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Polemiche a non finire per le microtransazioni di La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra. L’accusa: gioco alterato per includerle

La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra pone nuovamente il problema sulla liceità delle microtransazioni

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   07/10/2017
La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra
La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra
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Le microtransazioni sono sicuramente l'argomento caldo del momento, visto che si stanno diffondendo a macchia d'olio anche nei tripla A venduti a prezzo pieno. Chi le difende si appella al fatto che spesso sono facoltative, ossia danno solo un accesso più veloce a contenuti che si possono sbloccare anche giocando. Magari è vero, ma se il design di un videogioco risultasse modificato artificialmente per allungare i tempi di accumulo delle risorse in modo tale da invogliare a spendere soldi veri per fare prima? Questa ad esempio è l'accusa che sta piovendo sulle microtransazioni di La Terra di Mezzo: L'Ombra delle Guerra.

Il motivo? Secondo i più critici per vedere il finale reale bisogna passare decine di ore a fare grinding nell'ultimo capitolo (si parla di 40-50 ore di azioni ultra ripetitive) o usare la carta di credito e fare più velocemente. Alcuni dicono che senza quella parte il gioco si conclude in circa quindici ore. L'accusa è chiara: la sezione finale del gioco è stata volutamente dilatata all'inverosimile e resa noiosa così da spingere gli utenti a spendere altri soldi. Insomma, le microtransazioni saranno pure facoltative, ma il loro impatto sul design del gioco sarebbe chiaro, pesante e non è certo migliorativo.

Prima di lasciarvi vi ricordiamo che La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra è in uscita su PC, Xbox One e PlayStation 4.