Due anni e mezzo fa, Peter Molyneux è stato travolto dalle polemiche riguardanti il suo Project Godus, progetto completamente naufragato dopo una campagna di successo su Kickstarter. All'epoca qualcuno arrivò addirittura a minacciarlo di morte, portando il veterano dell'industria a schivare la stampa per qualche tempo.
Chi meglio di lui poteva comprendere lo stato d'animo di Sean Murray, il capo di Hello Games, dopo le polemiche scatenate dal lancio di No Man's Sky? Per questo motivo gli ha fatto visita, portandogli il suo conforto, come ha raccontato ai microfoni di PC Gamer.
Molyneux si è impersonato completamente nello stato d'animo di Murray, che si è trovato a dover combattere con la rabbia dei fan frustrati dalle promesse non mantenute, o dal semplice fatto che il gioco non era quello che avevano immaginato. Fan che negli ultimi tempi sono capaci di farsi sentire con grande forza e violenza.
"Ti dico con la mano sul cuore che noi - io, Sean e molti altri - facciamo giochi perché amiamo fare giochi. Facciamo giochi perché vogliamo che le persone amino fare i giochi che facciamo. Posso assicurarti che io, Sean e un sacco di altre persone che conosco non stiamo nell'industria per rubare i soldi della gente, per essere i cattivi; ci stiamo per provare a fare cose che divertano e di cui andare fieri."
Molyneux ha poi dichiarato che l'auto-esilio dalla stampa causato da Godus gli ha consentito di concentrarsi sulla programmazione, riscoprendola, cosa che lo ha aiutato ad andare avanti nonostante il forte dispiacere, che ha avuto un grande impatto sulla sua persona. Per l'intervista completa, vi rimandiamo alle pagine di PC Gamer.