Secondo quanto ha rivelato il sito Quartz, gli utenti in possesso di un dispositivo Android vengono tracciati da Google anche quando il servizio di geolocalizzazione è spento. È pertanto sufficiente connettersi alla rete perché le informazioni vengano inviate.
Contattata tramite e-mail, Google ha confermato questa pratica e ha spiegato che le informazioni degli ultimi undici mesi sono stati sfruttate per la gestione di notifiche e messaggi. Viene peraltro fatto notare che questi dati non sono mai stati registrati, che la privacy dei consumatori è al sicuro e che entro la fine di questo mese verrà disabilitata la memorizzazione delle celle.
"È davvero un mistero perché non si tratti di una funzionalità opzionale", ha commentato Matthew Hickey, ricercatore presso Hacker House, un'azienda londinese specializzata nella sicurezza. "Sembra abbastanza invadente, da parte di Google, raccogliere questo tipo di informazioni che sono rilevanti solo per le reti dei gestori quando non ci sono schede SIM o servizi abilitati".
Come viene rimarcato da Quartz, nulla impedisce a Google di sfruttare i suddetti dati a scopi pubblicitari, ricavandone così del valore commerciale.