Mike Ybarra, il boss di Blizzard, ha scritto una lettera ai videogiocatori per spiegare quali saranno i primi passi fatti dalla compagnia per provare a riconquistare la loro fiducia. Nel testo vengono toccati diversi argomenti, inclusi i problemi legali dovuti ai comportamenti interni tenuti negli scorsi anni da parte del personale.
"La nostra priorità, ora e in futuro, è nel lavoro che stiamo facendo per ricostruire la vostra fiducia in Blizzard," recita il messaggio, che poi prosegue spiegando quanto fatto finora per migliorare la cultura della compagnia e la comunicazione con la comunità. Stando a Ybarra, il primo cambiamento riguarda la valutazione, anche economica, dei dirigenti e dei manager, che sarà basata sulla capacità di creare un ambiente lavorativo "sicuro, inclusivo e creativo."
Inoltre Blizzard sta assumendo personale di supporto per le risorse interne, che aiutino a monitorare e migliorare questa cultura, perché troppo spesso questi compiti sono stati assegnati a persone che già avevano il loro lavoro da svolgere. Per questo sono state aperte le posizioni di "culture leader", di capo organizzativo delle risorse umane e di DE&I (diversità, equità e inclusione), che avranno dei team dedicati.
La stessa filosofia è stata applicata per le indagini interne, il cui team è stato triplicato, e per i feedback dei team di sviluppo, che ora hanno un programma mirato a valutare i dirigenti.
"Queste iniziative sono solo l'inizio del lavoro che sta facendo Blizzard," ha concluso Ybarra, che ha promesso altre novità per le prossime settimane.
Riuscirà la compagnia a risollevarsi? Difficile dirlo, ma va sottolineato che Microsoft, con l'acquisizione, potrebbe aver chiesto espressamente che gli studi di Activision Blizzard lavorino attivamente e con decisione per ripulirsi l'immagine, dopo i gravissimi fatti emersi negli scorsi mesi e anni, la cui sottovalutazione viene in gran parte imputata al CEO Bobby Kotick e ai suoi più stretti collaboratori.
Del resto uno dei punti di forza della recente gestione di Xbox è proprio l'ottimo rapporto costruito con la comunità dei videogiocatori.