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Microsoft sta pensando all'utilizzo di HoloLens con Xbox One

Una soluzione diversa dalla realtà virtuale

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   23/01/2015

Non poteva mancare il collegamento tra il nuovo visore a realtà aumentata di Microsoft, HoloLens, e Xbox One, vista anche la presenza di Phil Spencer in occasione della presentazione.

Come riporta Polygon, il capo di Xbox si è dimostrato in verità piuttosto cauto, ma ha dato quasi per certo il futuro collegamento tra HoloLens e Xbox One, in qualche forma. "Pensiamo che sia importante prima di tutto che abbia successo come dispositivo stand-alone", ha riferito Spencer su HoloLens, "le esperienze che vedete oggi sono tutte stand-alone. Funzionano sul dispositivo stesso, cosa che rappresenta già un bel risultato. Non c'è bisogno di affidarsi ad altro, perché queste sono già esperienze ad alta fedeltà che funzionano direttamente all'interno del dispositivo e questo è il primo obiettivo che ci siamo posti".

Anche nell'ambito stand-alone, tuttavia, Spencer comprende l'utilizzo del visore per scopi videoludici: "per quanto mi riguarda, non c'è alcun dispositivo elettronico di consumo sul pianeta che non abbia il gioco come tipologia di applicazione, primaria o meno", ha affermato con sicurezza il capo di Xbox, "penso che anche HoloLens rientrino in questo, penso che il gioco sarà un aspetto importante". Tuttavia, emerge la possibilità di connessioni con Xbox One: "stiamo pensando a scenari specifici di utilizzo con Xbox, con gli utenti che potrebbero usarlo in streaming, come display per Xbox ma non abbiamo ancora risposte precise su questo fronte".

HoloLens è sviluppato per competere con la realtà virtuale ma è anche qualcosa di diverso, come ha spiegato Spencer: "adoro la realtà virtuale e i dispositivi che ci sono come Morpheus, Oculus, penso stiano facendo un ottimo lavoro e l'ho già detto diverse volte", ha riferito, "ho applaudito a Sony e Oculus per quello che hanno creato, ma credo che questo sia qualcosa di diverso". Il mix tra realtà e proiezione olografica è la caratteristica profondamente distintiva tra le due tecnologie: "quando vedrete i due scenari che si mischiano, creando esperienze da gioco direttamente nella stanza, penso che capirete in cosa questo differisca rispetto alla realtà virtuale", ha spiegato Spencer.

Fonte: Polygon