Il governo cinese ha ordinato alle cliniche di non effettuare più sedute di elettroshock come terapia per la dipendenza da Internet negli adolescenti. Lo riporta il China Daily, spiegando che la motivazione dell'ordinanza risiede nel fatto che non ci siano prove che tale pratica sia sicura. La notizia dei trattamenti a cui sono state sottoposte più di tremila persone arriva dagli ex-pazienti stessi, che hanno raccontato su Internet la propria esperienza una volta tornati a casa. Si trattava di terapie di quattro mesi di ricovero ed i parenti o i tutori legali dovevano firmare una documentazione che permetteva l'utilizzo dell'elettroshock all'interno del comparto terapeutico fino a 200 milliampere. Per un costo di circa 878$ al mese.
Gli elettroshock venivano impartiti se il paziente violava una qualsiasi delle 86 regole della clinica situata nella provincia dello Shandong. Fra le regole c'era la proibizione di mangiare cioccolata, di chiudere a chiave la porta del bagno, di prendere pillole prima del pasto e così via. Non sono note le conseguenze di tali trattamenti.
La dipendenza da Internet e dai videogiochi online è un grosso problema, in Cina, dove si parla di circa 300 milioni di fruitori dell'online. Sui sistemi adottati da questa clinica per curare tali dipendenze ci asteniamo dall'elevare commenti, ritenendo in ogni caso già abbastanza esplicita l'ordinanza governativa emessa dalla cina stessa.
La Cina ferma le terapie da elettroshock per le dipendenze da Internet
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