Apple, Amazon, Google e Facebook non sono affatto uscite bene da un nuovo report pubblicato dalla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, ovvero uno dei due rami del Congresso USA, il quale ha accusato i quattro giganti di praticare regolarmente delle pratiche scorrette che puntano al monopolio.
Il documento di 449 pagine è stato stilato dopo un lungo approfondimento sulla questione e risulta particolarmente interessante per quanto riguarda possibili riflessi nel mercato dei videogiochi soprattutto nella parte in cui si parla di Apple, menzionando il famoso 30% trattenuto dalla compagnia sulle transazioni in App Store come dimostrazione della pratica di monopolio.
Il report al momento ha solo valore indicativo per sollevare il problema dal punto di vista politico, dunque non ha valore legale o implicazioni legislative per il momento e non presuppone alcuna azione specifica, ma è probabile che la questione possa essere presa in mano in tale sede per scardinare qualche posizione attualmente ritenuta standard.
In particolare, sarà curioso vedere come il documento possa assumere valore all'interno della famosa causa tra Apple ed Epic Games, visto che il Congresso al momento sembra dare ragione alla casa di Fortnite, giudicando scorretta la posizione di Apple come un esercizio di monopolio sui prodotti dell'App Store.
Tuttavia, la questione è complessa: se venisse riconosciuto il monopolio esercitato da Apple su App Store, con necessità di riformarne il regolamento, la stessa sorte potrebbe toccare anche a Sony per il PlayStation Store, Microsoft per Xbox Store e Nintendo per il Nintendo eShop, visto che funzionano praticamente tutti allo stesso modo, con la percentuale del 30% trattenuta dai produttori.
Potrebbe però essere difficile dimostrare la posizione di monopolio all'interno di settori così specifici del mercato, ma in ogni caso è interessante rilevare come la politica si stia muovendo su questi aspetti, considerando anche come la Camera dei Rappresentanti al momento sia a guida democratica al contrario del governo USA che è repubblicano, cosa che può complicare ancora di più l'iter di un'eventuale iniziativa legislativa su questo aspetto.