Xbox Series X|S, come la next gen in generale, sono arrivate ormai sei mesi fa eppure sembra sempre di essere in attesa di questo passaggio generazionale, in una delle transizioni tecnologiche più strane che ci sia capitato di vedere nella storia dei videogiochi. Lanciare delle nuove console in mezzo a una pandemia globale, d'altra parte, non è cosa da tutti i giorni e c'è da dire che in una situazione del genere è anche piuttosto notevole lo sforzo produttivo effettuato da Microsoft e Sony, ma resta il fatto che tra il 2020 e il 2021 l'incertezza sulla conclusione dei progetti ha dominato, scombinando un po' tutti i piani.
Ne è venuta fuori una transizione lentissima, con console introvabili e pochi giochi lanciati sul mercato ad accompagnarle, con publisher e produttori che, giustamente, considerando anche le difficoltà nel creare una base installata consistente, hanno preferito optare per la continuità con la generazione precedente, proponendo soprattutto giochi cross-gen e multipiattaforma. C'è da dire che questo era un po' il progetto annunciato già un anno fa da Microsoft, e si capisce adesso più precisamente cosa intendesse: forse prevedendo anche le difficoltà oggettive a cui sarebbe andata incontro, la continuità tra Xbox One e Xbox Series X|S è stata effettivamente attuata, con il salto generazionale effettivo che si vedrà probabilmente solo a partire dal 2022. Intanto, comunque, le Xbox di nuova generazione hanno iniziato ad entrare nelle case di diversi utenti e proviamo dunque a fare un bilancio su questi primi sei mesi di presenza di Xbox Series X|S.
Il problema della disponibilità
La questione è ben chiara per tutti: c'è una grave scarsità di approvvigionamento di materiali e un forte rallentamento della produzione dei semiconduttori che sta influendo negativamente sull'industria dell'hardware informatico e da gioco. Il Covid-19 è ovviamente la causa primaria, ma questo ha generato una serie di reazioni a catena che hanno praticamente messo in ginocchio la produzione e la distribuzione in tutto il mondo, influendo peraltro anche sui prezzi, che tendono a salire vertiginosamente per la scarsa disponibilità dei prodotti. Nonostante PS5 faccia sicuramente più notizia, sembra che Microsoft abbia difficoltà anche maggiori nell'immettere Xbox Series X|S sul mercato, con mandate ancora più rare e scarse rispetto alla concorrente, forse anche dovute a un target più basso posto dalla compagnia in termini quantitativi, ma resta il fatto che anche per le nuove Xbox la domanda supera ampiamente l'offerta attuale.
Va meglio per Xbox Series S, che si trova più spesso disponibile, ma per Xbox Series X assistiamo a scene del tutto simili a quelle viste per PS5, con la console messa a disposizione ed esaurita in pochi minuti presso i rivenditori. Il motivo potrebbe anche essere legato al processo produttivo della console maggiore di Microsoft: questa si basa su un chip più grande, dunque dai wafer di partenza vengono prodotti necessariamente meno SoC di Xbox Series X rispetto alle altre console, cosa che risulta in una quantità inferiore di unità costruite a partire dai medesimi materiali. Questo problema generalizzato di disponibilità è previsto durare ancora a lungo ed è probabile che la normalità possa essere raggiunta solo all'inizio dell'anno prossimo, dunque possiamo considerare il 2021 ancora un anno di transizione preliminare per questa next gen.
Un design "a scomparsa"
Già in sede di recensione e nei vari articoli di approfondimento all'epoca del lancio abbiamo espresso apprezzamenti sul design di Xbox Series X e Series S, console che dimostrano una notevole ingegnerizzazione dei componenti e grande attenzione alla compattezza e all'affidabilità. Dopo sei mesi, possiamo confermare quanto riferito all'epoca: entrambe le console di fatto "scompaiono" nell'ambiente circostante, sia dal punto di vista estetico che da quello acustico, visto che rimangono pressoché completamente silenziose anche durante l'utilizzo intenso. Xbox Series S è ovviamente quella che più si adatta a qualsiasi situazione: piccola e leggera, è una console che trova posto davvero ovunque e ha il pregio di poter essere anche trasportata senza particolari difficoltà.
Dall'altra parte, Xbox Series X ha una forma particolare che la rende una macchina da tenere quasi obbligatoriamente in verticale, ma le sue dimensioni relativamente ridotte consentono di posizionarla senza troppi problemi ovunque. Questa caratteristica consente a Xbox Series X di stare bene sia su una scrivania di uno studio che in un soggiorno: in un classico mobile da TV può incontrare il problema del posizionamento in orizzontale, avendo un'altezza non indifferente se posta in tale condizione, ma non dovrebbero esserci eccessive difficoltà a trovargli una posizione consona. Una caratteristica che abbiamo notato è il fatto che sia piuttosto comoda da usare con i monitor, sia per l'ottimo supporto esteso a diverse tipologie di visualizzazione (su cui torneremo più sotto), sia perché non sfigura affatto anche posizionata in verticale accanto a display di dimensioni contenute.
Non sono ancora previste variazioni o edizioni speciali in termini di colore e design, nonostante soprattutto la particolare forma di Xbox Series X abbia ispirato molte possibili soluzioni alternative "amatoriali", ma nel frattempo sono usciti diversi modelli di controller: lo Shock Blue, il Pulse Red e il nuovo Electric Volt potrebbero intanto soddisfare la voglia di colori sgargianti.
Utilizzo ed esperienza utente
Xbox Series X|S sono state lanciate, di fatto, senza delle vere e proprie killer application in termini di giochi. Anzi, possiamo dire tranquillamente che i giochi esclusivi sono stati quasi assenti in questi primi sei mesi, cosa che rappresenta una situazione piuttosto bizzarra per delle console next gen lanciate sul mercato. Eppure, le nuove Xbox hanno comunque un notevole appeal e hanno trovato un proprio senso anche al di là di questa momentanea scarsità di giochi specificamente dedicati, come macchine in grado di far funzionare al meglio tutto il catalogo delle console precedenti oltre a consentire un'esperienza di gioco qualitativamente superiore, per quanto riguarda in particolare Xbox Series X, data la potenza di cui dispone. Da questo punto di vista, si tratta in un certo senso della trasposizione del concetto di PC alle console: Xbox Series X si è dimostrata in molti casi particolarmente utilizzata in quanto in grado di garantire il luogo migliore dove giocare i titoli usciti negli ultimi anni, oltre ovviamente ad assicurare performance massime anche sui giochi nuovi. In sostanza, una centrale da gioco che consente di fruire al meglio di titoli appartenenti anche alle tre generazioni precedenti, e non è cosa da poco.
L'attenzione di Microsoft alla retrocompatibilità è alla base di questo concetto, ma non solo: il sistema Smart Delivery consente di ottenere automaticamente la migliore versione possibile dei giochi che già possediamo, ulteriormente migliorati dal sistema di gestione avanzato che porta ad incrementi di risoluzione e performance senza necessariamente passare attraverso upgrade ufficiali "next gen", in molti casi (attraverso FPS Boost, auto-HDR e altro) senza nemmeno dover coinvolgere direttamente gli sviluppatori, cosa che porta a un miglioramento generale dell'esperienza di gioco per una grande quantità di titoli. Da questo punto di vista, Microsoft è arrivata decisamente pronta sul mercato con un hardware e un software di sistema in grado di garantire diverse caratteristiche solide in ambito di "quality of life" per i giocatori: il Quick Resume, che consente la sospensione di diverse partite su vari giochi contemporaneamente con caricamenti praticamente azzerati, è una caratteristica di cui difficilmente si può fare a meno una volta provata, il supporto per il VRR sui TV con HDMI 2.1 è un altro vantaggio tecnico notevole, mentre la possibilità di impostare l'uscita video a 1440p è un altro elemento che rende Xbox una console ottimale anche in una postazione da "studio", potendo peraltro sfruttare i numerosi monitor che sostengono tale risoluzione e magari frame-rate a 120 Hz. Il supporto a queste caratteristiche non è mancato e fa capire come siano considerati elementi importanti delle nuove console: l'FPS Boost ha raggiunto ormai quasi 100 giochi supportati, mentre è in arrivo un update in grado di migliorare ulteriormente la gestione del Quick Resume, tanto per fare due esempi recenti.
Servizi: Xbox Game Pass, avanti tutta
Parlando di servizi, non si può dedicare uno spazio a Xbox Game Pass, che rappresenta a tutti gli effetti un elemento caratterizzante di Xbox Series X e Series S. A tutti gli effetti una sorta di killer application, tanto che non è fuori luogo pensare che molti utenti possano acquistare una delle console Microsoft anche semplicemente per poter usufruire del servizio in questione e del suo ampio catalogo di giochi. D'altra parte, è sempre più chiaro come si tratti di un elemento centrale nella strategia videoludica di Microsoft, intenzionata sempre più a supportare il suo concetto di "Netflix dei videogiochi", con tutto quello che può comportare anche in termini di riorganizzazione delle produzioni e degli studi interni. Anche in un ambiente così polarizzato e incline alla diatriba come la community globale dei videogiocatori, è difficile trovare critiche da muovere a un servizio del genere, che sta effettivamente avvicinando a Xbox anche chi non avrebbe preso altrimenti in considerazione le console Microsoft.
Il Game Pass si è trasformato e evoluto in questi anni e da tempo non può più essere considerato come un semplice servizio di raccolta di titoli "vecchi" usciti ormai dal loro momento d'oro in termini di potenziale sul mercato. Oltre alle produzioni first party che, com'è noto, escono direttamente al day one nel catalogo, Microsoft sta lavorando ad accordi sempre più frequenti per il lancio anche di giochi third party all'interno del servizio, come abbiamo visto ultimamente con Outriders, MLB The Show 21, Octopath Traveler e tanti altri giochi soprattutto in ambito indie, tra i quali vedremo prossimamente anche S.T.A.L.K.E.R. 2. Si tratta di un vero e proprio cambiamento di paradigma, che trasforma la gestione strategica stessa dello sviluppo videoludico slegandolo dalla classica dinamica del ricavo dalla vendita al dettaglio e riorganizzando gli investimenti a partire da un gettito più regolare e costante dato dalla massa critica di abbonati. Questo può trasformare l'offerta stessa, consentendo di puntare maggiormente anche su progetti sperimentali e giochi più vari, non dovendo per forza di cose puntare necessariamente alle vendite da blockbuster.
Al Game Pass si aggiungono inoltre tutti i vantaggi dell'ecosistema Microsoft: integrazione di xCloud, il Play Anywhere tra Xbox e PC, la condivisione dei salvataggi in cloud rendono l'esperienza console perfettamente integrata con quella PC Windows, con una semplicità di utilizzo dei vari sistemi che non ha eguali nel mercato console.
I giochi tra presente e futuro
Microsoft si è ritrovata decisamente scoperta dal punto di vista delle esclusive first party per supportare il lancio delle proprie console, questo è ormai chiaro: lo spostamento di un anno di Halo Infinite, su cui evidentemente la compagnia aveva costruito anche la campagna promozionale di Xbox Series X e Series S, ha lasciato un'enorme lacuna che non è stata riempita in altro modo. A parte i vari titoli cross-gen al lancio, di fatto l'unico titolo esclusivamente next gen è stato finora The Medium, ma affidare tutto il peso di una lineup next gen al titolo di Bloober Team non è chiaramente un piano studiato a tavolino in maniera strategica. In tutto questo è sicuramente rientrato anche il problema del Covid-19 che ha fatto saltare tutti i piani, ma è chiaro come Microsoft si sia mostrata impreparata sotto questo aspetto, considerando che la concorrenza si è fatta trovare decisamente più pronta con qualche titolo all'attivo.
Questa situazione è probabilmente il risultato della grossa riorganizzazione effettuata negli Xbox Games Studios negli ultimi anni, l'onda lunga di una manovra di ampio respiro che punta a cambiare le cose solo sulla distanza. Microsoft si ritrova ora con 23 team first party all'interno dei suoi studi di sviluppo ed è chiaro che i giochi arriveranno e saranno anche di grosso calibro, considerando l'entità di alcune delle nuove acquisizioni come il blocco Zenimax con Bethesda e id Software. Solo che i risultati di tutto questo si inizieranno a vedere probabilmente solo dal 2022, dunque per il momento questa forza produttiva può essere vista solo in prospettiva, come inevitabile conseguenza dei grossi investimenti a lungo termine che sono stati fatti in tempi ancora relativamente troppo recenti. Per il momento, al di là dei progetti ancora legati strettamente all'ambito Xbox One come Gears Tactics, Gears 5: Hivebusters e le versioni migliorate delle altre esclusive come Forza Horizon 4, Ori and the Will of the Wisps, Halo: The Master Chief Collection, Sea of Thieves, possiamo contare sui multipiattaforma, tra i quali si sono distinti Outriders, il recente Resident Evil Village, Assassin's Creed Valhalla, Call Of Duty: Black Ops Cold War, Yakuza: Like a Dragon, Hitman 3, It Takes Two, Tony Hawk's Pro Skater 1 + 2, Control: Ultimate Edition e anche Cyberpunk 2077, che se non altro resta giocabile in maniera decente su Xbox Series X oltre ad essere diventato, ironicamente, una sorta di "esclusiva" in digitale, vista la rimozione del titolo dallo Store concorrente.