Larian Studios ha deciso di prendere parte al dibattito nato da Baldur's Gate 3, in cui molti sviluppatori si chiedono se sia giusto o meno prenderlo come un nuovo standard, visti i livelli produttivi che propone.
C'è chi è arrivato a definirlo una vera e propria anomalia, che anche i grandi studi non potrebbero replicare.
La risposta di Swen Vincke
A parlare per Larian Studios è stato Swen Vincke, il capo dello studio, che ai microfoni di PC Gamer si è detto perplesso dall'intero dibattito. Secondo lui è un dato di fatto che non tutti gli studi di sviluppo possano fare il loro Baldur's Gate 3, ma ha voluto mettere in discussione l'importanza che viene attribuita agli standard nel mondo dei videogiochi.
"Certo, è ovvio che uno studio con cinquanta persone, o uno con dieci persone, non dovrebbero provare a fare un gioco come Baldur's Gate 3. Il mio problema è con l'uso della parola "standard". Siamo nel mondo dei videogiochi, e gli standard muoiono tutti i giorni. Le cose vengono rinventate e ne appaiono continuamente di nuove. Quando ho cominciato, Assassin's Creed ha imposto un nuovo standard. Era finita, nessuno avrebbe potuto fare un gioco come Assassin's Creed, che aveva dietro un budget troppo grosso, sarebbe stato il futuro, tutti dovevano consolidarsi e bla bla bla. Non è successo. Nel mondo dei videogiochi c'è ancora molto da esplorare, in ambito creativo."
Vincke ha poi sottolineato il fatto che non sono solo i grossi progetti ad alzare l'asticella. Ad esempio nel mondo dei giochi di ruolo elettronici, molto ha fatto Disco Elysium, pur essendo nato da un piccolo studio: "Ci sono così tanti giochi che cambiano gli standard, al punto che non ci sono standard," ha spiegato il capo di Larian Studios, secondo cui l'obiettivo dovrebbe essere sempre quello di evolversi. "Ci sarà sempre innovazione, ma allo stesso tempo non c'è bisogno di un'enorme evoluzione tecnologica per fare qualcosa di folle, bello e diverso, ma fatti prima da altri."