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Activision Blizzard, nuove testimonianze sulle discriminazioni

Alcuni ex dipendenti di Activision Blizzard hanno fornito ulteriori testimonianze sulle discriminazioni operate all'interno dell'azienda.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   30/07/2021

Il caso Activision Blizzard non si è sgonfiato, anzi continuano a spuntare testimonianze relative alle discriminazioni operate all'interno dell'azienda e denunciate nei giorni scorsi da un gran numero di impiegati.

Il CEO Bobby Kotick ha detto che la compagnia cambierà, riconoscendo che c'è stato finora qualcosa di profondamente sbagliato nella gestione del personale e nella tutela dei loro diritti, ma per il momento a parlare sono appunto le vittime.

Lo scenario descritto da queste persone vede gli sviluppatori dei titoli di successo in cima e tutti gli altri ai loro piedi. "World of Warcraft fa tanti soldi, dunque la gente che ci lavora ad alti livelli è intoccabile e si permette qualsiasi comportamento", ha dichiarato una fonte ai microfoni di IGN.

Una donna ha raccontato di essersi sottoposta a degli esami medici quando era incinta perché c'erano delle complicazioni con il bambino, il medico le aveva detto di tornare a controllo dopo due settimane ma i suoi superiori in Activision Blizzard non le hanno concesso dei permessi, sebbene ancora gliene spettassero.

Un'altra donna ha riferito invece di come la stanza per l'allattamento al seno non avesse serrature, e così capitava che degli uomini entrassero senza problemi. Una volta ha dovuto gridare contro una di queste persone perché uscisse.