di raccogliere oggetti sempre diversi e con un grado di rarità indipendentemente dalle ore giocate. Un grosso potenziamento infatti ha coinvolto l’aspetto prettamente ruolistico del gioco. Una decisione intrapresa dagli sviluppatori in seguito alle molte richieste dei fan che chiedevano proprio una profondità maggiore nella gestione del personaggio. In Legends 2 non solo avremo un quantitativo di poteri molto maggiore rispetto al prequel (come detto all’inizio dell’anteprima), ma avremo anche un quantitativo di oggetti e di equipaggiamento estremamente più elevato ed una gestione di tutte le skill e delle caratteristiche di ogni personaggio, sul limite del maniacale (per un action RPG ovviamente). Ma questa espansione della componente di ruolo non scoraggerà i giocatori più spensierati e più orientati all’azione visto che in qualsiasi momento la crescita del personaggio potrà essere lasciata totalmente nelle mani del computer che, ad ogni passaggio di livello del PG, selezionerà in automatico le caratteristiche da potenziare ed i poteri da incrementare, a seconda delle caratteristiche intrinseche di quel personaggio.
Contenuti a go-go
Passando ad altri aspetti “contenutistici”, i nostri cari X-Men avranno modo di incontrarsi e combattere con più di 100 diversi tipi di nemici, dai più semplici scagnozzi di bassa levatura che fungeranno da semplice e pura carne da cannone, a veri e propri mini-boss disseminati nei punti nevralgici di ogni scenario, molto spesso presi di sana pianta dal franchise del fumetto e infilati in questo titolo. Qualche esempio? Direi che i Quattro Cavalieri dell’Apocalisse e Lady Deathstrike possono bastare. E ancora come non citare una lunga serie di skin aggiuntive sbloccabili come extra man mano che si procede nel gioco o che si completa qualcuno dei mini-giochi sparsi nei vari scenari (molto simpatico ad esempio il quiz sulla storia degli X-Men attivabile in qualsiasi momento all’interno del campo base per guadagnare anche qualche punto esperienza)? Sarà quindi possibile cambiare il costume del proprio mutante con pochi e semplici passi, switchando magari tra il vestito classico e quello Ultimate o Astonishing. Una idea molto coinvolgente e in grado di dare ulteriore profondità (come se fosse necessaria) alla customizzazione di ogni personaggio.
Single player o multiplayer? Questo è il dilemma
E per concludere un piccolo approfondimento sulle modalità di gioco. Il single player offrirà almeno 25 ore di gioco, che potranno abbastanza facilmente raddoppiarsi completando ogni singola quest, anche quelle più laterali al filo logico della trama. Per quanto riguarda invece il multiplayer, che purtroppo non ho avuto il tempo di provare, si parla di sei diverse modalità prettamente deathmatch, ovvero uno contro uno (dove l’avversario può essere ovviamente umano o computerizzato, in tipico stile skirmish) ed una promettente modalità cooperative con fino ad altri tre giocatori sia offline che online (ma quest’ultima possibilità sembra essere limitata alla sola edizione PC), per affrontare l’intero plot della modalità single player, salvando nel corso dell’avventura e continuando in un secondo momento. E visto che ho già espresso una peculiarità dell’edizione PC (sviluppata da Beenox Studios), direi di segnalare che questa versione avrà anche alcuni personaggi esclusivi e diversi scenari aggiuntivi non disponibili su console, il tutto condito da una grafica ad altissima risoluzione, a patto di avere l’hardware necessario. Il motore di gioco, anche se è lo stesso utilizzato per il primo X-Men Legends, ha subito un restyling veramente impressionante, con scenari enormemente più grandi, effetti grafici e particellari di prim’ordine (notevoli le esecuzioni dei poteri speciali più avanzati, con effetti di slow motion ed esplosioni veramente d’effetto) ed un cel shading particolarmente curato da far apparire ogni personaggio denso di dettagli e cura fumettistica.
la versione PC avrà anche alcuni personaggi esclusivi e diversi scenari aggiuntivi non disponibili su console, il tutto condito da una grafica ad altissima risoluzione, a patto di avere l’hardware necessario
In parallelo alla versione PC, anche quella PSP (sviluppata da Vicarious Visions) avrà contenuti extra degni di nota: quattro personaggi inediti che porteranno a 20 il totale dei mutanti controllabili ed una manciata di scenari esclusivi che potrete trovare solo sulla console portatile di Sony che sarà sfruttata a fondo anche nel multiplayer compatibile con il wi-fi sia in modalità ad hoc che in modalità infrastruttura. Mi sfuggono invece gli extra delle più classiche versioni console ma sono piuttosto convinto che Raven Software, lo sviluppatore delle tre edizioni Xbox, PS2 e GC, non ci deluderà in proposito. I contenuti, come avete potuto leggere, ci sono tutti, le potenzialità per avere tra le mani un sequel veramente in grado di bissare il suo predecessore anche. Ora non ci resta che aspettare l’autunno inoltrato per confermare se veramente il titolo è esente da aspetti negativi e può essere giocato con grande coinvolgimento e passione come mi è capitato nella cornice londinese.
Un sequel è sempre peggio di un prequel?
E’ possibile sfatare il vecchio ma sempre alla moda mito dei sequel peggiorativi? Ma sì insomma, quello strano concetto troppe volte verificato e confermato dalla realtà videoludica secondo cui un qualsiasi sequel sarà sempre inferiore per giocabilità, coinvolgimento, atmosfera (o qualsiasi altra cosa che non sia la grafica) al titolo che lo precedeva, o comunque al capostipite del franchise. E’ un dilemma che affligge un po’ tutto il mondo dell’intrattenimento (vale fin troppo spesso la stessa teoria anche per le pellicole cinematografiche e per i cd musicali di un artista) e quelle poche eccezioni arrivano soltanto per farci felici e per confermare la regola. Proprio questo è il caso di X-Men Legends 2: Rise of Apocalypse, promettente sequel di quell’action RPG uscito su console ormai due lontani anni fa, che abbiamo avuto modo di vedere e giocare in occasione dell’Activate 2005, evento londinese organizzato da Activision per presentare la sua line-up autunno-inverno. In particolare la versione che avevo tra le mani era quella PC, la prima grossa novità di questo sequel che, vi ricordo, oltre ad uscire sulle tradizionali piattaforme PS2, Xbox e GC, arriverà sul mercato anche in questa lussurosa edizione per computer e leggermente più tardi, altro fiore all’occhiello, anche su PSP. Ma lasciamo da parte per il momento le differenze di ordine tecnico tra questi “porting” (le virgolette sono d’obbligo visto che in questo contesto, il termine è decisamente limitante) e parliamo del gioco vero e proprio.