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Baldur's Gate 3: Larian ha criticato licenziamenti e industria videludica ai DICE Awards

Larian Studios ha usato la premiazione di Baldur's Gate 3 ai DICE Awards per esprimere supporto ai licenziati e criticare aspetti dell'industria.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   17/02/2024
Baldur's Gate 3: Larian ha criticato licenziamenti e industria videludica ai DICE Awards
Baldur's Gate III
Baldur's Gate III
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Con l'ennesima vittoria del premio Gioco dell'Anno da parte di Baldur's Gate 3 anche ai DICE Awards, Larian Studio ha approfittato del discorso di accettazione del premio per sferrare un attacco ad alcuni aspetti dell'industria videoludica moderna, esprimendo il proprio supporto agli sviluppatori che hanno subito licenziamenti.

Tra il 2023 e il 2024 abbiamo visto oltre 16.000 sviluppatori perdere il proprio lavoro, con lo scorso che è stato considerato già l'annus horribilis dell'industria videoludica ma questo 2024 potrebbe addirittura essere peggio, visto com'è iniziato tra i licenziamenti in Activision Blizzard e gli altri di Embracer.

Di fronte a una situazione del genere, i Larian hanno voluto dedicare il loro discorso agli sviluppatori, esprimendo il proprio supporto ai licenziati. "Siamo molto fortunati", ha riferito Michael Douse, il director del publishing dello studio, molto noto anche in ambito social a questo punto. "Altri non sono così fortunati. Questa è un'industria costituita da esseri umani e siamo veramente negati a volte nel mostrare agli sviluppatori cosa valgono, questo è un po' l'elefante nella stanza, specialmente quando siamo circondati da tutta questa opulenza".

Non abbiamo azionisti e non dobbiamo curarci di loro

Il successo di Baldur's Gate 3 prescinde dalle logiche standard del mercato
Il successo di Baldur's Gate 3 prescinde dalle logiche standard del mercato

"All'inizio di quest'anno sono state licenziate moltissime persone. Voglio che sappiate che avete tutti talento, che siete importanti e che siete il futuro di questo settore. Non lasciate che questa fiamma si spenga a causa dei nostri errori collettivi... persevereremo come industria", ha affermato Douse.

Il capo della produzione, David Walgrave, ha aggiunto: "Vi chiediamo di pagare una volta sola per il gioco, ed è tutto qui", ha affermato, riferendosi alle attuali tendenze del mercato su microtransazioni, DLC e altro. "Non abbiamo degli azionisti e questo significa che non dobbiamo nemmeno pensare agli azionisti".

Questo potrebbe essere un riferimento diretto a Embracer Group, che di recente ha riferito chiaramente di voler mettere la soddisfazione degli azionisti al primo posto in ogni situazione, secondo il report finanziario della compagnia.

"Sul lungo termine il fatto di costruire una community, una base di utenti e creare giochi che sono effettivamente divertenti è ciò che vi farà guadagnare più soldi, tutti qui", ha aggiunto Walgrave.

A dire il vero, come fa notare anche PC Gamer, Larian Studios ha degli azionisti, in particolare un gigantesco azionista che viene spesso additato di rappresentare proprio un classico esempio di ciò contro cui il discorso degli sviluppatori si è concentrato: Tencent.

Il colosso cinese possiede il 30% di Larian Studios, tuttavia gli accordi raggiunti con il team sono particolari, perché non consentono del potere decisionale effettivo, almeno nel processo creativo. Certo, questo non toglie che una bella base economica dello studio sia comunque fondata sul denaro di Tencent, ma è vero che gli sviluppatori di Baldur's Gate 3 godono comunque di una libertà creative che consente loro di non mettere la soddisfazione degli azionisti al primo posto.