La vicenda Kingdoms of Amalur ha messo alle strette Curt Schilling, il quale si è trovato costretto a vendere i propri beni personali. L'ex giocatore dei Red Sox aveva deciso di sbarcare in grande stile nel mondo dei videogiochi, forte del sodalizio, personale e lavorativo, con lo scrittore R.A. Salvatore e con il disegnatore Todd McFarlane.
Purtroppo, a causa di errori logistici e vendite buone ma non eccezionali, Kingdoms of Amalur: Reckoning si è trasformato in un disastro che ha affondato la compagnia di Schilling, 38 Studios, danneggiato i suoi dipendenti e, infine, costretto l'ex campione a vendere divani, golf cart e attrezzi sportivi personali.
Schilling ha ancora una proprietà da 8.000 metri quadri e un lavoro come analista di ESPN ma ha affermato di aver perso tutti i soldi guadagnati con il baseball investendo circa 50 milioni di dollari in 38 Studios, Reckoning e nell'MMO, cancellato a metà dello sviluppo, Project Copernicus.
Le proprietà intellettuali della software house saranno messe all'asta a novembre e molti sperano che qualcuno si faccia sotto per realizzare un sequel di Kingdoms of Amalur: Reckoning. Quando 38 Studios ha dichiarato bancarotta EA, publisher di Reckoning, ha affermato di essere interessata.
Fonte: Yahoo! Sports