Con l'arrivo dell'open beta di Artifact, il gioco di carte di Valve, si è finalmente scoperto il suo modello economico che ha fatto infuriare la gran parte della comunità. Il motivo? Si paga praticamente tutto.
Spiegamoci meglio. Artifact costa 17,95€, ma il prezzo base dà accesso solo a un set predeterminato di carte base. Giocando non si ottengono nuove carte. Per averne di nuove si possono solo spendere soldi veri sui booster pack, che costano 2 dollari l'uno (non c'è moneta di gioco), oppure acquistare carte nel marketplace, dove Valve prende la sua percentuale su ogni transizione (attualmente questa opzione non è disponibile). L'unica alternativa è vincere le carte spendendo soldi in biglietti per partecipare a eventi dedicati.
La comunità è infuriata anche per le carte contenute nei booster pack: di dodici solo una è una carta eroe garantita, mentre le altre possono essere le stesse carte del gioco base. L'accusa è chiara: con Artifact Valve avrebbe creato l'ennesimo gioco incentrato su di un sistema economico predatorio pay-to-win, che richiede un esborso continuo di soldi. Bello saperlo il giorno in cui festeggiamo il ventennale di Half-Life. Come sono cambiati i tempi.