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Inizialmente Square Enix pensava di rendere Dragon Quest XI: Echoes of an Elusive Age un gioco open world

Qualche retroscena sullo sviluppo di Dragon Quest XI: Echoes of an Elusive Age

NOTIZIA di Davide Spotti   —   23/01/2018
Dragon Quest XI: Echi di un'Era Perduta
Dragon Quest XI: Echi di un'Era Perduta
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Già disponibile in Giappone per 3DS e PlayStation 4 e ancora senza una data precisa per Switch, Dragon Quest XI: Echoes of an Elusive Age non è stato ancora confermato ufficialmente per i mercati occidentali. In attesa di aggiornamenti, vi riportiamo una curiosità legata allo sviluppo del gioco, svelata dal designer Yuji Horii durante una recente intervista.

Lo sviluppatore nipponico ha infatti raccontato che agli albori del progetto Square Enix aveva preso in considerazione l'eventualità di rendere Dragon Quest XI un titolo open world. "Sulle prime abbiamo pensato di imbarcarci nella sfida di un titolo open world, per la prima volta nella storia della serie", spiega Horii. "Abbiamo deciso che, poiché le storie che creiamo sono lineari fino a un certo punto, avremmo potuto deviare in qualche misura dando un assaggio di gameplay open world."

Ciò nondimeno alla fine ha prevalso la consapevolezza che, per certi versi, risulta più difficile raccontare una storia in un contesto in cui il giocatore può muoversi in totale libertà: "sebbene questo tipo di giochi offra un sacco di libertà, sono una lama a doppio taglio. Per alcuni giocatori potrebbe risultare difficile capire cosa bisogna fare. E credo anche sia difficile creare un flusso per una grande storia in un mondo che vuole farvi andare ovunque fin dall'inizio".

Inizialmente Square Enix pensava di rendere Dragon Quest XI: Echoes of an Elusive Age un gioco open world