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Amy Hennig, un gioco come Uncharted oggi non sarebbe accettato da giocatori e publisher

Secondo Amy Hennig, oggi un gioco come Uncharted non sarebbe accettato dai publisher, perché fuori dai modelli che vanno per la maggiore.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   25/02/2019
Uncharted 4: Fine di un Ladro
Uncharted 4: Fine di un Ladro
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Amy Hennig, un gioco come Uncharted oggi non sarebbe accettato da giocatori e publisher

Stando a Amy Hennig, l'autrice cui dobbiamo tra gli altri la serie Uncharted, oggi un titolo come Uncharted: Drake's Fortune non sarebbe accettato dai publisher e non andrebbe bene a livello di vendite.

La Hennig ha toccato l'argomento parlando con la stampa al DICE Summit 2019. Il suo è un ragionamento che parte dai trend attuali, più che dai singoli giochi. Per lei proporre oggi un gioco da otto ore senza modalità secondarie, senza online e con solo cheat e piccoli extra a renderlo rigiocabile, non funzionerebbe.

Hennig: "Oggi devi avere molte ore di gameplay. Otto non andrebbero mai bene. Devi anche avere un online di qualche tipo. Ovviamente è facile vedere in che direzione si sta andando, verso i live service, i battle royale e i giochi come servizi. Tutta questa roba, di cui non conosco la parola per definirla, lega male con le storie. È meno adatta alla narrazione tradizionale, che ha una forma, una curva, una direzione e una fine. Un gioco servizio deve continuare nel tempo, e non può avere tutto questo."

Se vogliamo è lo stesso discorso che avevamo affrontato in un'altra notizia, dove tracciavamo i limiti dei giochi come servizi nel coinvolgere i giocatori con storie appassionanti e conclusive, in riferimento in particolare ad Anthem.