Continua la diatriba sul doppiaggio di Bayonetta 3, con Hellena Taylor che è tornata a parlare su Twitter difendendo la propria posizione contro PlatinumGames e Nintendo, ma correggendo anche i dati relativi al proprio compenso, dando dunque ragione alle precisazioni che sono emerse successivamente alla sua prima accusa.
Nel suo primo "j'accuse" contro i produttori di Bayonetta 3, la Taylor aveva riferito di aver ricevuto un'offerta assolutamente inadeguata per doppiare la protagonista del gioco come aveva fatto nei due capitoli precedenti, cosa che aveva portato al suo abbandono del progetto e alla sua sostituzione con Jennifer Hale, portandola a invitare a boicottare il nuovo capitolo.
Dalle spiegazioni iniziali della Taylor, sembrava che il compenso offerto fosse stato di circa 4000 dollari, a fronte di una parte importante in un franchise da "450 milioni di dollari", come sostiene l'attrice. In effetti, questa interpretazione non corrisponde a realtà: come emerso anche in base ad indagini successive, il compenso offerto alla Taylor era stato effettivamente più alto.
La stessa attrice si è trovata a precisare la questione: "La prima offerta è stata di 10.000 dollari in totale", ha scritto la Taylor. "Ricordate che si tratta di un franchise da 450 milioni di dollari (senza contare il merchandise), allora ho scritto in giapponese a Hideki Kamiya per chiedere quanto potessi valere. Pensavo che, in qualità di creativo, avrebbe capito. Mi rispose dicendo che valutava molto il mio contributo al gioco e lo stesso anche i fan, dunque mi sono stati offerti altri 5.000 dollari".
Il totale dell'offerta sembra dunque ammontare a 15.000 dollari, in linea con quanto è stato riportato nei giorni scorsi da varie fonti giornalistiche. "Ho deciso allora di declinare la parte e non ho più sentito nulla da loro per 11 mesi. Mi contattarono successivamente per doppiare alcune linee di dialogo per 4.000 dollari. Tutte le altre bugie, come il fatto dei 4.000 dollari per cinque sessioni, sono invenzioni", ha spiegato la Taylor.
L'attrice smentisce altre ricostruzioni, come le richieste altissime che le sono state attribuite da varie voci successive: "Stavo solo chiedendo un compenso in linea con il valore che avrei potuto portare al gioco". Ha inoltre aggiunto che "Sono stata pagata solo 3.000 sterline per il primo capitolo, poco più per il secondo, ho anche aiutato ad aumentare l'interesse in questo titolo da quando sono attiva su Twitter nel 2011".
Nel frattempo, PlatinumGames ha pubblicato un messaggio per difendere l'attrice Jennifer Hale che, in qualche modo, è finita in mezzo alla diatriba, mentre Hidaki Kamiya ha chiuso e riaperto il proprio account Twitter durante questi caotici giorni.