Da questa notte vanno moltiplicandosi le voci sul pessimo stato di salute di Crytek, lo studio tra gli altri di Far Cry, di Crysis e del CryEngine, che a quanto pare si trova per l'ennesima volta in uno stato di profondo dissesto finanziario. Stando alle parole di alcuni dipendenti, la società non pagherebbe gli stipendi da mesi. In Italia sembra una cosa normale ma all'estero è un fatto grave.
Un impiegato degli uffici di Francoforte, la sede centrale di Crytek, ha contattato il sito KitGuru per spiegargli la situazione, che appare più drammatica di ora in ora. La fonte, che è voluta rimanere anonima, ha dichiarato che i problemi hanno iniziato a manifestarsi da giugno, quando i dipendenti hanno scoperto che non sarebbero stati pagati puntualmente.
I dirigenti di Crytek promisero allora che la situazione sarebbe stata risolta entro agosto e che per almeno altri diciotto mesi non ci sarebbero stati problemi. I pagamenti sarebbero stati effettuati con due settimane di ritardo a luglio e agosto, quindi a settembre il ritardo sarebbe diventato di cinque settimane. Da allora gli stipendi non sono stati più pagati. L'impiegato di Crytek ha dichiarato che gli impiegati non avevano avuto nessun indizio sul sopraggiungere dei problemi finanziari.
Ovviamente il morale all'interno della società è bassissimo e Crytek sta perdendo talenti ogni giorno, con molti che se ne sono già andati via e altri che sono alla ricerca di nuovo impiego. Chi è rimasto ha firmato una lettera per la dirigenza minacciando di smettere di lavorare nel caso gli stipendi di ottobre, novembre e dicembre non vengano pagati entro la fine della prossima settimana. Lo studio di Budapest, invece, avrebbe già interrotto i lavori.
Da dove sono arrivati i problemi? Be', pare dall'espansione troppo rapida della società, che conta più di settecento dipendenti divisi tra sei studi e nessuna fonte di ricavi. I soldi ottenuti dalla licenza del CryEngine data ad Amazon sono stati tutti spesi e i nuovi progetti sono risultati fallimentari. Invece di rafforzare IP come Crysis, Timesplitters o Ryse, Crytek ha investito in giochi VR e altri free-to-play, che non hanno prodotto risultati.
Due progetti annunciati negli scorsi anni, The Hunt e Arena of Fate, potrebbero essere stati cancellati. La fonte parla di progetti fallimentari che non saranno lanciati a breve. Per recuperare parte dei soldi, Crytek potrebbe vendere gli studi di Shangai e di Sofia.
Stando sempre alla fonte, Cevat Yerli, il cofondatore di Crytek, non si è fatto vedere in ufficio per mesi, impegnato in altri progetti e completamente disinteressato al futuro della società. Gli altri proprietari, i fratelli di Yerli, si sono presentati, ma non hanno seguito i consigli che gli sono stati dati dagli altri dirigenti.
Crytek per ora non ha commentato la storia.