Per Ubisoft Assassin's Creed Odyssey è un gioco migliore perché ha rotto con le tradizioni della serie. Insomma, una delle critiche maggiori che i fan gli rivolgono sarebbe in realtà uno dei suoi punti di forza.
A parlarne sono stati il creative director Jonathan Dumont e il producer Marc-Alexis Côté in una lunga intervista con Stephen Totilo di Kotaku. Stando a loro c'è una vera e propria Bibbia di Assassin's Creed con riportata tutta la storia della serie e i suoi elementi caratteristici, tra i quali dieci comandamenti veri e propri, che gli sviluppatori sono tenuti a rispettare. A volte però è necessario fare delle eccezioni e prendersi delle libertà per avere un prodotto migliore.
Ad esempio togliere ai giocatori la possibilità di scegliere con quale personaggio affrontare l'avventura o tagliare alcuni dei contenuti considerati ameni alla serie, come il cavallo di fuoco, avrebbero peggiorato l'esperienza. A quanto pare la gente vuole questa roba nei giochi e gli sviluppatori finiscono per dargliela. Certo, la coerenza narrativa va a farsi benedire, ma poco importa, perché a guadagnarne è il giocatore che non vuole essere costretto entro certi binari. Côté: "Certe volte la gente si offende per cose che nemmeno gli interessano, solo perché sono offerte ai giocatori. Lo trovo triste, perché per me aggiungerle rende il gameplay più inclusivo e aperto a più stili di gioco."
Se ci è permesso un breve commento, il punto di vista degli sviluppatori è sicuramente interessante e lecito, visto che la loro prima preoccupazione è quella di vendere il gioco al più ampio numero di persone possibili, che vanno accontentate. Rimane però un problema da risolvere: perché dovremmo credere a ciò che ci viene raccontato se tutto è modificabile in base alle occorrenze del momento?
Prima di lasciarvi vi ricordiamo che Assassin's Creed Odyssey è disponibile per PC, Xbox One e PS4. Sarà disponibile anche per Google Stadia, al lancio della piattaforma.