Tim Schafer si pente, parzialmente, di quanto detto ieri a proposito di Bobby Kotick, capo di Activision.
A dire il vero non pare proprio un ritorno sui propri passi, quanto piuttosto un'ammissione di colpa per aver detto le proprie idee senza un adeguato "filtro". Dopo gli apprezzamenti non proprio positivi di Schafer, abbiamo assistito ad un'alzata di scudi da parte di Activision per il suo capo. "E' stato un incidente", dice oggi il game designer, "stavo quasi per cambiare il titolo del mio discorso in come dare interviste e ricordare di controllare se il microfono è spento".
"Devo tenere la bocca chiusa", ha detto ancora Schafer, "è impressionante come sia facile bruciare ponti di collegamento in questa industria, si fonda una propria compagnia e si pensa che non si debba più lavorare per quel dannato boss, senza fare nomi". Ma ecco che torna dalla finestra il tipico sarcasmo schaferiano: "poi però ti ritrovi come nell'Impero Colpisce Ancora - entri in una stanza e caspita, c'è Darth Vader seduto al tavolo", è un'industria piccola a quanto pare, sostiene Schafer, si resta sempre in contatto con le stesse persone, nessuno va via veramente.