Invece del solito aggiornamento video del fine settimana su Star Citizen, nei giorni scorsi si è diffusa una voce di corridoio su presunti problemi economici del publisher Cloud Imperium, che ha negato la questione spiegando quanto fatto di recente.
In pratica, i sospetti erano emersi a causa di una sorta di prestito richiesto dalla compagnia presso una banca britannica chiamata Coutts, ma il tutto sembra rientrare in una sorta di manovra strategica. Cloud Imperium ha praticamente richiesto alla banca di ottenere in anticipo un rimborso sulle tasse che gli sarebbe dovuto più avanti nel corso dell'anno. Il motivo di tutto questo è evitare eventuali cali di valore della sterlina, visto che la Brexit incombe e gli scenari sulla moneta sono ancora tutti da definire, visto che il publisher ha sede nel Regno Unito.
L'idea di Cloud Imperium e giocare d'anticipo, in modo da pagare meno, quando sarà il momento di restituire i soldi del tax rebate, nel caso in cui la sterlina venga svalutata, anche per il fatto che il capitale messo da parte dalla compagnia, che ammonta attualmente a oltre 150 milioni di dollari, è in gran parte in dollari ed euro.