Sembra quasi sollevata Square Enix, adesso che i parametri dell'esclusiva temporale di Rise of the Tomb Raider sono stati chiariti, almeno a sentire le parole di Phil Rogers ai microfoni di Game Informer. Evidentemente c'erano dettagli che non potevano essere divulgati, ma finalmente il velo si è alzato e possiamo farci un'idea precisa: Microsoft ha appoggiato attraverso rapporti molto stretti l'intera visione del reboot del franchise, talmente radicale da aver provocato anche dissidi all'interno della stessa Square Enix. In effetti si fa fatica a riconoscere la vecchia Lara Croft in questa avventuriera sicuramente più umana e fragile, ma Rogers è soddisfatto della direzione intrapresa.
Il supporto di Microsoft per Rise of the Tomb Raider e la nascita di un rapporto di esclusività è stato un atto del tutto naturale, specifica Rogers, anche se non è stata una decisione presa a cuor leggero: "I nostri amici in Microsoft hanno sempre visto un enorme potenziale in Tomb Raider, hanno creduto nella nostra visione fin dall'inizio, quando lo abbiamo presentato all'E3 2011. Sapevamo che il loro supporto sarebbe stato ben maggiore rispetto al passato, crediamo che questo sia il passo giusto per rendere Tomb Raider uno dei migliori brand nel mondo del gaming, con l'aiuto di Microsoft".