AMD continua a stupire con le APU, i microprocessori creati dal colosso californiano che integrano CPU, GPU e tutto il necessario per elaborare dati senza il bisogno di ulteriori circuiti di supporto. A far parlare di sé al momento, è l'ultima arrivata AMD Ryzen Z1 Extreme, conosciuta per essere il cuore pulsante della console portatile ROG Ally di ASUS, ma anche per le ottime prestazioni che è in grado di raggiungere.
A far notizia sono i nuovi benchmark pubblicati che mostrano come la componente CPU su base Zen 4 abbia raggiunto un rapporto di efficienza notevole tanto da risultare più potente di un processore desktop come l'Intel Core i9-9900K. È bene ricordare che la "piccola" Ryzen Z1 Extreme è equipaggiata con 8 core e 16 thread su architettura Zen 4, 16 MB di cache L3 e 8 MB di cache L2. La velocità di clock di base è di 3,30 GHZ con un boost che riesce a raggiungere i 5,1 GHz, con dei consumi misurabili dai 15 ai 28 W. Infine l'iGPU a bordo è rappresentata dalla Radeon 780M che può contare su 12 unità di calcolo su architettura RDNA 3.
Delle prestazioni di questa APU abbiamo parlato approfonditamente all'interno della nostra recensione di ROG Ally di ASUS; tuttavia, questo microprocessore è stato ulteriormente testato per paragonarlo addirittura alle linee desktop, ottenendo dei risultati in alcuni casi inaspettati. Stando ai test effettuati l'AMD Ryzen Z1 Extreme non solo è riuscita a superare l'Intel Core i9-9900K ma si colloca addirittura davanti all'Intel Core i5-11400 e all'Intel Core i5-10400, entrambe CPU da 65 W.
Questo dato sorprende proprio perché le ottimizzazioni energetiche ottenute con l'architettura Zen 4 hanno permesso di raggiungere tali risultati con un utilizzo di soli 15 W. In poche parole, l'APU AMD Ryzen Z1 potrebbe essere il primo tassello verso un'evoluzione del processo di costruzione dei processori, fornendo prestazioni elevate con un consumo energetico molto contenuto.