Battlefield 5 è stato rinviato di un mese, dal 19 ottobre al 20 novembre, e la notizia ha avuto evidenti ripercussioni sul valore delle azioni di Electronic Arts, che hanno subito un crollo di quasi il 10%.
"Abbiamo ascoltato le richieste della nostra community e ci prenderemo del tempo per effettuare alcuni aggiustamenti finali a Battlefield V, al fine di offrire una grande esperienza ai fan della serie", ha dichiarato Laura Miele, chief studios officer presso EA.
In realtà molti pensano che i motivi del rinvio di Battlefield 5 siano dovuti anche alla grande concorrenza del mese di ottobre, in particolare quella rappresentata dal lancio di Call of Duty: Black Ops 4. Quanto accaduto due anni fa con Titanfall 2 potrebbe insomma aver intimorito il publisher, che ha così optato per un pur doloroso rinvio.
L'operazione, al di là del calo azionario, avrà delle conseguenze anche per quanto concerne il bilancio: Electronic Arts ha rivisto le stime per l'attuale anno fiscale del 6%.