6

Apple contro Epic Games, la causa legale è finita: la Corte Suprema ha rifiutato gli appelli

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha rifiutato le richieste di appello sia di Epic Games che di Apple riguardo al verdetto sull'App Store.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   17/01/2024
Apple contro Epic Games, la causa legale è finita: la Corte Suprema ha rifiutato gli appelli

La causa legale tra Apple ed Epic Games riguardo le regole dell'App Store della casa di Cupertino si è praticamente conclusa, con la Corte Suprema degli Stati Uniti che ha rifiutato la richieste d'appello separate fatte da entrambe le compagnie.

Viene dunque ribadito il verdetto ad aprile del 2023: l'App Store non viola le leggi vigenti in materia di antitrust, come sostenuto dalla casa di Fortnite, e dunque non rappresenta di fatto un monopolio.

Per riassumere brevemente la vicenda, il tutto è iniziato nell'agosto del 2020, quando Epic Games ha violato le regole dell'App Store di Apple, abilitando un sistema di pagamento esterno per Fortnite, che per questo motivo è stato rimosso dallo store. Epic Games di conseguenza ha fatto causa ad Apple, accusandola di pratiche anticoncorrenziali e di abusare della sua posizione dominante nel mercato mobile. Nello specifico, la casa di Cupertino veniva accusata di non permettere l'esistenza di store di terze parti su dispositivi iOS e pagamenti esterni per le app, che devono sottostare al margine del 30% sui ricavi imposto da Apple.

Il verdetto arrivato a settembre 2021 rappresenta una vittoria per Apple, almeno stando ai suoi portavoce, avendo vinto su 9 dei 10 capi di accusa mossi da Epic, con la corte che ha stabilito per l'appunto che l'App Store non rappresenta un monopolio.

La giudice Yvonne Gonzalez Rogers ha tuttavia stabilito che Apple violava la legge californiana sulla concorrenza sleale con le sue restrizioni anti-steering, che impedivano agli sviluppatori di informare gli utenti di altri sistemi di pagamento alternativi.

Di conseguenza sia Apple che Epic Games, che nel frattempo ha perso in appello ad aprile dello scorso anno, hanno fatto richiesta alla Corte Suprema di riesaminare il caso, la prima con l'obiettivo di sovvertire la decisione su quest'ultimo punto, mentre la compagnia di Fortnite puntava di ribaltare del tutto il verdetto. In entrambi i casi, le richieste sono state respinte.

"Un triste risultato per gli sviluppatori", secondo il CEO di Epic Games

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

Tim Sweeney, il CEO di Epic Games, ha commentato la notizia definendola "un triste risultato per gli sviluppatori". Ha sottolineato che quantomeno ora Apple ha abolito le sue pratiche anti-steering, con gli sviluppatori che dunque ora possono includere nelle loro app pulsanti, link esterni e promuovere metodi di pagamento all'infuori dell'App Store, il che rappresenta di per sé una piccola grande vittoria.

"La Corte Suprema ha respinto i ricorsi di entrambe le parti del caso antitrust Epic v. Apple. La battaglia giudiziaria per aprire iOS ai negozi e ai pagamenti concorrenti è persa negli Stati Uniti. Un triste risultato per tutti gli sviluppatori", il commento di Sweeney.

"Ora l'ingiunzione della Corte distrettuale contro la norma anti-steer di Apple è in vigore e gli sviluppatori possono includere nelle loro app "pulsanti, collegamenti esterni o altri inviti all'azione che indirizzano i clienti ai meccanismi di acquisto, oltre allo IAP. A partire da oggi, gli sviluppatori possono iniziare a esercitare il diritto stabilito dal tribunale di informare i clienti statunitensi dei prezzi migliori sul web. Queste terribili schermate di confusione imposte da Apple sono finite per sempre.".

Sweeney ha aggiunto che in ogni caso la lotta contro il monopolio di Apple continuerà e che la causa intenta dalla sua compagnia e solo l'inizio di un percorso che porterà a una panorama più vantaggioso per gli sviluppatori e compagnie terze parti.

"La lotta continua. Le autorità di regolamentazione stanno intervenendo e i politici di tutto il mondo stanno approvando nuove leggi per porre fine alle pratiche illegali e anticoncorrenziali degli app store di Apple. Il 7 marzo entrerà in vigore il Digital Markets Act dell'Unione Europea."

A tal proposito, ricordiamo che Apple dovrà garantire il sideloading delle app sui suoi dispositivi in base al DMA (Digital Market Act). La soluzione scelta dalla casa di Cupertino a quanto pare è quella di creare due versioni distinte dell'App Store, una delle quali progettata appositamente alle richieste dell'Unione Europea.