Ha causato una certa controversia il finale deciso da Ubisoft per il nuovo DLC di Assassin's Creed Odyssey, L'Eredità Oscura, tanto da portare Ubisoft a scusarsi e spiegare alcuni aspetti della scelta effettuata.
La controversia riguarda soprattutto un certo tradimento nello spirito di libertà di scelta con cui tutto Assassin's Creed Odyssey è stato costruito, avendo intrapreso un percorso più afferente all'RPG con scelte aperte piuttosto che seguire il percorso classico della serie. Tutta l'impostazione di Odyssey ha cercato di ricalcare questa centralità nelle scelte del giocatore, dalla possibilità di scegliere il sesso del protagonista alle varie opzioni presenti all'interno dei dialoghi, che possono portare a definire il proprio personaggio con un carattere peculiare e non pre-impostato. Per questi motivi, il finale del DLC L'Eredità Oscura è stato contestato, essendo una sorta di controsenso rispetto a questi principi fondanti.
Considerate che quanto segue contiene notevoli spoiler sulla trama del DLC, dunque eventualmente evitate di leggere se non avete ancora raggiunto la conclusione de L'Eredità Oscura.
Nel corso dell'episodio aggiuntivo, Alexios/Kassandra si trova a sviluppare una relazione intima con un personaggio di sesso opposto: rimane possibile scegliere se legarsi definitivamente a tale personaggio oppure andarsene, ma in ogni caso la storia porta alla procreazione di un figlio del protagonista. Come riferito da Ubisoft, la scelta si inserisce nel contesto dell'ereditarietà dei caratteri che è tipica di Assassin's Creed, ma appare un po' come una costrizione della libertà di scelta affidata al giocatore. Il concetto della mutabilità del DNA e della non pre-impostazione di questo stava al principio di Odyssey, mentre il finale del DLC riprende un po' il percorso prestabilito nei capitoli precedenti, sulla centralità dell'ereditarietà dei caratteri scritta nel DNA.
Insomma, imporre un figlio rappresenta una modifica importante al concetto della libertà di scelta su cui è costruito Assassin's Creed Odyssey, senza considerare l'eventuale contraddizione rispetto alla costruzione del protagonista: chi ha voluto magari mantenere un profilo non necessariamente eterosessuale, si ritrova costretto all'interno di una relazione amorosa predefinita con esito già stabilito. La questione è stata recepita da Ubisoft, che si è scusata con gli utenti per la decisione presa, ammettendo una certa contraddizione rispetto ai principi di Odyssey: "L'intenzione di questa storia era spiegare come la linea di sangue del protagonista abbia un impatto che perdura nella storia degli Assassini, ma vedendo anche le vostre risposte è chiaro che non abbiamo colto nel segno", ha affermato il creative director Jonathan Dumont, "Il nostro obiettivo era far scegliere tra una visione più utilitaristica, basata sulla necessità di tramandare i propri caratteri genetici e la possibilità di formare una relazione romantica", ha aggiunto Dumont, "Abbiamo cercato di distinguere le due vie ma avremmo potuto farlo con maggiore attenzione, perché stavamo percorrendo su un sentiero molto stretto in bilico tra scelte tipiche del gioco di ruolo e storia e la chiarezza e motivazioni alla base di questa decisione sono state poco evidenziate. Continuando l'avventura nel prossimo episodio di Bloodline, sappiate che non dovete necessariamente prendere parte a una relazione romantica nel caso in cui non desideriate farlo".