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Nintendo ha capito come ci si approccia al mondo dei servizi online? Oppure lancerà un abbonamento per Switch solo perché ormai non può non farlo?

L'azienda giapponese sembra sempre timorosa di abbracciare le nuove tecnologie

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   08/05/2018

Stamattina Nintendo ha annunciato finalmente quali saranno i servizi online in abbonamento per Nintendo Switch, disponibili da settembre 2018: "l'abbonamento mensile costerà 3,99 euro, quello da tre mesi 7,99 euro e infine l'annuale costerà 19,99 euro." Dal punto di vista del prezzo si tratta dell'offerta più accessibile sul mercato.

Gli abbonati potranno accedere al multiplayer online, ad alcuni titoli NES gratuiti (inizialmente Ice Climber, Football, Super Mario Bros., Super Mario Bros. 3, The Legend of Zelda, Tennis, Dr. Mario, Donkey Kong, Balloon Fight, Mario Bros.), all'app per smartphone "Nintendo Switch Online", a degli sconti speciali sull'eShop e agli attesi salvataggi su cloud. In futuro saranno aggiunti altri dieci titoli, sempre per NES a quanto pare.

Quasi in contemporanea con l'annuncio è arrivata però una doccia fredda: probabilmente Switch non avrà una Virtual Console. I motivi non sono stati esplicitati, ma di nostro riteniamo che il successo dell'eShop abbia spinto Nintendo a rallentare su quella che di fatto diventerebbe una forma di concorrenza interna, con il nuovo pubblico che si troverebbe due negozi digitali in cui navigare. Visto che i numeri fatti dalle virtual console di Wii e Wii U non hanno mai fatto gridare al miracolo, Nintendo potrebbe aver accantonato l'idea. Magari alcuni classici potrebbero comunque essere messi in vendita sull'eShop, come del resto già fatto da alcuni publisher (basti pensare ai titoli del Neo Geo), ma non avranno uno spazio dedicato.

Dal nostro punto di vista l'assenza della virtual console non sarà un grosso problema. In realtà di problemi non ce ne sono nemmeno con l'abbonamento, perché nessuno obbliga Nintendo ad adeguare Switch alle altre console, soprattutto di fronte alla volontà di mantenere il prezzo molto basso. Però è indubbio che la casa di Mario stia mostrando per l'ennesima volta la sua forte ritrosia ad abbracciare in pieno le possibilità messe a disposizione da internet, che non riguardano solo la quantità dell'offerta, ma anche la possibilità di lavorare con la comunità.

Dall'annuncio dei servizi online di Switch ci si aspettava qualcosa di più, non in termini quantitativi, ma qualitativi, soprattutto ora che il successo della console è conclamato. Invece Nintendo ha scelto di comunicare la novità in modo timido, quasi compassato, senza darle molto peso: "Va bene, arriva il nostro abbonamento, contenti? Non ci crediamo molto, ma ormai ce lo chiedono tutti, quindi qualcosa dovevamo pur fare."

Sicuramente in futuro se ne riparlerà, ma da quello che si è percepito Nintendo considera l'abbonamento un'aggiunta all'offerta della console, non certo un suo elemento fondamentale. Ci sarà perché non può più non esserci, ma è tutto qui. Se ci pensate bene siamo completamente agli antipodi rispetto alla filosofia di Sony e, soprattutto, di Microsoft, con quest'ultima che ormai mette i servizi sullo stesso piano dell'hardware.