A cinque anni dal primo annuncio, Cyberpunk 2077 rimane tuttora un oggetto misterioso. Vaghe dichiarazioni da parte di CD Projekt RED non sono mancate, ma più che altro è stato lasciato libero spazio a teorie e speculazioni. Da quanto si è capito, l'attesa sarà ancora piuttosto lunga: la casa polacca non ha infatti fatto mistero di volersi prendere tutto il tempo necessario per plasmare un'esperienza di gioco ancora più ambiziosa di The Witcher 3.
La data d'uscita rimane un'incognita. Proprio in questi ultimi giorni il CEO Adam Kicinski ha dichiarato che per certo non ci saranno comunicazioni entro la fine di quest'anno, ma difficilmente si smuoverà qualcosa anche nel corso del 2018. Insomma, data la situazione, sembra quasi scontato presumere che Cyberpunk 2077 sia destinato ad arrivare per lo meno nella seconda metà del 2019.
In seguito alle infinite polemiche sulle casse premio - che in questi giorni hanno avuto per protagonista il bersagliato Star Wars: Battlefront II - alcuni commenti degli sviluppatori hanno dato adito a ipotesi azzardate, ovvero che Cyberpunk 2077 sarebbe a sua volta destinato a sfruttare il tanto vituperato modello delle microtransazioni per massimizzare i profitti e accrescere la longevità del prodotto. Un'eventualità alla quale peraltro era difficile dare credito, considerando la trasparenza che ha sempre contraddistinto lo studio polacco nei precedenti progetti. Su questo secondo punto lo stesso Kicinski è stato categorico, affermando che non esiste nessuna trappola ordita ai danni dei giocatori: "otterrete quello per cui pagherete, niente s*******e, solo un videogiocare onesto come quello di The Witcher 3: Wild Hunt". La chiusura dell'intervento è evidentemente una stoccata ad Electronic Arts: "noi lasciamo l'avidità agli altri".
Contestualmente è stato confermato anche il completamento dei lavori sul motore grafico. Come sappiamo Cyberpunk 2077 sfrutterà il RedEngine 4.0, una versione notevolmente personalizzata dell'engine adottato ai tempi di The Witcher 3. Ripercorriamo le dichiarazioni di Kicinski: "L'engine è operativo. Ovviamente continuerà ad essere sviluppato. Per ciascuno dei nostri giochi abbiamo dovuto imbastire la tecnologia molto bene e anche questa volta è andata così. Deve essere adatto alle esigenze che abbiamo su ciascun titolo e sul mondo che creiamo, oltre ad assecondare la capacità dei dispositivi disponibili sul mercato. Di conseguenza l'engine richiede di essere costantemente aggiornato, solitamente le sue modifiche si protraggono fino ad una fase avanzata dello sviluppo. Dovete attendere con pazienza l'annuncio ufficiale. Non annunceremo la data quest'anno, se lo faremo il prossimo? Non posso dirlo per certo. Commentare il mercato delle speculazioni sarebbe sfavorevole per noi".
Ma cos'altro sappiamo di Cyberpunk 2077 per ora? Obiettivamente molto poco. Innanzitutto che sarà ambientato a Night City, una città immaginaria collocata tra San Francisco e Los Angeles. Ovviamente la metropoli è tratta da Cyberpunk 2020, il gioco di ruolo carta e penna ideato da Mike Pondsmith, che da anni collabora con CD Projekt in qualità di consulente. Per quanto riguarda la storia, i dettagli sono ancora praticamente pari a zero: l'unica informazione resa nota fino a questo momento è che i giocatori verranno coinvolti in una pericolosa cospirazione. La mappa vanterà un'estensione maggiore anche rispetto al già ambizioso The Witcher 3, mentre lo scenario promette di essere ancora più vivo e pulsante e di sfruttare funzionalità multiplayer dinamiche.
Per quanto riguarda la componente ludica, Cyberpunk 2077 dovrebbe garantire un'ampiezza di soluzioni interattive senza precedenti per i lavori del team polacco, con una moltitudine di quest, personaggi con cui interagire, abilità e potenziamenti e un dispositivo denominato Braindance mediante il quale comunicare con gli abitanti che vivono nella metropoli. In passato si è accennato anche all'implementazione di un social hub che dovrebbe permettere agli utenti di interagire tra loro; l'accesso a queste funzionalità dovrebbe avvenire all'interno dei bar di Night City, dove peraltro ci saranno anche una serie di mini giochi. Voci di corridoio hanno suggerito la presenza di elementi distruttibili all'interno dello scenario, mentre a luglio Mike Pondsmith in persona aveva svelato che saranno sfruttate alcune delle classi tipiche della versione originale da tavolo, dove si aveva accesso a categorie particolari come il giornalista, la rockstar, l'executive e altri ancora. Questo è quanto, in attesa di vedere finalmente qualcosa di concreto con l'anno che verrà.