Il 2019 non è iniziato nel migliore dei modi per Apple, con una flessione del 15% nei ricavi rispetto all'anno precedente che sta portando la compagnia a rivedere alcune politiche riguardanti i prezzi di iPhone, con loro possibile calo in alcuni mercati secondo quanto riferito dal CEO, Tim Cook.
In un'intervista a Reuters, Cook ha affermato che il fattore prezzo non è stato particolarmente determinante per quanto riguarda l'andamento delle vendite negli Stati Uniti ma rappresenta un problema in alcuni mercati emergenti. Negli USA, i prezzi dei nuovi modelli non si sono discostati molto da quelli precedenti ma in altri mercati emergenti l'incremento è stato più sensibile, a causa anche della forza del dollaro e del conseguente cambio sfavorevole per tali paesi.
Per questo motivo, in mercati come Turchia, India e Cina, Apple ha deciso di attuare una attenuamento dei prezzi in maniera da assorbire buona parte delle discrepanze rilevate per motivi in gran parte macroeconomici, in modo da allineare maggiormente i prezzi di Phone Xr, Xs e Xs Max a quelli dei modelli precedenti. Tuttavia, anche nei mercati già sviluppati l'eliminazione dei sussidi all'acquisto dei prodotti, avvenuta ormai da anni, sta tornando un elemento rilevante nel rallentamento dei consumi. In questi casi, Apple ha intenzione di elaborare dei piani complementari che possano facilitare l'acquisto o il cambio di iPhone attraverso campagne di permuta o iniziative simili. In ogni caso, Tim Cook ha voluto ribadire che i dispositivi Apple sono comunque progettati per poter durare per periodi lunghi, sottintendendo la mancanza di necessità imposta di cambiarli nel breve periodo.