Finalmente, dopo tante dichiarazioni a mezza bocca e altrettanti giri di parole, siamo finalmente liberi di parlarvi di ogni aspetto di Xbox Serie X, console che abbiamo tra le mani oramai da più di una settimana. C'è ancora qualche segreto da rispettare, almeno fino al momento in cui arriverà nei negozi, ma la maggior parte delle notizie sulla nextgen di Microsoft possono essere divulgate senza rischiare di essere "swattati" da qualche ufficio di Redmond, Seattle, dove si trova il quartier generarle di microsoft.
Silenziosa eleganza
Partiamo dall'hardware, ovvero la parte su cui abbiamo già espresso più volte le nostre opinioni. Possiamo confermare ancora una volta che il lavoro svolto dagli ingegneri americani è assolutamente di prima categoria. Il design, sebbene sia soggetto ai gusti personali di ciascuno di noi, è oggettivamente quello di una console che non vuole scomparire nei nostri salotti, senza però strafare con forme e dimensioni esagerate: apparire sì, ma con eleganza. Il parallelepipedo, o monolite, che ha assemblato Microsoft è anche straordinariamente silenzioso: è vero che i giochi da noi provati sono per larga parte prodotti sviluppati per la vecchia generazione di console, ma non può che sorprendere una console che, almeno per quel che riguarda il rumore emesso, sembra spenta anche da accesa.
Xbox Serie X è silenziosissima anche con Dirt 5, un gioco che con il suo ray tracing dovrebbe spingere e di conseguenza scaldare di più l'hardware. Tutti dettagli che confermano un grande lavoro in fase di sviluppo e un altrettanto buon lavoro in fase di assemblaggio, e per certi versi tutto questo si percepisce anche tenendola in mano, questa affascinante Xbox Serie X: lo fa attraverso la sua pesantezza, e dal suo utilizzo degli spazi interni che la rende straordinariamente "piena", non come il primo Xbox One e tante altre console precedenti che davano la sensazione di essere scocche per buona parte vuote, cosa peraltro vera.
Un pad perfetto?
Passiamo ora al pad, un elemento centrale dell'esperienza e di cui fino ad oggi abbiamo potuto dire ben poco e che ora abbiamo recensito. La maggior parte dei giocatori sa già che Microsoft ha sempre lavorato molto bene nello sviluppo dei suoi controller, fin dai tempi del gigantesco "duke" per il primo Xbox. Un grande e ulteriore salto in avanti arrivò con il pad di Xbox 360, che venne ulteriormente raffinato con quello di Xbox One, su cui abbiamo giocato fino ad oggi.
In redazione siamo tutti d'accordo su una cosa: nonostante il pad di One fosse costruito meglio del suo illustre predecessore, alcuni elementi come i grilletti avevano fatto un passo indietro nella comodità d'uso. Con questo nuovo controller, Microsoft riuscirà probabilmente ad accontentare tutti visto che unisce gli aspetti migliori del pad 360 con le qualità indiscusse di quello Xbox One. Il risultato è un pad monoscocca che è un piacere da tenere in mano, con dei grilletti straordinari e dei dorsali totalmente privi di quella corsa che inspiegabilmente avevano quelli di ogni Xbox precedente. Ottima anche la zigrinatura che interessa non solo la parte posteriore del controller, ma anche la parte convessa dei grilletti. Quel che ci ha sorpreso di più è però la precisione degli analogici, davvero sorprendente e anni luce avanti rispetto al vecchio pad.
Servizi nextgen
Ed eccoci infine ai servizi. Qui è bene sottolineare un dettaglio non da poco: la console in nostro possesso funziona attraverso una versione del sistema operativo a metà strada tra quello che già montano i vecchi Xbox One e quella nuova in arrivo nelle prossime settimane, quindi la nostra esperienza non sarà la stessa di chi acquisterà Xbox Serie S e Xbox Serie X al loro arrivo nei negozi, a patto che vengano subito aggiornati (sì, abbiamo dei dubbi che siano riusciti ad installare la nuova versione, ancora in fase beta, già sulle prime unità tutt'ora in distribuzione). La voce più importante tra le presenti è proprio quella del Game Pass, al punto che inizialmente si fa una certa fatica a distinguere i giochi che abbiamo già acquistato, tra quelli che potenzialmente potremo provare con il servizio in abbonamento di Microsoft. Ma nessuna paura: è possibile escludere l'offerta Game Pass e dare valore assoluto alla nostra personalissima libreria. Il Quick Resume, una delle nuove funzioni, si è subito rivelata molto interessante, ma chissà quando e come avrà l'opportunità di trasformarsi in qualcosa di davvero rivoluzionario, divenendo quella opzione irrinunciabile per la maggior parte dei giocatori. La cosa più sorprendente del Quick Resume è la possibilità di tenere in ibernazione i giochi anche a console spenta, o scollegata dalla rete elettrica.