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Le polemiche su Star Wars: Battlefront II non cambiano i piani di Electronic Arts: le microtransazioni cosmetiche escluse perché rischiano di uscire dai canoni della serie

Star Wars: Battlefront II continua a far discutere

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   28/11/2017
Star Wars: Battlefront II
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Durante una presentazione per gli azionisti, tenuta in occasione della 21st Annual Technology conference della Credit Suisse, il Chief Financial Officer di Electronic Arts Blake Jorgensen ha parlato delle polemiche relative alle casse premio di Star Wars: Battlefront II.

Stano a lui, Electronic Arts sta prestando ascolto ai suoi clienti e ha compreso di aver commesso degli errori, ma attualmente si trova in una fase di apprendimento ed è quando non commetterà errori e non ascolterà i suoi clienti che bisognerà avere paura.

Jorgensen ha aggiunto che le microtransazioni sono state rimosse dal gioco per l'accusa di essere pay-to-win, spiegando che ci sono due tipi di giocatore: uno con più tempo che soldi e un altro con più soldi che tempo. L'obiettivo è trovare gli equilibri giusti per soddisfare entrambi.

Jorgensen ha anche escluso la possibilità che siano inserite delle microtransazioni solo cosmetiche, perché altrimenti si rischierebbe di violare i canoni della serie dettati da Lucasarts, che è molto rigorosa da questo punto di vista. Ad esempio Darth Vader in bianco non avrebbe senso, così come non lo avrebbe in rosa. Detto questo qualche possibilità d'intervento ci potrebbe essere, ad esempio sul colore delle spade laser. Comunque per ora non c'è nulla di finalizzato ed Electronic Arts non sa nemmeno quando le microtransazioni torneranno online (perché torneranno, potete starne certi).

Il CFO ha anche spiegato i motivi dietro l'abbandono dei DLC a pagamento: erano acquistati soltanto dal 25% dell'utenza o meno e finivano per dividere la comunità. Per questo si è deciso per un modello basato su contenuti gratuiti per tutti, ma finanziato tramite microtransazioni. Questo sarà il modello che Electronic Arts seguirà da qui in poi. Insomma, aspettatevi che venga applicato a tutti i futuri lanci, Anthem compreso.