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Colonia-Pandaria, andata e ritorno!

Sullo sfondo della GamesCom edizione 2012 abbiamo scambiato due chiacchiere con il team di sviluppo di Mists of Pandaria, quarta espansione di World of Warcraft

NOTIZIA di Pierpaolo Greco   —   23/08/2012
World of Warcraft
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Sullo sfondo della GamesCom edizione 2012 abbiamo scambiato due chiacchiere con il team di sviluppo di Mists of Pandaria, quarta espansione di World of Warcraft La data di uscita di World of Warcraft: Mists of Pandaria è sempre più vicina e ormai della nuova espansione per il popolare MMORPG di Blizzard si sa praticamente tutto, complice una beta non troppo riservata che va avanti ormai da mesi e l'ormai imminente data di uscita, prevista per il 25 settembre. In occasione della GamesCom però, abbiamo avuto la possibilità di scambiare due chiacchiere con Ion Hazzikostas e John Lagrave, rispettivamente Lead Encounter Designer e Lead Game Producer, per chiacchierare in modo più approfondito di alcuni aspetti dell'add-on rimasti ancora avvolti nel mistero o magari soltanto trascurati nel trambusto mediatico messo in piedi da Blizzard per aumentare il grado di attesa nei confronti dell'espansione. Ion ci ha offerto il suo punto di vista particolarmente approfondito su alcuni aspetti del gameplay introdotti con Pandaria, dalla struttura dei nuovi dungeon alle meccaniche riguardanti gli scenari, mentre John, dall'alto della sua esperienza, ci ha regalato alcuni aneddoti sullo sviluppo del promettente add-on.

Colonia-Pandaria, andata e ritorno!

È da subito evidente ascoltando le parole di Ion che Mists of Pandaria è stato sviluppato con il preciso obiettivo di lasciare libero il giocatore di affrontare la nuova espansione come preferisce. "Ci sono contenuti per i giocatori più casual e quelli che si avvicinano per la prima volta a World of Warcraft, ma non mancano novità estremamente hardcore come la modalità sfida per i dungeon per chi è affamato di nuovo equipaggiamento o le nuove quest giornaliere, ora molto più numerose per chi preferisci giocare in solitaria. E poi ci sono gli scenari che vanno incontro a chi adora passare del tempo in WoW con un gruppo ristretto di amici di livello molto alto. I contenuti cercano insomma di andare incontro allo stile di gioco di ognuno". Non potevamo ovviamente tirarci indietro dopo questo assist e abbiamo chiesto a Ion di essere più preciso in merito al livello di difficoltà dei nuovi raid, considerato quanti si sono lamentati per la troppa semplicità di quelli di Cataclysm. A quanto pare il team di sviluppo ha ascoltato i feedback e infatti "i raid saranno generalmente più difficili di quelli visti nel precedente add-on visto che il livello di difficoltà normale doveva tenere conto anche dei cosiddetti PUG, ovvero i gruppi non organizzati messi in piedi tramite i sistemi automatici di ricerca in game. Con Pandaria invece ci sarà un livello di difficoltà a parte per i pick up group e quindi quello normale è dedicato alle gilde con un minimo di organizzazione". Ed ecco quindi che il livello di difficoltà automaticamente si alza, aggiungiamo noi alle parole del Lead Encounter Designer.

Colonia-Pandaria, andata e ritorno!

A John invece abbiamo chiesto quali saranno i prossimi step da qui all'uscita dell'espansione e oltre. "Tutto partirà con la class patch che sarà rilasciata entro la fine del mese e permetterà di iniziare ad utilizzare il nuovo sistema dei talenti e ovviamente prendere confidenza con i nuovi bilanciamenti di classi, equip e professioni", ci ha detto Lagrave. Per poi aggiungere: "quindi terremo sotto controllo il feedback della 5.0 e faremo gli ultimi aggiustamenti in termini di fix e stabilità dei server per arrivare ben preparati al lancio mondiale del 25 settembre". Non mancheranno ovviamente le famose aperture notturne con tanto di eventi dedicati e si vocifera che qualcosa, per la prima volta, avverrà anche in Italia visto che l'uscita di Mists of Pandaria segnerà la disponibilità della versione localizzata in italiano di World of Warcraft. "L'obiettivo poi è di far proseguire l'arco narrativo iniziato con l'espansione, attraverso patch successive che racconteranno cosa avverrà dopo il combattimento con Garrosh Hellscream in Orgrimmar", continua John. "L'obiettivo del team di sviluppo è raggiungere una maggiore fluidità nel rilascio degli update. Non proprio su base mensile ma cercare di non andare oltre i tre-quattro mesi per volta". Pungolato sulla questione Lagrave ha poi aggiunto a nostra sorpresa di essere già al lavoro sulla prossima espansione: "ci sono cento persone al lavoro su World of Warcraft e devono tenersi occupate, no?", dice ridendo.

Colonia-Pandaria, andata e ritorno!

Prima di uscire dalla stanza delle interviste però non abbiamo potuto fare a meno di avere un veloce botta e risposta su altre due questioni. L'asta con soldi reali in World of Warcraft? A quanto pare non è nell'interesse di Blizzard visto che, a differenza di Diablo 3, WoW non è stato concepito fin dall'inizio con questo sistema e fare un cambio in corsa "costringerebbe a un redesign totale dell'equipaggiamento e delle modalità di acquisizione e loot. Siamo estremamente soddisfatti del nostro sistema bind on equip e bind on pickup, quindi non ci interessa cambiarlo", aggiunge ancora Lagrave. E per quanto riguarda i modelli di umani, nani ed elfi, vedremo mai il restyling in alta risoluzione? "Lo sappiamo bene quanto la community attende questa modifica ma bisognerà ancora aspettare. Non abbiamo ancora deciso se li introdurremo con una patch o con una nuova espansione, dipende tutto da quando li iniziamo a lavorare e soprattutto da quando sono pronti. Personalmente da producer di World of Warcraft, mi piacerebbe vederli nella prossima espansione e non in un aggiornamento gratuito". Conclude scherzando John e noi come possiamo dargli torto?