182

Activision Blizzard: l'ex-capo di PlayStation suona l'allarme dopo l'acquisizione

Activision Blizzard è stata acquisita da Microsoft e l'ex-capo di PlayStation ha fatto notare quello che dal suo punto di vista vi è di rischioso in questa operazione.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   25/10/2023
Activision Blizzard: l'ex-capo di PlayStation suona l'allarme dopo l'acquisizione

L'ex amministratore delegato di Sony Computer Entertainment America, Shawn Layden, è stato intervistato la scorsa settimana dal podcast Lan Parties e ha parlato di alcuni dei principali problemi che vede nell'industria videoludica di oggi, tra cui il consolidamento, che è stato uno dei principali punti di discussione durante la battaglia di Microsoft per l'acquisizione di Activision-Blizzard-King.

"La mia preoccupazione riguardo al consolidamento è che spesso influisce sulla creatività", ha spiegato Layden. "Per esempio, si prendono alcuni piccoli studi indipendenti e selvaggi e li si porta all'interno di un conglomerato più grande e, in sostanza, il tempo rallenta quanto più si è grandi, il tempo rallenta".

Effetti positivi e negativi secondo Shawn Layden

Activision Blizzard è un acquisto per potenziare le divisioni PC, console ma anche mobile di Microsoft
Activision Blizzard è un acquisto per potenziare le divisioni PC, console ma anche mobile di Microsoft

Sebbene Layden sostenga che questa pratica possa essere positiva nei casi in cui uno studio più piccolo avrebbe altrimenti chiuso, è ancora preoccupato per l'impatto del consolidamento sull'industria nel suo complesso. "Sono preoccupato per l'impatto che avrà sulla creatività all'interno degli studios: riusciranno a mantenere viva questa sorta di creatività indipendente o verranno semplicemente assorbiti dall'insieme più grande?", ha spiegato. "Il tempo ce lo dirà, ma è un po' preoccupante. Quando si passa da centinaia di voci a decine di voci, si perdono alcune voci".

Layden è anche preoccupato per la mancanza di varietà nei giochi di oggi, con molti grandi studi AAA che tendono agli stessi generi e formati. "Se continuiamo a concentrarci su quattro o cinque generi, non riusciremo a trovare nuovi giocatori perché queste persone hanno già detto che i vostri generi non gli interessano", ha detto Layden. "Non illudetevi che chi ha detto 'no' a Call of Duty negli ultimi 15 anni inizi improvvisamente a dire 'sì' a Call of Duty".

Certamente Call of Duty è uno dei grandi nomi di Activision e la compagnia impegna molte risorse su di esso, tutti i team di sviluppo di Activision Blizzard sono al lavoro sulla serie in un modo o nell'altro.