La notizia del debutto in prima posizione per Sea of Thieves nel Regno Unito ha stupito più di un addetto ai lavori. Non per il valore del titolo Rare, che da buona esclusiva Microsoft (merce relativamente rara da diversi mesi, diciamolo) aveva senz'altro orde di utenti ad aspettarla con grande impazienza, quanto piuttosto per la sua disponibilità dal day one su Xbox Game Pass, che si pensava avrebbe influenzato in modo sostanziale le vendite retail.
Come annunciato un paio di mesi fa, infatti, i titoli first party di Microsoft faranno parte del catalogo di Xbox Game Pass fin dall'esordio. Una decisione netta per la casa di Redmond, a suo modo rivoluzionaria, che non ha mancato di scatenare delle polemiche e che immaginavamo appunto avrebbe avuto ripercussioni importanti proprio nelle vendite delle copie fisiche, con Sea of Thieves a fare da "vittima sacrificale" per l'occasione.
Ebbene, per il momento sembra che le previsioni non si siano realizzate e che il simulatore di pirati targato Rare, quantomeno nel Regno Unito, sia stato protagonista di un ottimo debutto, superando i risultati ottenuti da A Way Out e Ni no Kuni II: Il Destino di Un Regno. Una situazione curiosa, se consideriamo che proprio Sea of Thieves viene da più parti accusato di offrire un'esperienza simpatica e divertente, ma fatalmente povera di contenuti: caratteristiche che mal si sposano con una vendita in negozio a prezzo pieno, ma su cui gli abbonati a Xbox Game Pass, a fronte di soli 9,99 euro al mese, avrebbero tranquillamente chiuso un occhio.
Bisognerà attendere ulteriori dati per capire esattamente cosa sia accaduto, ma se anche negli altri mercati il gioco dovesse confermare l'ottimo lancio, allora verrebbe decisamente meno l'argomentazione apocalittica del Game Pass come morte del supporto fisico, portando l'abbonamento Microsoft a porsi come una semplice alternativa digitale rispetto all'uso tradizionale del medium. Difficile a questo punto, però, capire se si tratti di una buona o di una cattiva notizia. Voi che ne pensate?