L'autore di Alice: Madness Returns, nonché dell'originale a cui il titolo in questione si riferisce, rivela alcuni dettagli sullo sviluppo del gioco e in particolare le interferenze subite dal team da parte del settore marketing di Electronic Arts.
In una sessione di intervista su Reddit, McGee sostiene che EA Marketing ha voluto mettere bocca durante tutto l'arco dello sviluppo, cercando di imporre la propria linea su quella degli sviluppatori, nonostante questa fosse anche in contrasto con le idee del creatore del gioco. Nella fattispecie, questo "è risultato in una serie di trailer che erano molto più oscuri e sanguinolenti rispetto a quanto fosse poi il gioco, e questa è stata una disconnessione calcolata da parte di EA".
Secondo quanto riportato dal game designer, "EA ha voluto ingannare i giocatori facendo credere che Alice: Madness Returns fosse sostanzialmente un gioco horror hardcore, anche se noi stessi ci eravamo rifiutati di sviluppare il gioco in quei toni". L'idea della divisione marketing di EA, sostanzialmente, era di creare un impianto marketing per un gioco horror, anche se il prodotto non rispecchiava tale definizione, cercando dunque di andare a colpire un determinato settore di videogiocatori ma escludendone tutta un'altra parte che invece avrebbe potuto trovare attraente il titolo, per come era stato veramente sviluppato da Spicy Horse.
Fonte: VG247