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I titoli free-to-play per PC hanno raddoppiato gli incassi negli ultimi cinque anni

Microtransazioni e casse premio tengono legittimamente a galla un settore in grande crescita, quello dei titoli free-to-play

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   24/11/2017
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Se si finisce inevitabilmente a fare polemica quando microtransazioni e casse premio vengono inserite all'interno di una produzione premium, venduta cioè a prezzo pieno, lo stesso discorso per forza di cose non vale nel caso dei titoli free-to-play, che proprio su tali elementi basano la propria economia. Ebbene, negli ultimi cinque anni gli incassi dei F2P per PC sono letteralmente raddoppiati, passando dagli 11 miliardi di dollari del 2012 a ben 22 miliardi, secondo una ricerca pubblicata da SuperData.

"I ricavi derivanti dalle microtransazioni stanno superando il modello di acquisto tradizionale, nell'ottica di un trend che sembra non accusare rallentamenti", recita il report. "I publisher di giochi per PC e console, consapevoli che ogni segmento dispone di un pubblico ben definito, stanno cercando altri modi per monetizzare sui loro attuali utenti, ma anche strategie per attirare nuovi clienti abbassando la cifra di ingresso, ovverosia il prezzo di vendita."

"Electronic Arts non è stata di certo la prima azienda a essere accusata di utilizzare tecniche illecite per monetizzare. Rimane da vedere che tipo di effetto avrà la rinuncia alle microtransazioni in Battlefront II, ma al momento la community non sembra convinta. Nonostante ciò, i dati dicono che i videogiocatori continuano a spendere per i contenuti scaricabili, in un mercato che presenta grandi opportunità per chi produce."