Si scopre, in un'intervista pubblicata da Gamespot, qualche retroscena su quel cambiamento alla trama di BioShock Infinite che aveva fatto pensare ad un voltafaccia di Ken Levine sul piano del conservatorismo.
Non è andata proprio così, non si è trattato di censura, ma la forte reazione di uno degli sviluppatori ha spinto il game designer a ripensare ad una certa scena, alla sensibilità di alcuni potenziali utenti e a rivedere dunque qualcosa. Si è trattato di entrare in un'altra prospettiva e aprirsi a sensibilità diverse, in particolare per quanto riguarda le religioni e questa singola scena in questione: "c'era una scena nel gioco, verso la fine", che evidentemente conteneva qualcosa di eccessivamente duro.
"Quanto uno dei nostri artisti è arrivato a quel punto nel gioco ha smesso di giocare, ha spento tutto, ha aperto il computer, avviato Microsoft Word e scritto una lettera di dimissioni, da quanto era rimasto offeso dalla scena in questione", ha spiegato Levine. Si trattava di quanto accade al personaggio di Comstock, che è appunto un religioso. Per Levine si è trattato di rivedere qualcosa nella sua visione delle cose, poiché non essendo lui propriamente religioso non capiva esattamente il perché di tale reazione: "è sempre difficile quando ci si trova a scrivere qualcosa che non si è mai provato, e mi è sembrato anche disonesto provare a farlo". Pertanto, una revisione del contenuto si è rivelata la scelta migliore per l'autore.
Fonte: Gamespot