Si allarga costantemente il catalogo dei titoli retro-compatibili su Xbox One e aumentano anche i casi di retro-compatibilità migliorata su Xbox One X, che abbiamo visto fare miracoli su titoli datati.
Come riportato da WccfTech, la rivista Edge ha recentemente dedicato un po' di spazio al team responsabile di questa tecnologia su Xbox, intervistando al riguardo l'engineer Microsoft Eric Heutchy e l'Xbox Platform Lead Bill Stillman. Entrambi hanno spiegato come tutto si basi su un lavoro alquanto difficile, incentrato su un continuo affinamento dell'emulatore apposito sviluppato in modo da avere le migliori performance sui giochi. Si tratta di misurare costantemente gli interventi e trovare il modo di equilibrare la potenza della console attuale con le prestazioni nel gioco. La cosa si è complicata ulteriormente con l'arrivo di Xbox One X e la decisione di effettuare i miglioramenti ulteriori applicati ai vecchi giochi sulla nuova console.
I primi esperimenti effettuati su Halo 3 l'avevano fatto sembrare "un gioco completamente nuovo", ha affermato al riguardo Heutchy. Non ci sono tuttavia solo questioni tecnologiche da prendere in considerazione: diversi problemi sono anche legali e collegati agli accordi di licenza. Un esempio è dato dalle colonne sonore presenti nei giochi da inserire in retro-compatibilità: in precedenza i diritti di riproduzione delle canzoni nelle colonne sonore venivano semplicemente gestiti dai publisher con licenze "user", più economiche e semplici. Con l'avvento delle possibilità di trasmissione e registrazione delle nuove console, quel tipo di licenza non basta più per l'utilizzo delle colonne sonore, dunque c'è bisogno di agire anche su questi elementi quando si vuole inserire un gioco in retro-compatibilità.
Si tratta insomma di un gran lavoro da fare ma che risulta comunque necessario, anche perché il team specializzato in Xbox non adotta "mezze misure", come spiegato da Bill Stillman.